Nate e cresciute sul suolo nipponico, le visual novel rappresentano un genere di nicchia nel mondo del gaming in quanto non offrono un’esperienza ludica classica e si avvicinano più che altro, come suggerisce il nome stesso, ai libri.
Molte optano per una struttura aperta, fatta di scelte capaci di condizionare anche radicalmente gli eventi e il finale, altre danno sì la possibilità di effettuare decisioni ma all’interno di un filone narrativo unico, con l’eventuale aggiunta di elementi di gameplay attivo quali puzzle, investigazioni e persino sezioni in tempo reale.
Quest’oggi vedremo di enumerare le migliori visual novel su PC secondo la redazione e darvi dei consigli all’acquisto dei migliori prodotti di questo genere tanto nascosto quanto sorprendente. Iniziamo.
The Fruit of Grisaia
Lungi dall’essere un semplice dating sim in cui il protagonista sfoga i propri istinti ormonali da adolescente su gran parte delle compagne di scuola, The Fruit of Grisaia prende una storia apparentemente mondana e la trasforma in un crogiolo di emozioni, riuscendo ad alternare momenti tristi e profondi ad altri piuttosto comici e spensierati.
Ogni relazione possibile nel gioco ha un incredibile quantitativo di sfaccettature e non scade mai nella banalità o nel volgare come purtroppo accade di frequente in altre visual novel. Pertanto, se desiderate godervi un’avventura romantica pulita e ben scritta, Grisaia è davvero un’ottima scelta.
The Devil on G-String
Quello che in molti definiscono il Death Note delle visual novel è in realtà un titolo poco conosciuto in occidente, localizzato solo 3 anni fa da Akabeisoft2 e giunto su Steam in punta di piedi. G-senjou no Maou -questo il nome originale dell’opera- ci mette nei panni di un ragazzo misterioso, Kyousuke Azai, figlio di un famoso yakuza, stimato e riverito dai coetanei che lo chiamano addirittura ‘dio’.
Nel corso del gioco Kyousuke si ritroverà coinvolto in una fitta rete di misteri legati alla bella Haru Usami e al criminale internazionale noto con il nome di Maou. Coinvolgente e ricca di colpi di scena, la storia di The Devil on G-String saprà di sicuro intrigarvi e la notevole soundtrack rimarrà certamente impressa nelle vostre menti.
Umineko When They Cry
Scritto dagli autori di Higurashi When They Cry (o No Naku Koro Ni), Umineko è un’altra eccellente visual novel a sfondo thriller, stavolta però intrisa di soprannaturale. Il protagonista, Battler Ushiromiya, deve scovare la causa di una serie di omicidi avvenuti sull’isola di Rokkenjima, luogo in cui la famiglia Ushiromiya si era riunita per decidere cosa fare dell’eredità dopo la morte del patriarca Kinzo.
Il gioco è suddiviso in 8 episodi, attualmente inclusi nelle 2 collection denominate Question e Answer Arcs, ognuno dei quali tratta uno specifico argomento/personaggio e lo sviscera in modo a dir poco magistrale. A rendere Umineko un vero e proprio capolavoro ci pensa, però, la colonna sonora, un misto di pezzi di altissima qualità carichi di tensione e atmosfera, in grado di settare perfettamente il tono horror della produzione. Se non l’avete ancora recuperata, fatelo subito.
Muv-Luv Alternative
Alternative si prefigura come una sorta di sequel del primo Muv-Luv, tre anni dopo gli eventi tragici vissuti dal protagonista Takeru Shirogane. Il giovane viene improvvisamente spedito indietro nel tempo, all’inizio della storia di Muv-Luv: Unlimited, e lì capisce che è suo dovere impedire alla situazione di degenerare ancora una volta. Se stiamo evitando spoiler, credeteci, i motivi sono abbastanza evidenti. Questa visual novel, probabilmente la più amata di sempre, merita di essere vissuta in prima persona senza troppe anticipazioni che potrebbero essere deleterie.
Alternative è un capolavoro che coinvolge, manipola, stupisce e fa riflettere i giocatori come quasi nessun’altra novel aveva fatto prima (e diremmo anche dopo); la sua trama indimenticabile e i suoi personaggi fantastici sono rimasti nel cuore di chiunque ci abbia giocato, rendendola senza ombra di dubbio un must-have per ogni videogiocatore che si rispetti.
Fate/Stay Night
Conosciuto ingiustamente più per la serie animata che per la visual novel, Fate/Stay Night parla di un mondo medieval fantasy piuttosto ispirato e di un torneo di combattimenti all’ultimo sangue, la quinta guerra del Sacro Graal, che offre in premio l’esaudimento di qualsiasi desiderio.
La storia si concentra sul significato dei valori umani quali voglia di crescere, altruismo e autoconsapevolezza, sfoggia una sceneggiatura esemplare e intrattiene con la sua dirompente epicità. Ci sarà una ragione per cui Studio Deen ne ha realizzato interminabili adattamenti manga e anime, no? Fate/Stay Night è, molto semplicemente, una pietra miliare del genere e merita assoluto rispetto.
