Possiamo dire di tutto sull’anno videoludico in procinto di concludersi ma non che sia stato povero di titoli validissimi. Fin dai primi mesi del 2017 il calendario delle uscite risultava già pieno, specie nel caso dei multipiattaforma, e nel corso dei mesi successivi siamo anche riusciti a mettere le mani sui porting di esclusive console di una certa rilevanza, ad esempio Nioh e World of Final Fantasy. Che gli sviluppatori giapponesi si siano finalmente accorti del dominio di Steam è indubbio, ora ci auguriamo di vedere sempre più prodotti del Sol Levante giungere sui nostri PC. Chissà, magari un giorno vedremo arrivare Persona, Yakuza o i lavori di Vanillaware. Intanto ricapitoliamo i punti salienti di questo 2017 videoludico piuttosto roseo per i fieri utilizzatori di mouse e tastiera in game, elencando i 10 GOTY della redazione.
Divinity: Original Sin 2
Dopo averci deliziati con un primo capitolo all’insegna della nostalgia e della purezza meccanica da old school, Larian Studios porta a segno il colpaccio con un seguito più grande, più profondo e più divertente. Si tratta di un cRPG da più di un centinaio d’ore costellato di eventi memorabili e scelte in grado di decidere l’esito dell’avventura, in pieno stile Baldur’s Gate. Le meccaniche non sono da meno, e anch’esse riportano ai bei tempi in cui le vere componenti ruolistiche dettavano legge. Giocabile in single player, coop sia online che offline, in PVP e modalità Game Master (da tradizione Dungeons & Dragons), Divinity 2 non è solo uno dei migliori giochi di ruolo del 2017, bensì degli ultimi anni.
Cuphead
A dispetto delle apparenze, Cuphead si rivolge a un pubblico decisamente hardcore che non si scoraggia dopo appena una ventina di morti durante la prima ora di gioco. Il titolo di MDHR punta sulla difficoltà e lo fa talmente bene da far sembrare una passeggiata le ultime iterazioni della serie Donkey Kong, il che è tutto dire. Grazie a un art style delizioso che prende spunto dai cartoni animati degli anni ’30 e al design sopraffino dei suoi boss, il caratteristico platform 2D incentrato sulla cooperativa è riuscito a conquistare un ingente numero di fan su PC e Xbox. Sarà solo l’inizio? Lo speriamo vivamente. Il mondo ha davvero bisogno di più Cuphead.
NieR: Automata
A detta di qualcuno i giochi single player avrebbero smesso di essere rilevanti nel mercato odierno. Evidentemente quel qualcuno ignora l’esistenza di studi come Platinum Games e personalità del calibro di Hideki Kamiya e Yoko Taro. Grazie a loro ha visto la luce uno dei giochi più significativi dell’ultima decade, un’opera epocale capace di sovvertire il ruolo stesso del media ludico e arricchirlo in modo quasi mistico sia a livello meccanico sia narrativo. NieR: Automata è l’Ulisse degli action RPG: il suo multiforme ingegno lo porta a toccare vette quasi inesplorate da tutti gli altri senza mai perdere di vista l’obiettivo principale, ovvero l’intrattenimento. Con un combat system veloce e frenetico che alterna fasi hack & slash a shooting 2d e isometrico, una direzione artistica superba, una storia a dir poco geniale e una soundtrack meravigliosa, Automata rimarrà a lungo nei cuori dell’utenza PC.
Bayonetta
Continuiamo a parlare di qualità Platinum con l’attesissimo porting di quello che molti definiscono l’action game per eccellenza, migliore persino di Devil May Cry 3, vale a dire Bayonetta. Il motivo? Uno dei sistemi di combattimento più complessi e soddisfacenti di sempre, che permette di eseguire combinazioni fuori di testa da qualsiasi angolazione, bufferare le mosse e utilizzare fino a 4 armi contemporaneamente. Inutile specificare che si tratta di un gioco basato sulla skill e sulla prontezza di riflessi, dunque inadatto ai casual gamer e ai deboli di cuore. Bayonetta è insomma un concentrato di tamarraggine e tecnica sopraffina: chiunque si dica appassionato di action farebbe meglio a recuperarlo in men che non si dica.
