MSI GeForce RTX 2080 Gaming X Trio – Recensione

Finalmente proviamo una delle nuove schede grafiche NVIDIA GeForce RTX, il modello di punta di MSI, la RTX 2080 Gaming X Trio.

A metà settembre NVIDIA ha rilanciato le nuove GPU GeForce RTX, offrendo per la prima volta un supporto hardware alla tecnologia Ray Tracing e a tante altre novità.

NVIDIA RTX TURING

Le nuove GPU NVIDIA GeForce RTX si basano sull’architettura Turing, non Volta come tutti si aspettavo. Come anche per le altre architetture grafiche, anche Turing rende omaggio ad una persona importante, Alan Turing, il padre dell’intelligenza artificiale e dell’informatica. Questa nuova architettura è la prima a portare il ray-tracing in tempo reale e l’IA nel gaming, ma anche come potenza bruta le schede RTX non deludono anche se ci si aspettava qualcosa di più.

Il ray-tracing è il “Santo Graal” della grafica, in grado di simulare il comportamento fisico della luce per generare rendering in tempo reale e in qualità cinematica. Attualmente nei videogiochi si usa la tecnologia chiamata rasterizzazione, questa assicura ottime prestazioni a discapito di una qualità inferiori, anche per questo alcuni elementi non riescono ad essere fotorealistici. Questa prima integrazione del Ray Tracing è comunque una via di mezzo tra ray-tracing “reale”e rasterizzazione, ma comunque il risultato è sorprendente. Ovviamente i videogiochi devono essere sviluppati per sfruttare questa nuova tecnologia, le schede NVIDIA usano la libreria DXR di Microsoft così da facilitare il lavoro degli sviluppatori per le future integrazione. Attualmente l’unico gioco a sfruttare il Ray Tracing è Battlefield 5, ma si spera che nel breve futuro ne arrivino molti altri, uno dei più interessanti è il nuovo Metro Exodus.

Oltre al Ray Tracing, le nuove GPU NVIDIA RTX supportano diverse nuove tecnologie che possono sulla carta migliorare l’esperienza di gioco. Tra queste abbiamo nuove tecnologie di shading avanzato programmabile che permettono più flessibilità ed efficienza rispetto al passato, il primo videogioco a sfruttarle è Wolfenstein 2.

Tra le altre tecnologie, forse quella più interessante è il Deep Learning Anti-Aliasing (DLSS); un nuovo e ingegnoso metodo di post-elaborazione degli AA, questo usa la potenza del deep learning e dell’intelligenza artificiale per addestrare la GPU al rendering di immagini nitide con esecuzioni fino a 2 volte più veloci rispetto alle tecniche di anti-aliasing convenzionali.

NVIDIA ha investito molti anni e soldi per essere la pionieristica dell’IA, uno dei risultati è Turing e la nuova serie RTX 20. Per consentire il Ray Tracing e le altre tecnologie, oltre ai tradizionali CUDA Core sono stati inseriti a livello hardware i nuovi Tensor Core e unità RT. Anche per questo le nuove GPU NVIDIA sono state lanciate con dei prezzi insolitamente elevati rispetto al passato, quasi 1400 euro per la top di gamma GeForce RTX 2080 Ti.

Specifiche e confronto RTX 2080

La GeForce RTX 2080 usa la GPU TU104, il secondo chip più grande Turing e significativamente più grande del suo predecessore, con 13,6 miliardi di transistor. La RTX 2080 è prodotta con il processo a 12 nm di TSMC, ha in totale 2.944 CUDA core, 368 Tensor core e 46 RT core, la GPU è dotata anche di 184 TMU e 64 ROP. Come memoria sono state adottate le nuove GDDR6, che migliorano le precedenti GDDR5 in termini di prestazioni e consumi, in totale sono 8GB di memoria che raggiungono una banda di 448 GB/s.

NVIDIA Turing GPU Confronto
RTX 2080Ti RTX 2080 RTX 2070 GTX 1080Ti
CUDA Core 4608 3072 2304 3840
ROP 96 64 64 96
TMU 272 184 144 224
Core Clock 1350 MHz 1515 MHz 1410 MHz 1481 MHz
Boost Clock 1545 MHz 1710 MHz 1710 MHz 1582 MHz
Memoria 11 GB GDDR6 8 GB GDDR6 8 GB GDDR6 11 GB GDDR5X
Prezzo $1000 $700 $500 $675

MSI GeForce RTX 2080 Gaming X Trio

Nella nostra recensione analizziamo il modello di punta firmato MSI. GeForce RTX 2080 Gaming X Trio mantiene l’eccezionale design e qualità del suo predecessore. La scheda è tra le più grandi e possenti, occupa tre slot PCI e misura ben 327 mm x 140 mm x 56 mm con un peso di 1.540 g. Insieme alla scheda viene fornito anche un braccio di supporto per tenerla dritta ed evitare eventuali danni allo slot PCI-e.

