Gli ultimi mesi del 2020 sarà ricordato come uno dei più interessanti di sempre per gli appassionati di tecnologia e videogiochi. Sony e Microsoft rilasceranno le proprie console di nuova generazione (PlayStation 5 e Xbox Series X) e, ancora più importante, NVIDIA immette nel mercato la serie RTX 30. Ad attirare molti giocatori è in particolar modo la GeForce RTX 3080 10 GB, una GPU che promette prestazioni incredibili a un prezzo inaspettato. C’è però un dubbio che assilla le menti degli early adopter: 10 GB di VRAM possono bastare nel 2021 e oltre?
GeForce RTX 3080: 10 GB possono bastare?
Si tratta di una domanda lecita, ma che ha una risposta molto semplice: sì, bastano, almeno per il momento. Andiamo però per punti.
Perché molti sono preoccupati?
Molti videogiocatori si sono rapidamente convinti che 10 GB di VRAM per la GeForce RTX 3080 non sono molto per un prodotto destinato a essere parte delle configurazioni da gioco della maggior parte dei computer per i prossimi anni. La critica principale è basata su fatto che i giochi attuali già richiedono 8-11 GB di VRAM: quelli next-gen, a rigor di logica, avranno bisogno ben più di 10 GB. In realtà non è esattamente così.
Molti appassionati, infatti, tendono ad analizzare l’utilizzo della propria VRAM con programmi come RTSS o GPU-Z o EVGA Precision. Tutti questi tool di analisi però visualizzano un dato che trae in inganno i meno esperti: non mostrano infatti il vero utilizzo della VRAM, ma indicano solamente la “VRAM allocata”, o “richiesta” se preferite.
Ad affermarlo è lo stesso Brandon Bell, Senior Technical Marketing Manager di Nvidia. “[Quasi] nessuno strumento per GPU sul mercato segnala l’utilizzo corretto di memoria […]. Tutti riportano la quantità di memoria richiesta dalla GPU, ma non l’effettivo utilizzo. Le schede con memoria più grande richiederanno l’accesso a più memoria, ma non significa che la utilizzino veramente. La richiedono semplicemente perché è disponibile.”
Justin Walker, product manager per le GPU GeForce desktop, afferma inoltre che “l’obbiettivo con la GeForce RTX 3080 è di dare accesso a grandi performance fino alla risoluzione 4K, con tutte le impostazioni massimizzate, il tutto al miglior prezzo possibile. Per poterlo fare, hai bisogno di una GPU molto potente, con una memoria molto veloce e sufficientemente grande da venire incontro alla necessità dei giochi.”
“Facciamo alcuni esempi: se guardate a Shadow of the Tomb Raider, Assassin’s Creed Odyssey, Metro Exodus, Wolfenstein Youngblood, Gears of War 5, Borderlands 3 e Red Dead Redemption 2 che vengono eseguiti su una 3080 a 4K con impostazioni massime (incluso ogni pacchetto di texture ad alta risoluzione disponibile) e con RTX attivo – quando il gioco lo supporta – ottieni un numero di FPS compreso tra 60 e 100 e l’uso della memoria è tra i 4 GB e i 6 GB. Della memoria extra è sempre un bene da avere, ma avrebbe aumentato il prezzo della scheda grafica, quindi è necessario trovare un punto di equilibrio.”
È chiaro quindi che l’utilizzo di VRAM nei giochi d’oggi (e parliamo di quelli tecnologicamente più avanzati) non è così alto come potrebbe sembrare.
Ma per quanto tempo basteranno 10 GB?
Ovviamente tutto il ragionamento appena fatto si basa su giochi del passato. Stiamo ora andando incontro alla next-gen, che metterà le GPU sotto maggiore pressione. 10 GB non saranno a brevissimo termine troppo pochi? No, grazie alla nuova architettura I/O e al DirectStorage.
Nvidia RTX IO
Oltre alla serie 3000, di cui la GeForce RTX 3080 fa parte, NVIDIA ha introdotto la RTX IO, una nuova tecnologia che “rende possibili rapidi caricamenti tramite GPU e veloce decompressione degli asset dei giochi, accelerando le performance I/O fino a 100 volte rispetto ai tradizionali hard drive e alle API di archiviazione.”
In che modo, però, funziona esattamente?
La Nvidia RTX IO è pensata per funzionare in sinergia con il DirectStorage di Microsoft, un’architettura di archiviazione di nuova generazione progettata specificamente per PC da gioco dotati di SSD NVMe all’avanguardia e per i complessi carichi di lavoro richiesti dai giochi moderni. Insieme consentono un overhead di I/O notevolmente ridotto e massimizzano le prestazioni e la larghezza di banda dall’SSD NVMe alla GPU abilitata per RTX IO.
Precisamente, l’RTX IO permette una decompressione senza perdite tramite GPU, consentendo alle letture tramite DirectStorage di rimanere compresse mentre vengono inviate alla GPU per la decompressione. La conseguenza pratica è che si rimuove il caricamento dalla CPU, spostando i dati dall’archiviazione alla GPU in modo più efficiente, in forma compressa e con performance I/O migliorate del 2x.
Il DirectStorage arriverà su Windows PC il prossimo anno e da quel momento l’RTX IO sarà disponibile per tutti i giochi che lo supporteranno. Fino a quel momento i giochi si baseranno sulle vecchie architetture ma, come abbiamo detto nella prima parte dell’articolo, i giochi attuali (e quelli in arrivo a breve termine) non spingono ancora l’utilizzo effettivo delle VRAM fino ai 10 GB.
Un primo esempio dell’utilizzo di una tecnologia simile è quanto descritto da Mark Cerny la scorsa primavera durante l’evento “Road to PS5”. Cerny spiega che la memoria unificata della console (16 GB GDDR6 @ 448 GB/s) lavora in sinergia con l’SSD. Quest’ultimo è in grado di consegnare i dati direttamente alla RAM unificata istantaneamente e fare in modo che la RAM unificata trattenga asset e dati solo per il successivo 1s di gioco. La 8 GB GDDR5 della PS4, invece, tratteneva asset e dati per i successivi 30s di gioco.
mettere sullo stesso piano una RAM unificata e una VRAM non è del tutto corretto, ma ci permette di fare un esempio pratico di quanto ci aspetta con le nuove tecnologie.
10 GB di VRAM, in poche parole, non saranno sui PC un fattore limitante, grazie a tecnologie come RTX IO e DirectStorage.
10 GB di VRAM bastano, ma non da soli
Come abbiamo detto all’inizio, per il momento 10 GB di VRAM sono più che sufficienti per giocare a 4K con impostazioni grafiche massime e, sul lungo periodo, si potrà molto probabilmente continuare a giocare a risoluzioni inferiori senza perdita di qualità o frame rate. Questo discorso, però, è valido unicamente se la GeForce RTX 3080 sarà sommata a un SSD NVMe ad alta velocità.
E se anche 10 GB non fossero sufficienti per voi (magari perché avete altre necessità oltre alla “semplice” riproduzione di videogiochi), potrete contare sulla GeForce RTX 3080 20 GB, ancora non confermata ufficialmente ma data per certa da molti dopo i leak.
La maggior parte dei giocatori però, sopratutto se non puntano al 4K, non saranno in alcun modo limitati dai 10 GB della GeForce RTX 3080, questo è certo, non solo nel 2021 ma anche negli anni avvenire.