Stronghold Crusader 2 – Recensione 1

La serie Stronghold è forse una delle più famose per quanto riguarda la gestione di castelli medievali sia dal punto di vista economico che militare. Sviluppato dai talentuosi ragazzi di Firefly Studios, la serie ha visto alti e bassi, toccando purtroppo il fondo proprio con l’ultimo capitolo, quel Stronghold 3 stroncato sia dalla critica che dal pubblico senza rancore. Questa volta ritornano con il seguito di uno dei capitoli più apprezzati della serie. Saranno riusciti questa volta a risollevare questa serie dal baratro?

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Le scorte di cibo stanno diminuendo!

Stronghold Crusader 2 prevede tre modalità single player e una multiplayer. La parte relativa al single player, adatta a chi si avvicina per la prima volta a un gioco di questa serie, sarà composta dalla modalità Schermaglia con l’IA, di una modalità sandbox e di una campagna, dove saremo alle prese con il nostro Lord guidare le truppe per conto di Riccardo Cuor di Leone durante le crociate in Terra Santa, e poco prima della metà prenderemo invece il comando delle truppe di Saladino.
Come in tutti i giochi Stronghold, la gestione del proprio castello si mette in moto soddisfacendo i bisogni dei propri sudditi, e a noi spetterà il compito di farlo se vogliamo far arrivare costantemente lavoratori alla nostra roccaforte. Perciò mantenere basse le tasse, aumentare le razioni di cibo o di birra terrà alto il loro morale che continuerà ad arrivare a frotte per lavorare e mantenere alta la produttività del castello, sempre che il numero di case costruite lo permetta. Viceversa, se sevizieremo i nostri sudditi con tasse troppo alte senza soddisfarli, non ci penseranno due volte ad andarsene, bloccando tutta la nostra produttività.
I nostri sudditi infatti saranno fondamentali per recuperare preziose risorse di costruzione (legname, ferro, pietra, ecc.), lavorare nelle botteghe per la produzione di cibo o di armi oppure essere addestrati come soldati, armati e mandati a morire (o forse a vincere) sul campo di battaglia nel nome del nostro Signore, ma sopratutto per recuperare l’oro con le tasse e pagare così le unità militari.
Purtroppo, tutta questa gestione, per quanto sia ben fatta, si può vedere come essa sia leggermente inferiore al precedente capitolo: manca ad esempio il “fattore paura”, una interessante funzione che permetteva di avere lavoratori incredibilmente più efficienti al costo di un po’ della loro felicità mettendo in giro per il proprio castello strumenti di tortura. Considerato che il gioco si bassa proprio sulla microgestione, dove una unità in più o in meno può fare la differenza, è un peccato vedere tale feature eliminata completamente.

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Sire, il nemico sta attaccando il nostro castello!

A che serve costruire gigantesche mura di pietra se non a tenere lontano il nemico? Un’altra parte ben riuscita sta proprio nella costruzione del castello vero e proprio: bastano infatti pochi clic per costruire un muro difensivo, mettere un paio di torri dove poter mandare i nostri fidati arcieri a fare la guardia, e delle scale per permettere alle nostre truppe di raggiungere i bastioni. Non dimenticatevi un cancello!
Purtroppo, sebbene costruire e difendere le mura sia appagante, lo è un po’ meno fare la parte dell’attaccante. Ed è proprio qui che cominciano a salire a galla i problemi veri e propri.
Stronghold Crusader 2 si presenta come uno strategico in tempo reale, peccato che gli manchino diverse funzioni importanti tipiche di questo tipo di giochi, in primis la mancanza di un tasto rapido che ci permetta di spostare istantaneamente la telecamera sul luogo dove stiamo subendo un attacco, che invece andrà spostata manualmente cliccando sulla mappa sul punto segnalato quando il gioco ce lo segnala a voce (sempre se ce lo segnala…). Purtroppo, questo è il problema meno grave, perché si può notare anche una mancanza di responsività da parte del gioco durante le fasi più concitate, e spesso si clicca letteralmente a vuoto, rendendo la situazione più frustrante di quanto non sia già durante un attacco massiccio del nemico.
A questo si può anche aggiungere una IA alleata non proprio obbediente, che tende sempre ad attaccare il nemico più vicino, eventualmente ignorando il vostro comando di attaccare truppe nemiche più pericolose ma poste più lontano.
Tuttavia, chiudendo un occhio su questi importanti difetti, attuare strategie vincenti contro un castello ben difeso non sarà facile, e ogni unità avrà pro e contro: ad esempio gli arcieri saranno letali contro le unità a piedi meno corazzate, ma saranno deboli nel corpo a corpo, i picchieri saranno potenti e resistenti ma lenti, e così via. Studiare che tipo di unità ha il nemico sarà quindi fondamentale per decidere quali truppe schierare sul campo di battaglia. A questo si può aggiungere la possibilità di costruire macchine d’assedio come catapulte e trabocchi vari, utilissimi per sfondare i resistenti muri di pietra, nonché scagliare animali malati per indebolire le truppe avversarie, ma peccato che queste macchine siano fragilissime contro il fuoco nemico, e visto il loro costo non irrisorio, proteggerle sarà un obbligo.
E comincia a essere abbastanza strano che delle normali unità riescano ad abbattere spesse mura di pietra con le loro spade…