Torment: Tides of Numenera
Successore spirituale dell’immenso Planescape: Torment, Tides of Numenera si impernia sulla volontà di offrire un’esperienza degna dei grandi classici RPG occidentali a tutti coloro che non vedono di buon occhio le recenti uscite di genere. Torment fa a meno della linearità ormai congenita dei concorrenti mettendo a disposizione dei giocatori un numero impressionante di scelte per forgiare il proprio cammino e giungere a finali sempre diversi. Nonostante alcune problematiche tecniche, il titolo si difende bene sotto ogni altro punto di vista e siamo sicuri che gli amanti dei giochi di ruolo old school sapranno apprezzarne le caratteristiche senza tempo.
Resident Evil 7: Biohazard
Al contrario delle aspettative di molti appassionati del brand, Capcom è riuscita a salvare la baracca in fiamme a seguito dei disastri compiuti con il quinto e il sesto capitolo. Il settimo, che sa molto di reboot, passa alla visuale in prima persona e ad un approccio horror psicologico raccogliendo quanto di buono mostrato dai vari Outlast, Amnesia e persino PT. Di conseguenza Resident Evil 7 porta nuova linfa alla serie in modo simile a com’era successo con il 4, tirando dalla propria anche lo zoccolo duro della fanbase. L’eccellente atmosfera, le riuscitissime boss fight e il pacing azzeccato lo rendono imperdibile non solo per gli appassionati di vecchia data ma per tutte le tipologie di utente, specialmente chi si avvicina per la prima volta alla saga.
Hollow Knight
Hollow Knight è una delle rivelazioni del 2017. Quello che a una prima occhiata sembrava essere l’ennesimo e anonimo metroidvania indie su Steam nascondeva dentro di sé un insieme di caratteristiche invidiabili. Su tutte un gameplay dotato del giusto livello di profondità e dei controlli vicini alla perfezione, poi un mondo gigantesco e bello da vedere che pullula di segreti. La struttura presenta parecchie somiglianze con i Souls, ad esempio il sistema di progressione basato sulla raccolta di materiale organico che alla morte viene assorbito dai nemici. Senz’altro un buon titolo, longevo e impegnativo, da spolpare durante le ferie natalizie.
Wolfenstein: The New Colossus
Sebbene The New Colossus sia meno riuscito di The New Order sotto svariati punti di vista, è impossibile ignorare l’egregio lavoro di Machine Games nella nuova avventura di B.J. Blazkowicz e compagni. Gli estimatori del primo capitolo troveranno qui pane per i loro denti, alla luce di una difficoltà tarata verso l’alto e nuove feature che conferiscono a Terror Billy dei poteri sovrumani in grado di massacrare i nazisti ancora con più stile. La storia offre altresì momenti molto intensi, folli e sfacciati che immaginiamo verranno graditi dai fan della serie. Chi voleva un’ulteriore dose di Wolfenstein è stato ampiamente accontentato.
Total War: Warhammer 2
Lungi dall’essere una semplice espansione, Warhammer 2 sviluppa magnificamente la formula dei Total War mettendo in campo una valanga di miglioramenti rispetto al prequel e puntando anzitutto sulla varietà. Incredibile il livello di dettaglio sul lore di Games Workshop, allo stesso modo la cura sul comparto grafico e sulla gestione dei combattimenti su ampia scala. Migliorata anche l’accessibilità del titolo, ora certamente più aperto e ospitale nei confronti dei novizi grazie a un’introduzione ben organizzata. Aspettando i prossimi DLC, non possiamo far altro che lodare Creative Assembly e sperare che supporti il gioco ancora a lungo garantendogli un futuro prosperoso.
Battlerite
Tra i migliori free to play su piazza, Battlerite regala un’esperienza vicina al MOBA ma rifinita e adattata ai combattimenti in piccole arene dove skill e strategia rivestono un ruolo fondamentale. Il titolo si basa sugli scontri PvP in team da 2 o 3 giocatori, dove ognuno controlla un determinato eroe selezionato a inizio partita dal vastissimo roster suddiviso in classi (melee, ranged, healer). Il gameplay è accessibile ma allo stesso tempo piuttosto articolato, infatti per padroneggiare gli eroi bisogna accumulare ore su ore di gioco, come nei migliori eSport. Divertente? Sì. Pay to win? Niente affatto. Ecco due buoni motivi per testarne le potenzialità.
Quali sono stati i vostri giochi preferiti del 2017?
Complimenti a Zeusexy! Sei riuscito a sintetizzare al meglio le info per ciascun gioco e mi hai incuriosito su titoli di cui avevo sentito parlare ma non ero mai andato ad informarmi nel dettaglio 😀