In giro per il mondo
Torna Hitman, con protagonista l’assassino pelato più famoso del mondo, a questo giro con una formula a episodi, che verranno rilasciati a cadenza più o meno regolare durante tutto l’anno, e ognuno di essi avrà una ambientazione unica in un posto geografico sempre diverso. Il primo episodio contiene tre ambientazioni, due facenti parte del percorso d’addestramento e costruiti ad hoc dall’Agenzia, mentre la missione principale è ambientata a Parigi, nella gigantesca villa mostrata in tutte le anteprime possibili. Sebbene ci sia solo quest’unica missione presente, il gioco stesso darà accesso a sfide via via sempre più difficili e creative mano a mano che si esplorerà la mappa di gioco, e premierà il giocatore elargendogli preziosi punti esperienza con cui salire di livello una volta completate, con cui poi sbloccare equipaggiamento speciale. L’arma giusta alla fine sta sempre in mano alla fantasia del giocatore.
Sono poi presenti le cosiddette opportunità, origliando ad esempio una conversazione è possibile venire a sapere di determinati particolari, eventi od occasioni per sfruttarli a vantaggio di un assassinio pulito e magistrale. L’IA degli NPC è buona, ma non impeccabile, perlomeno le guardie staranno sempre vigili e attente e alcune di esse avranno anche una sorta di memoria che terrà conto del volto del protagonista, per cui se dovesse accorgersi che il giocatore vestito prima da cameriere ora è vestito da guardia, non ci penserà due volte a fargli due domande, mandando a monte la copertura. Attenzione alla componente online, perché ciò che si fa online, non è possibile poi continuarla offline, e viceversa. Da questo punto di vista, proprio non ci siamo.
Benchmark
I benchmark sono stati eseguiti usando il tool integrato nel gioco nelle impostazioni. Le impostazioni sono state impostate secondo questi criteri:
- Dettagli Bassi
- Livello di Dettaglio – Base
- Antialiasing disattivato
- Qualità Texture – Base
- Filtro Texture – Trilineare
- SSAO Disattivato
- Qualità Ombre – Base
- Risoluzione Ombre – Base
- Dettagli Medi
- Livello di Dettaglio – Standard
- Antialiasing – FXAA
- Qualità Texture – Standard
- Filtro Texture – 4x Anisotropico
- SSAO – Sì
- Qualità Ombre – Standard
- Risoluzione Ombre – Standard
- Dettagli Alti
- Livello di dettaglio – Ultra
- Antialiasing – SMAA
- Qualità Texture – Extra
- Filtro Texture – 8x Anisotropico
- SSAO – Sì
- Qualità Ombre – Ultra
- Risoluzione Ombre – Extra
Il gioco sfrutta l’ultima versione del Glacier, già usato dalla software house anche con Hitman: Absolution.
Degna di nota la presenza massiccia di persone, non è raro andare in giro per la mappa di gioco e trovarne al suo interno più di un centinaio. Ma prestando attenzione, si nota come in realtà la stragrande maggioranza di esse sia più che altro un elemento statico giusto per fare numero e per creare l’atmosfera. Esse infatti rimarranno al loro posto per tutta la durata della missione, non si sposteranno mai per, ad esempio, andare al bagno, andare a bere un drink, farsi una sgranchita di gambe o uscire per fumarsi una sigaretta. Certo, reagiranno quando il giocatore userà maniere ben poco silenziose, come sparare con un’arma senza silenziatore o suonare un allarme antincendio, però forse qualcosina in più si poteva fare. Ma è anche vero che già il gioco soffre parecchio in termini di prestazioni da tale quantità di gente, e non è raro infatti che subentrino percettibili cali nelle zone più affollate, per cui non aver inserito nel gioco routine che le facessero andare in giro per la mappa ha permesso di risparmiare sulle prestazioni.
La questione Ombre
Questi benchmark e le foto comparative sono stati fatti settando le seguenti impostazioni:
- Dettagli Ombre Bassi
- Qualità Ombre – Base
- Risoluzione Ombre – Base
- Dettagli Ombre Medi
- Qualità Ombre – Standard
- Risoluzione Ombre – Standard
- Dettagli Ombre Alti
- Qualità Ombre – Ultra
- Risoluzione Ombre – Extra
Il restante è sempre stato settato come nei dettagli Alti.
Come si può tuttavia notare dal grafico, le ombre incidono per buona parte nelle prestazioni di gioco, nonostante la qualità di esse cambi in maniera impercettibile cambiandone la qualità, e nonostante anche che la maggior parte di esse non venga renderizzata, come si può osservare nella foto sottostante, con il solo giocatore che proietta una ombra, mentre la stragrande maggioranza degli NPC non lo fa. Per godersi appieno Hitman, quindi consigliamo caldamente di tenere bassa, o al limite media, la qualità delle ombre, poiché fanno arrancare in maniera ingiustificata anche le macchine più prestanti durante le scene con maggiori NPC ma la qualità dell’immagine non viene in nessun modo compromessa.
La questione DirectX 12
Purtroppo, i test sulle DirectX 12 non sono stati fatti a causa dei driver non ancora pronti per le schede nVidia, infatti il gioco semplicemente crasha, si rifiuta di partire con le ultime librerie grafiche. Anche il benchmark integrato nel gioco si blocca dopo pochi secondi, costringendo a fare una chiusura forzata del programma, rendendo quindi impossibile una comparativa. Ma non appena verranno rilasciati driver grafici stabili aggiorneremo la galleria con le differenze tra DirectX 11 e 12.
Conclusioni
Questa prima missione di Hitman fa ben sperare per i successivi episodi, perché a fronte di un unico livello, più i vari contratti gestiti e creati dagli utenti, è possibile completarlo in più e più modi possibili, cercando al contempo di completare tutte le sfide che il gioco propone, che specificano il modus operandi da seguire per assassinare quale bersaglio, con quale arma, e con quale travestimento, come ad esempio affogare in un water la vittima o buttarla giù da un balcone. Il problema è che fare e rifare la stessa identica mappa più e più volte può venire a noia, soprattutto quando ormai la si conosce a memoria e si rifanno le stesse cose prima di poter attuare un nuovo piano per completare una sfida diversa. Rimane tuttavia incognita come verrà gestita la struttura a episodi. In ogni caso, quest’ultima incarnazione di Hitman è un buon ritorno dell’agente 47.