Western Digital si conferma leader nel settore degli HDD con il lancio di nuove unità ad altissima capacità pensate per soddisfare la crescente domanda di storage. L’azienda ha presentato le innovative unità UltraSMR da 32TB e CMR da 26TB, entrambe basate sulla collaudata tecnologia di registrazione ePMR (energy-assisted Perpendicular Magnetic Recording).
Queste nuove soluzioni di storage sono progettate per rispondere alle esigenze di data center hyperscale, provider di servizi cloud e grandi aziende, offrendo un TCO (Total Cost of Ownership) ottimizzato. Le unità sfruttano un design unico a 11 dischi e integrano tecnologie all’avanguardia come OptiNAND, ArmorCache e un attuatore a triplo stadio (TSA).
L’HDD UltraSMR Ultrastar DC HC690 da 32TB si distingue per le sue prestazioni sequenziali fino a 257 MiB/s e per il basso consumo energetico di soli 5,5W in idle. Queste caratteristiche lo rendono ideale per lo storage di dati “warm” e “cold” su larga scala.
Per chi cerca una soluzione pronta all’uso, Western Digital propone l’HDD CMR Ultrastar DC HC590 da 26TB. Questa unità offre una velocità di trasferimento sostenuta fino a 288 MiB/s e un consumo di soli 5,6W in idle, garantendo facilità di integrazione e rapida adozione.
Le nuove unità saranno integrate nelle piattaforme di archiviazione ibrida Ultrastar Data60 e Data102, in grado di ospitare fino a 60 o 102 HDD e di fornire fino a 3,26PB di capacità grezza. Queste soluzioni incorporano tecnologie come IsoVibe e ArcticFlow per ottimizzare prestazioni e affidabilità.
Per il mercato dei system integrator e dei reseller, Western Digital ha lanciato anche l’HDD SATA WD Gold da 26TB, progettato per gestire carichi di lavoro intensi in ambienti aziendali e commerciali esigenti.
L’introduzione di queste nuove unità HDD ad alta capacità gioca un ruolo cruciale nell’AI Data Cycle, supportando sia l’archiviazione dei dati di input che la conservazione dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Questa innovazione permette alle aziende di ottimizzare le proprie infrastrutture e prepararsi alle future sfide della gestione dati in un mondo sempre più guidato dall’intelligenza artificiale.