Tom Clancy’s The Division – Recensione

Tom Clancy's The Division, il primo aggiornamento uscirà la prossima settimana
Tom Clancy's The Division, il primo aggiornamento uscirà la prossima settimana

Storia

L’ultima fatica di Ubisoft ci propone un MMO ad ambientazione apocalittica che ci trascina direttamente nelle strade di Manhattan. L’incipit della storia è uno dei più classici, infatti approfittando del Black Friday un gruppo di sconosciuti ne approfitta per diffondere una forma di vaiolo geneticamente modificata per mietere più vittime possibili. Dopo che la situazione sembra irrecuperabile viene messa in campo la divisione, un gruppo di soldati altamente specializzati super segreti, di cui facciamo parte anche noi. Da qui sarà un crescendo dove toccherà a noi rimettere in sesto la città ricostruendo progressivamente un quartier generale diviso in tre dipartimenti.

Il gioco si presenta principalmente come un MMO, infatti scopo principale dell’esperienza sarà quella di raggiungere il level cap, fissato a 30, proprio come nei classici giochi massivi. Per raggiungere lo scopo il tutto è condito da una quindicina di missioni principali, che rappresentano la parte singleplayer dell’esperienza, e da una serie di missioni secondarie tutte giocabili in solitario o in coop. Ad impreziosire il tutto infine c’è la parte ruolistica del gioco che accompagnerà la progressiva evoluzione del nostro personaggio tramite upgrade del nostro equipaggiamento e di abilità passive ed attive sbloccabili tramite il potenziamento dei dipartimenti sopra citati. Menzione d’onore va invece alla Zona Nera, forse vero proprio cuore del gioco, che ci porterà a sfidare o cooperare con altri giocatori in PVP al fine di recuperare equipaggiamenti migliori.

Lato Tecnico

I Benchmark sono stai eseguiti con la seguente configurazione

  • CPU I5-3450 @3.4GHz
  • GPU GTX 970
  • RAM 8Gb @1660Mhz
  • Windows 10

Le impostazioni per ogni singola prova sono settati su ultra ad eccezione dei filtri in esame.

Dal punto di vista grafico The Division si presenta molto bello da vedere, il motore grafico muove una mole di poligoni impressionanti infatti i requisiti richiesti per farlo girare come si deve sono abbastanza alti, proponendo come GPU dedicata una GTX 970 per la risoluzione Full HD

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Non mancano poi tutti i filtri NVIDIA Gameworks che migliorano ulteriormente la resa grafica a discapito delle prestazioni, tra questi una menzione speciale vanno ad HBAO+ ed il nuovissimo filtro per le ombre HFTS.

Occlusione Ambientale: è un filtro usato dagli sviluppatori per creare ombre realistiche intorno agli oggetti. Differentemente dalle ombre tradizionali, l’occlusine ambientale crea delle ombre non uniformi che aggiungono profondità allo scenario. Senza questo filtro gli scenari apparirebbero piatti e irrealistici. La variante più usata è SSAO (Screen Space Ambient Occlusion), invece NVidia nel 2008 ha sviluppato un nuova variante più potente di questo filtro chiamata HBAO+ (Horizon Based Ambient Occlusion) che a differenza del SSAO usa un algoritmo basato sulla fisica che ha come risultato quello di incrementare la definizione, qualità e visibilità delle ombre.

In The Division l’opzione di Occlusione Ambientale permette di scegliere tra cinque versioni più il filtro proprietario Nvidia HBAO+ garantendo una qualità crescente delle ombre, inficiando però sul framerate.

[image-comparator title=”Occlusione Ambientale: HBAO+ Vs Off” left=”https://pc-gaming.it/wp-content/uploads/2016/03/pc-gaming.it_tom-clancys-the-division-recensione.jpg” right=”https://pc-gaming.it/wp-content/uploads/2016/03/pc-gaming.it_tom-clancys-the-division-recensione-1.jpg” width=”100%” classes=”hover”][/image-comparator]

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AO

Qualità delle ombre: Uno dei problemi principali della computer grafica è quello di generare ombre tenui in maniera accurata a partire dalle sorgenti di luce. Le ombre infatti sono più scure in prossimità della sorgente che le emette e più sfocate man mano che ci si allontana da questa. Il filtro Nvidia PCSS (Percentage Closer Soft Shadows) costruisce sopra la normale mappatura delle ombre sfumando ogni pixel e computando lo grandezza della penombra analizzando la distanza media dagli oggetti occlusi. In alternativa al PCSS Nvidia ha introdotto con The Division un nuovo filtro per le ombre chiamato HFTS (Hybrid Frustum Traced Shadows) che grazie alla potenza delle schede grafiche della serie GTX 900 è capace di creare in maniera realistica ombre scure geometricamente accurate, le quali cambiano fluidamente in tempo reale in ombre tenui.

Nota Bene: il filtro Nvidia HFTS può essere usato solo se si possiede una scheda grafica Nvidia della serie 900, come la GTX 970.

Qualità Ombre

Il Framerate è stato determinato usando il Benchmark integrato ed usando le varie impostazioni predefinite. Questo si presenta abbastanza stabile anche con i settaggi al massimo, nonostante questi non garantiscano un’esperienza ottimale.

Fps

Nonostante l’impegno profuso da parte di Ubisoft per creare un gioco che fosse innovativo nelle meccaniche e nel gameplay, The Division a nostro parere non supera a pieni voti il test finale, poiché seppur proponendo un lato tecnico davvero impressionante la parte del giocato è appena accennata proponendo poche missioni e tutte troppo simili tra loro. Stesso discorso per la parte PVP che invece propone solo scontri casuali tra giocatori e non vere e proprie missioni da affrontare con i propri amici. Insomma c’è il rischio concreto di abbandonare il gioco dopo poche ore di gioco per mancanza di vera sostanza.

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