Horizon Zero Dawn – Recensione Come Gira

Introduzione

Nessuno sano di mente avrebbe scommesso che Horizon Zero Dawn sarebbe sbarcato prima o poi su PC. Eppure, è esattamente ciò che è successo, un porting approvato da Sony stessa probabilmente col fine ultimo di far conoscere questa saga al mondo PC e di invogliare gli acquirenti ad acquistare il seguito, Horizon Forbidden West, sull’imminente PlayStation 5. Ma sfortunatamente, allo stato attuale, l’ultima fatica di Guerrilla Games non è affatto un buon biglietto da visita per questa saga, e il perché lo scoprirete nel nostro Come Gira.

Comparto tecnico, Impostazioni e Requisiti di sistema

Dopo l’arrivo di Death Stranding su PC, si dava quasi per scontato che Horizon Zero Dawn girasse più o meno bene quanto il gioco targato Kojima, in quanto il motore grafico usato e lo stesso, non solo, ma perché dietro la mossa commerciale di portare l’ultima fatica dei Guerrilla c’è la volontà di Sony stessa. Ma così non è stato. Purtroppo, al momento di scrivere, Horizon Zero Dawn presenta troppi problemi di diverso genere, alcuni marginali, altri gravi.

Guerrilla Games, poco prima del rilascio ufficiale, aveva messo le mani avanti e aveva avvertito che Horizon Zero Dawn avrebbe avuto qualche problemino al lancio, e così è stato. Ma nessuno si sarebbe immaginato che i problemi sarebbero stati effettivamente così gravi. Ma andiamo con ordine.

Indubbiamente l’aggiunta di certe impostazioni per personalizzare l’esperienza grafica e di gioco rispetto alla versione console è cosa ben accetta. È possibile infatti modificare il cap del frame rate, il FOV, modificare un certo numero di impostazioni e poter scegliere la modalità di visualizzazione del monitor. Per quanto riguarda le impostazioni, purtroppo non sono tantissime, e come mostrato nell’immagine, si limitano al poter modificare le texture, la qualità dei modelli, le ombre, i riflessi, le nuvole, e di nient’altro di importante. A tal proposito, per stessa ammissione degli sviluppatori, il filtro anisotropico non funziona. Verrà comunque messo a posto in una successiva patch.

Ma proprio come su console, Horizon Zero Dawn rimane comunque un bel vedere, merito del lato artistico del gioco, capace di fondere tecnologia, rovine di un mondo moderno postapocalittico e società primitive, per regalare al giocatore scorci e panorami davvero sorprendenti e ricchi di fascino. La parte migliore rimane quella che la natura sa offrire, con le fronde degli alberi e soprattuto l’erba che si muove col vento e che regala giochi di ombre e luci nei momenti dell’alba o quando c’è la luna piena nel cielo.

Il rovescio della medaglia è che non solo il prezzo da pagare per vedere tutto questo girare in tempo reale è piuttosto salato, ma alcuni aspetti non sono stati implementati correttamente. Ad esempio, manca completamente la deformabilità della neve. Quando la protagonista Aloy si muove nella neve, dovrebbe lasciare le proprie orme, lasciare grosse strisciate quando si rotola sopra, ma così, purtroppo, non è, la neve rimane fondamentalmente intoccata. E se ne stiamo parlando così, è perché su console questa feature è bella che presente e funziona senza problemi.

Un altro problema di questo tipo è rappresentato dai capelli di Aloy. Quando il frame rate è superiore a 30fps, rimangono completamente fermi, incollati alla propria schiena, mentre mettendo il cap a 30fps riacquistano la fisica che li gestisce e li muove dinamicamente, così come certe animazioni sono state lasciate a 30fps e non è stato fatto nulla per portarle a un frame rate più alto.

I requisiti ufficiali, pubblicati su Steam sono:

MINIMI:

  • Sistema operativo: Windows 10 64-bits
  • Processore: Intel Core [email protected] or AMD FX [email protected]
  • RAM: 8 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia GeForce GTX 780 (3 GB) or AMD Radeon R9 290 (4GB)
  • DirectX: Versione 12
  • Memoria su disco: 100 GB di spazio disponibile

CONSIGLIATI:

  • Sistema operativo: Windows 10 64-bits
  • Processore: Intel Core [email protected] or Ryzen 5 [email protected]
  • RAM: 16 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia GeForce GTX 1060 (6 GB) or AMD Radeon RX 580 (8GB)
  • DirectX: Versione 12
  • Memoria su disco: 100 GB di spazio disponibile

Ma per come abbiamo visto le cose, non sono affatto veritieri, non al momento di scrivere. O almeno, non lo sono per diversi utenti, compresi noi. Di questo parleremo più in dettaglio nella sezione Performance.

Confronto tra preset

Horizon Zero Dawn offre agli utenti quattro preset grafici, “Qualità eccellente”, “Qualità prioritaria”, “Originale” e “Favorisci prestazioni”. Per semplificare, noi in questa sede le rinomineremo rispettivamente come “Ultra”, “Alto”, “Medio” e “Basso”. Da come si evince dal nome, quella “Medio”, o “Originale” come l’hanno chiamata gli sviluppatori, è quella della versione PlayStation 4.