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C’è bisogno di ferro, mio Signore

A conti fatti, le differenze tra le due fazioni sono solo per le truppe che possono schierare sul campo di battaglia, nonché per una estetica differente delle costruzioni. Tuttavia, c’è una importante differenza che rende sbilanciata una fazione piuttosto che un’altra: per creare le truppe mussulmane, che sono parecchio potenti, servirà solo il denaro, al contrario delle truppe inglesi, che oltre a un esborso economico avranno pure bisogno delle appropriate armi, che andranno fabbricate una a una da apposite botteghe!
Considerato che nelle schermaglie si avranno le apposite strutture per addestrare le truppe arabe indifferentemente dalla fazione scelta, questo di fatto elimina completamente l’intera produzione del ferro e delle relative botteghe.
E sempre parlando di schermaglie, duole notare come l’IA nemica “imbrogli”, costruendo strutture senza avere i relativi materiali necessari nei magazzini. Che sia forse un modo per aumentare artificialmente la difficoltà?

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La gente non è sicura di voi, Sire

Tecnicamente parlando Stronghold Crusader 2 poteva essere migliore. Graficamente purtroppo non è granché, e anzi, sotto certi aspetti la grafica 2.5D del primo rendeva meglio, complice un numero abbastanza scarso di poligoni e l’uso di texture bruttine, nonché per la presenza di numerose compenetrazioni. Tuttavia la parte più riuscita sotto l’aspetto estetico è l’effetto di distruzione delle mura sotto attacco: quando un pietrone di una catapulta colpisce un muro, si possono vedere i vari mattoni volare via fisicamente dallo stesso e cadere a terra.
A questo si possono aggiungere anche sporadici crash, fastidiosi, ma perlomeno si può salvare la partita quando lo si ritiene necessario.
Sotto l’aspetto sonoro se la cava egregiamente, mentre fa piacere notare come il gioco sia stato localizzato nella nostra lingua, con il ritorno della logorroica voce che ci terrà informati su ogni aspetto del nostro castello, che sia la carenza di cibo o che il nemico ci sta bruciando i nostri meleti poco importa.

 

Pro

  • Effetti di distruzione delle mura ben realizzati;

  • Gestione dell’economia e delle risorse appagante;

  • La costruzione di interi castelli è facile e veloce.

Contro

  • Gestione delle truppe migliorabile;

  • Mancano diverse funzioni importanti e indicazioni su schermo;

  • Tecnicamente si doveva fare di più;

  • Le truppe arabe sono troppo sbilanciate.

Commento Finale

6

È un peccato vedere un brand storico e unico nel suo genere venire sfruttato così male. Sebbene la parte economica-gestionale e della costruzione del castello sia ben fatta e appagante, lo stesso non si può dire della parte militare, che arranca a causa di mancanze nei controlli e di microgestione tipici di molti altri giochi di ruolo. Nel complesso, è comunque un gioco votato nelle schermaglie multiplayer, in quanto la campagna in single player non è lunghissima e le schermaglie contro l’IA sono dimenticabili.
Se volete immergervi nella meravigliosa vita medievale, fatevi un favore e prendete la riedizione Stronghold Crusader HD, piuttosto. Costa praticamente un quinto ed è più curato.

 

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