Va-11 Hall-A: Cyberpunk Bartender Action
In questa visual novel alquanto atipica interpretiamo Jill, la barista del locale Va-11 Hall-A situato nei sobborghi di Glitch City, metropoli cyberpunk appartenente a un futuro distopico. Jill è una ragazza sensibile, riservata e con un passato difficile (che scopriremo nel corso della storia) e riesce a dialogare con gli altri quasi solo dal retro del suo bancone.
Tuttavia, in Va-11 Hall-A, i veri protagonisti sono i clienti del bar, a cui dovremo servire da bere miscelando correttamente gli ingredienti a nostra disposizione e che dovremo imparare a conoscere meglio di volta in volta, a spezzoni, ascoltando le loro esperienze di vita quotidiana costellate di gioie e dolori. Piena zeppa di citazioni al mondo nerd internettiano sia europeo che asiatico, questa adorabile visual novel saprà trasmettervi un forte senso di immedesimazione e di attaccamento ai personaggi, nonché fornirvi interessanti spunti di riflessione (anche filosofici) sulle relazioni umane. Consigliatissimo.
Clannad
Ah, Clannad. A una prima occhiata l’ennesima raccolta di cliché stantii in uno shoujo dove i personaggi hanno ¾ di volto occupati dagli occhi, direbbe qualcuno. A un’analisi approfondita, la regina delle visual novel romantiche, capace di commuovere persino gli uomini dal cuore più roccioso e trasmettere emozioni dal range vastissimo con una facilità impressionante.
Clannad segue le vicende sentimentali di Tomoya Okazaki, adolescente ribelle dai rapporti controversi con la propria famiglia, e di Nagisa Furukawa, ragazza timida e impacciata. I due si conoscono per caso durante un normale giorno di scuola e da lì a poco questo incontro cambierà radicalmente le loro vite, portandoli a dire, fare e pensare ciò che non avrebbero mai immaginato prima. Longevo, appassionante e degno a livello artistico, Clannad rimane ancora oggi nel cuore di tutti gli appassionati di visual novel grazie soprattutto alla sua estrema e profonda delicatezza narrativa.
Danganronpa (serie)
Chi non ha mai visto o sentito parlare dell’affabile orsetto killer Monokuma? In pochi, considerando l’esplosione di popolarità in occidente del brand di Spike Chunsoft a partire dalla pubblicazione di Trigger Happy Havoc su Steam, apprezzatissimo sia dal pubblico sia dalla critica settoriale. Danganronpa, di fatto, è una serie di visual novel talmente carismatiche e innovative per gli standard del genere che ci chiediamo come abbia potuto rimanere per così a lungo lontano dalla piattaforma per eccellenza (il PC) e celare le sue oscure meraviglie a un pubblico tanto vasto.
Ogni capitolo ha dei personaggi e delle ambientazioni diverse ma la struttura narrativa è simile: un gruppo di ragazzi viene rapito e rinchiuso in una scuola, al cui interno avverranno omicidi e torture. L’obiettivo è investigare, risolvere puzzle, completare dei minigiochi in tempo reale e partecipare a degli speciali processi interattivi al cui termine i colpevoli verranno puniti con la morte. Si tratta, in sostanza, di un mix riuscitissimo tra thriller, comedy e splatter, sostenuto da uno stile inconfondibile, una sceneggiatura invidiabile e una soundtrack esaltante. Da non perdere.
Zero Escape (serie)
Similmente, per certi versi, a Danganronpa, anche Zero Escape propone un setting claustrofobico dove un gruppo di persone si dà da fare per sfuggire allo psicopatico di turno e al suo killing game alla Saw l’Enigmista.
La differenza è che qui l’umorismo cala d’intensità e appaiono teorie e citazioni scientifico-filosofiche di pregevole taratura, insieme a sezioni investigative e puzzle tra le più geniali mai concepite nel mondo videoludico. Cervellotici come pochi, i tre capitoli di Zero Escape non sono certo alla portata di tutti e richiedono molta pazienza per essere portati a termine.
Quello che possiamo dirvi, però, è che ne vale assolutamente la pena perché le storie contenute in Nine Hours, Nine Persons, Nine Doors, Virtue’s Last Reward e Zero Time Dilemma sono tra le meglio scritte in circolazione e racchiudono un copioso ammontare di segreti, mindfuck e colpi di scena al cardiopalmo. Geniali, senza se e senza ma.
Steins;Gate
Steins;Gate, pur non offrendo sostanziali novità in termini di gameplay, spicca senz’altro tra la moltitudine di visual novel che ormai spuntano come funghi su Steam (e sia chiaro, non ce ne dispiacciamo affatto).
Il titolo parla di Rintarou Okabe, un Peter Pan moderno che cerca di vedere il paranormale in qualsiasi aspetto della vita, forse per renderla meno monotona, e dei suoi amici otaku decisamente più ordinari ma non meno interessanti di lui.
Ambientato in una Tokyo quanto mai realistica, Steins;Gate gode di una profondità narrativa fuori dal comune, a cui concorrono un cast eccezionale e una valanga di citazioni sempre brillanti alla letteratura, ai manga e alla fisica quantistica, con la sapiente trattazione di una tematica estremamente intrigante come quella dei viaggi nel tempo.
Lo definiremmo una tempesta perfetta, una visual novel completa a 360 gradi, dove una storia apparentemente mondana culmina in eventi memorabili, commoventi e carichi di suspense. Un capolavoro da non lasciarsi sfuggire per nessun motivo.
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