La serie TRIO presenta un mix di colori nero e grigio canna di fucile con un backplate posteriore in metallo spazzolato che dona un look premium. L‘illuminazione RGB è di ottima qualità e omogenea, caratterizza alcune sezioni trasparenti che fiancheggiano la scheda, peccato solo per il logo GeForce RTX non illuminato. E’ possibile usare il software Mystic Light di MSI per personalizzare effetti e colori oltre a sincronizzare altre componenti RGB.

Il dissipatore è il ben noto e premiato Tri-Frozr di MSI, costruito con i miglior materiali quali base di contatto in rame nichelato e heatpipe di dimensioni premium. L’utilizzo di tre ventole su un enorme dissipatore di calore serve a garantire temperature basse e silenziosità.

Introdotta per la prima volta nel 2008 da MSI, la tecnologia ZERO FROZR arresta completamente le ventole quando le temperature sono relativamente basse, eliminando tutto il rumore quando non è necessario.

RTX 2080 Gaming X Trio ha un boost clock di 1860Mhz, 60Mhz in più del modello reference, mentre gli 8GB di memoria rimangono a 1750 MHz (14 Gbps effettivi). L’alimentazione è garantita da due connettori a 8-pin, mentre come uscite video sono presenti tre DisplayPort 1.4a, una HDMI 2.0b e un connettore VirtualLink, quest’ultimo è fondamentalmente una USB-C con routing DisplayPort e USB-PD, quindi un singolo cavo può alimentare, visualizzare e ricevere input dai futuri visori VR.

Con Turing, NVIDIA utilizza NVLink per la sua tecnologia SLI di nuova generazione. NVLink offre una larghezza di banda sufficiente con latenze ridotte per il rendering multi-GPU a 8K 60 Hz, 4K 120 Hz.

Piattaforma e Metodologia di Test

Il sistema da test utilizza una versione pulita di Windows 10 appena installata su SSD. Windows, videogiochi e i programmi da benchmark sono aggiornati all’ultima versione.

Dove possibile i benchmark sono svolti almeno tre volte.
Tutti i risultati sono registrati con MSI Afterburner e i consumi del sistema vengono misurati tramite Wattmetro. I videogiochi utilizzano impostazioni Ultra, con AA massimo o 2x.

Nei grafici, Radeon RX Vega 64 usa il profilo Bilanciato, senza nessun tweak.

Piattaforma

AMD Ryzen 5 2600X
ASRock x470 Master SLI
G.SKILL 2x4GB DDR4 3200MHz
SSD 850 EVO 500GB
Corsair AX850

Driver:
GeForce 417.01 WHQL
Radeon Software Adrenalin Edition 18.9.3

Benchmark

Overclock, Temperatura e Consumi

L’overclock non è mai stato così semplice, per le nuove GPU NVIDIA RTX 20 tramite EVGA Precision X1 è possibile avere un overclock completamente automatico e sicuro. Praticamente il software scansiona in automatico frequenze e voltaggio per trovare il massimo overclock possibile. Funziona bene ma la modalità manuale rimane sempre la scelta migliore per gli appassionati.

Con il nostro campione abbiamo raggiunto i 1975MHz sulle memorie e 2000MHz sul core, con un incremento prestazionale del 10%.

L’efficienza delle nuove GPU Turing è simile a quella della precedente generazione anche se in alcuni casi leggermente peggiore, dovuta probabilmente alla presenza dei Tensor Core. Mentre come temperatura sotto stress, la TRIO non supera i 71 °C.

Ray Tracing e DLSS a livello pratico

Come già detto, la serie NVIDIA RTX 20, introduce per la prima volta al mondo delle GPU con accelerazione hardware Ray-Tracing. Utilizzando hardware dedicato è possibile simulare il Ray Tracing usando una tecnica “mista”, perchè il vero Ray-Tracing richiede ancora troppe risorse per essere utilizzato nei videogiochi.

Il Ray Tracing consente di avere un’illuminazione con riflessi dei materiali e del mondo di gioco più realistici. Attualmente l’unico gioco a supportare questa tecnologia è Battlefield 5, viene impiegata solo per i riflessi e non come occlusione ambientale. Il risultato è più realistico e dopo la patch le prestazioni sono anche più che soddisfacenti, infatti è possibile giocare a 60+ FPS con una risoluzione di 1440p.

