Journey of a Roach - Recensione 7

 

Una ambientazione post-apocalittica che vede il nostro eroe aggirarsi tra i detriti di una Terra dilaniata da guerra nucleare. No, non si tratta del setting dell’ ennesimo sparatutto, ne tantomeno di un film presto nelle sale, bensì dell’ ambientazione di una simpatica avventura grafica.

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Gli scarafaggi non muoiono mai

Il genere umano è ormai estinto, e in questo scenario, cosa potremmo andare ad impersonare se non uno scarafaggio? Già, proprio quelle ripugnanti creaturine famose tra l’ altro per la loro incredibile resistenza alle radiazioni. Ben presto ci troveremo ad affrontare il viaggio dello scarafaggio Jim all’ interno di vecchi bunker antiatomici, intenzionato a ritrovare il suo compagno Bud, separatosi per un incidente all’ inizio dell’ avventura, e con esso ritrovare la strada per la superficie.

Una trovata particolare è stata quella di rendere il protagonista e tutti gli altri personaggi (principalmente altri insetti) giganti rispetto alle loro controparti attuali, si muoveranno infatti in ambienti di manifattura umana perfettamente in scala con le loro misure.

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Spremere le meningi

Una delle meccaniche “rivoluzionare” del titolo è la possibilità di muovere Jim sulle pareti e sui soffitti delle stanze, ovviamente l’ esplorazione e gli enigmi saranno direttamente influenzati da tale particolare abilità, rendendo l’ esperienza innovativa anche ai veterani del genere. Gli enigmi rappresentano la vera sfida le titolo, e si caratterizzano da un alto livello di difficoltà, passando il cursore su un oggetto interagibile verrà dato solo un remoto indizio sotto forma di fumetto grafico, starà al giocatore scoprire come attivare una determinata porta o raggiungere una particolare zona.

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I livelli sono completamente in 3D e ci si muoverà attraverso i classici tasti WASD, anche se la telecamera avrà una posizione fissa come da tradizione del genere. La grafica ha uno stile fumettoso e ricco di colori, contrastando l’ atmosfera  tetra che ci si aspetterebbe da un’ ambientazione post-apocalittica. Gli intermezzi tra i vari livelli proporranno cutscene completamente disegnate, caratterizzate anche esse dal sottile umorismo che accompagna tutta l’ esperienza.

L’ audio si caratterizza per la totale assenza del parlato, la lingua infatti andrà ad influenzare unicamente il menù, i personaggi emetteranno versi tra i più disparati quando Jim interagirà con loro, il giocatore potrà comprendere i dialoghi attraverso fumetti illustrati. Durante il gioco saranno presenti varie tracce con temi simpatici e sempre adatti alla situazione.

Il comparto di cui soffre maggiormente il titolo è senza dubbio la longevità, anche mettendo parecchio tempo a risolvere i rompicapi più complessi si arriverà ai titoli di coda dopo 3-4 ore massimo, e complice la rigiocabilità praticamente inesistente, si è costretti a bocciare totalmente il titolo da questo punto di vista. Spulciando i relativi obbiettivi di Steam si potrà notare che uno prevede il completamento dell’ intera avventura entro un tempo massimo di addirittura 18 minuti.

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Journey of a Roach risulta in definitiva un titolo che riesce ad immedesimare e ben presto ci sentiremo in dovere di salvare il nostro amico Bud ad ogni costo, anche dopo essere rimasti bloccati in uno schema per parecchi minuti, il titolo è adatto a tutta la famiglia e risulta un piacevole passatempo per trascorrere un pomeriggio.

Commento Finale

7

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