Valve sta rivelando diverse carte di Artifact su Twitter in questi giorni, e tra esse ne è stata mostrata una che avrebbe fatto passare la software house per razzismo, ma fortunatamente si sono resi conto della cosa prima che scoppiasse qualunque polemica.
La carta in questione si chiamava “Crack the Whip”, traducibile più o meno come “schiocco di frusta”. L’espressione è di uso comune nella lingua inglese, e proprio come nell’equivalente italiano, significa mette sotto pressione o spaventare qualcuno perché si comporti bene o lavori più duramente.
This card packs a big punch immediately and then keeps on punching. When you play Crack the Whip, it triggers once right after it’s played. If you play an Untested Grunt next to the whipped hero it will trigger again, and the Grunt will receive the bonus. pic.twitter.com/qXflFpdOZb
— Artifact (@PlayArtifact) September 26, 2018
Fin qui, tutto ok. Ma il problema risiedeva nella descrizione della carta, che conteneva “Modify a Black hero […]”, ovvero, “modifica un eroe nero”, il che, associata a una carta chiamata “schiocco di frusta”, non è certo una buona cosa…
Questo curioso fatto non è passato inosservato, e molti hanno subito fatto notare la strana associazione di idee che richiamano al razzismo, cosa che ha portato dunque Valve a chiamare il nome della carta in “Coordinated Assault”.
Tra parentesi, in Artifact, ci sono quattro colori con cui le carte e gli eroi vengono identificati, rosso, verde, blu e nero, per cui l’espressione “black hero” nel gioco si intende un eroe il cui colore della carta è nero, non ha nulla a che vedere col razzismo.
Crack the Whip has been renamed to Coordinated Assault.
— Artifact (@PlayArtifact) September 28, 2018