Per quanto riguarda il DLSS, è un nuovo e ingegnoso metodo di post-elaborazione degli AA, questa nuova tecnologia usa la potenza del deep learning e dell’intelligenza artificiale per addestrare la GPU al rendering di immagini nitide con esecuzioni fino a 2 volte più veloci rispetto alle tecniche di anti-aliasing convenzionali. Ma come esempio pratico è disponibile solo il benchmark di Final Fantasy XV e nessun reale gioco, quindi per il momento è ancora presto per commentare.

Conclusioni

L’annuncio della serie NVIDIA GeForce RTX è sembrato affrettato, sopratutto considerando l’assenza di videogiochi capaci di supportare il Ray Tracing. Le GPU Turing a livello di architettura sono eccezionali, oltre al RayTracing e altre tecnologie, supportano ottimamente le API grafiche DirectX12 e Vulkan, ma i prezzi sono da capogiro.

Per comprare la top di gamma bisogna sborsare quasi 1400 euro, una cifra folle se pensiamo al passato. Purtroppo questa serie RTX sembra una mossa per vendere a caro prezzo una tecnologia in accesso anticipato, sfruttando gli utenti disposti a pagare così tanti soldi. C’è del potenziale e bisogna fare i complimenti ad NVIDIA per cercare di innovare, ma a questi prezzi, il ray-tracing è ancora molto lontano dalla maggior parte dei videogiocatori. Inoltre utilizzando hardware proprietario, c’è il rischio che finisca come PhysX. Serve uno standard aperto e per fortuna ci sono Microsoft e Khronos che lavorano alle API grafiche dedicate.

La serie RTX 20 ha ancora troppe incognite, ci vorranno diversi mesi se non anni per avere qualche gioco con il Ray Tracing, poi il 2019 è l’anno dei prodotti a 7nm. La serie RTX 20 avrebbe dovuto uscire prima, forse il mining ha ritardato i piani di NVIDIA, ma ora abbiamo prodotti che probabilmente verranno spazzati via tra poco tempo, magari a dei prezzi migliori. Parlando del Ray Tracing, il risultato è realistico e molto bello ma non cambia così drasticamente l’esperienza di gioco, ora dopo l’aggiornamento di Battlefiled 5 le prestazioni sono più soddisfacenti.

NVIDIA GeForce RTX 2080 come anche le altre GPU Turing hanno un’architettura  lungimirante, anche se sono difficili da consigliare, questo dovuto ai prezzi estremamente elevati. La RTX 2080 si comporta alla grande in tutti i giochi, con prestazioni superiore di almeno 10% alla vecchia GTX 1080Ti, seppur ci siano solo 8GB di VRAM. E’ possibile giocare senza problemi a dettagli Ultra a 1440p, ma anche con dei piccoli compromessi a 4K.

Rispetto alla 1080Ti, l’incremento prestazionale è minimale, ma la RTX 2080 con l’architettura Turing è pensata per il futuro. Troviamo per la prima volta supporto al ray-tracing e DLSS oltre ad altre tecnologie che permetteranno di mostrare tutte il potenziale di questa nuova architettura.

Parlando della MSI Gaming X Trio, il lavoro svolto da MSI è eccezionale. In linea con le generazioni precedenti, il colossale dissipatore a tripla ventola è una bestia, la cui qualità costruttiva, l’illuminazione RGB e le prestazioni di raffreddamento sono all’altezza delle aspettative. Per i futuri modelli chiediamo obbligatoriamente un doppio BIOS con switch, anche le frequenze di fabbrica potrebbero essere leggermente aumentate giusto da essere la migliore sul mercato.

In definitiva la MSI GeForce RTX 2080 Gaming X Trio è una scheda impressionante con dimensioni enormi e qualità impeccabile, che offre il meglio dalla serie GeForce RTX, ma i prezzi rimangono un punto critico. Attualmente si trova sui 850-900 euro, un prezzo come già detto estremamente elevato e difficilmente giustificabile. Il nostro consiglio è quello di cercare le vecchie GPU NVIDIA GTX serie 10, che offrono ottime prestazioni e prezzi più accessibili, mentre se volete il Ray Tracing a tutti i costi o le prestazioni di una RTX 2080 o Ti non ci sono alternative.

Speriamo che nel 2019 la situazione del mercato GPU vada a migliorarsi, perchè con questi prezzi, il PC Gaming rischia di diventare sempre più per pochi.

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