L’update di ottobre 2018 per Windows 10 porterà con sé il fix per Spectre (e Meltdown), le famose vulnerabilità scoperte relativamente di recente che interessano soprattutto parecchie CPU Intel, ma la brutta notizia è che, come già era stato previsto, non sarà un fix indolore.
Pare infatti che questo fix iniziale avrà un impatto negativo sulle performance della macchina, molti siti stanno riportando di aver trovato un decremento del 20-30% rispetto alla versione senza fix. Ma fortunatamente Microsoft è a conoscenza del problema, e ha già promesso che con il prossimo update per Windows 10 questo impatto sarà di molto mitigato.
Stando a Mehmet Iyigun, nel prossimo update, denominato 19H1 e che verrà rilasciato ai primi del 2019, sarà abilitato il retpoline di default, una funzionalità capace di ridurre l’impatto delle performance a causa di chiamate indirette in modalità kernel, con la conseguenza che le performance subiranno un calo al più di percentuali nell’ordine di una singola cifra.
Per cui, se siete tra coloro che vedranno una diminuzione delle capacità della propria macchina a seguito dell’update, non preoccupatevi, basterà attendere il prossimo update di Windows 10.
Yes, we have enabled retpoline by default in our 19H1 flights along with what we call "import optimization" to further reduce perf impact due to indirect calls in kernel-mode. Combined, these reduce the perf impact of Spectre v2 mitigations to noise-level for most scenarios. https://t.co/CPlYeryV9K
— Mehmet Iyigun (@mamyun) October 18, 2018