Il confronto più interessante è chiaramente quello tra il preset Medio e quello Ultra, e da come si può notare, l’immagine a Ultra è più ricca di dettagli, in particolare in lontananza, ma soprattutto la qualità delle ombre è molto più complessa.

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Lo stesso vale per con la differenza tra Medio e Alto, soltanto in misura un po’ minore con quella Ultra.

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Proprio per questo tra Alto e Ultra, come spesso accade, le differenze sono sì visibili, ma alla fine dei conti marginali.

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A Basso il gioco perde molti dettagli, in particolare le ombre e tutta l’occlusione ambientale, rendendo assai piatta l’immagine.

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Performance

Veniamo alla nota più dolente di tutta questa analisi. Come abbiamo già detto questo porting ha troppi problemi. Abbiamo parlato di cose abbastanza marginali, come la neve e i capelli, e siamo sinceri, ci metteremmo la firma se questi fossero effettivamente i veri problemi di Horizon Zero Dawn, ma sfortunatamente esiste una certa percentuale di utenti che ha riscontrato problemi ben più gravi di quelli appena citati. E sono problemi che abbiamo riscontrato pure noi, impedendoci di godere appieno del gioco al massimo del suo potenziale.

Stiamo parlando, tra le altre cose, del frame rate, che come potete vedere dal nostro grafico, è inspiegabilmente basso. Ma attenzione: per chi ci segue, forse si ricorderà che il sottoscritto aveva un PC dotato di una GTX 980, rendendo questi benchmark nemmeno poi così male. Non più, perché ora sotto il cofano giace una RTX 2070 con 8GB di VRAM, abbinato a un processore i5-4690k @3.50GHz e 16GB di RAM. Riuscire a raggiungere a malapena i 60fps a dettagli minimi su un gioco di alcuni anni fa con una scheda grafica di ultima generazione sembra quasi un insulto.

Ma se il gioco andasse a 60fps costanti non staremmo qui a parlarne così male, perché sfortunatamente il frame rate è abbastanza instabile, e molto spesso lo si vedrà crollare anche a valori che toccano i 30fps, se non addirittura di meno, specialmente nelle fasi più concitati. Di più, il gioco soffre di uno stuttering abbastanza invadente, capace di far perdere numerosi frame risultando abbastanza fastidioso. Siamo onesti, ma questo stuttering è la causa principale del perché ci siamo rifiutati di proseguire con il gioco arrivati a un certo punto, non riuscivamo più a sopportarlo. Più di una volta, infatti, è capitato che succedesse durante i combattimenti dove il tempismo è importante, col risultato che non riuscivamo a ottenere risultati che noi desideravamo. Tradotto, siamo morti un po’ troppo spesso persino a difficoltà normale. Con un po’ di pazienza è possibile chiudere un occhio e fare buon viso a cattivo gioco, ma noi semplicemente non ce l’abbiamo fatta.

Comandi e dintorni

Poter giocare degnamente con mouse e tastiera è sempre un terno al lotto quando si tratta di porting di esclusive console, e naturalmente Horizon Zero Dawn non è da meno, complice la sua natura da terza persona, che per qualche inspiegabile ragione viene sempre associata come ottimale per essere giocata col pad. Il lavoro svolto da Guerrilla Games per adattare la propria creatura all’accoppiata è comunque buono, basta avere cura di associare le numerose azioni disponibili ai tasti più congeniali ai propri gusti e tutto andrà per il meglio. Tutto il resto funziona bene, l’inventario si può usare tranquillamente tramite mouse, la mira con le varie armi funziona come ci si aspetterebbe, Aloy si sposta tramite mouse come dovrebbe. L’unica eccezione è rappresentata quando si montano in groppa determinate Macchine: in questo caso si poteva fare di meglio, in quanto non è intuitivo (il tasto per decelerare non è il tasto per andare indietro) e comandarlo spostando la visuale col mouse risulta stranamente difficile. Nel complesso, però, da questo lato non ci si può lamentare.

Due parole sul gioco

Horizon Zero Dawn si presenta come un action in terza persona ambientato in un mondo open world. La sua particolarità è insita nell’ambientazione, davvero peculiare e originale, che vede l’umanità regredita a una sorta di società primitiva, con la popolazione che abita in tribù e villaggi ed è molto attaccata a tradizioni di religiosa natura, mentre le Macchine, i robottoni che infestano il mondo, rappresentano un pericolo costante per le persone, e saperle uccidere è un’abilità che viene insegnata fin da piccoli, mentre la caccia a quelli più grossi fa parte dei riti di inizializzazione per diventare qualcuno di importante nel proprio villaggio. La storia ruota attorno alla protagonista, Aloy, un’emarginata che non ha mai conosciuto la madre, e che ha intenzione di scoprire chi sia. Ma basta poco per rendersi conto che la verità dietro questa apparente domanda si celi un mistero molto più fitto di quanto si possa immaginare.

Ciò che rende Aloy alquanto differente rispetto ai suoi simili ci pensa il fatto che proprio durante la prima missione del gioco, ancora bambina, si ritrova in un posto del vecchio mondo, pieno di tecnologia e cadaveri, e lì trova un dispositivo chiamato Focus, una sorta di dispositivo personale con cui potersi interfacciare con altri dispositivi elettronici. Grazie al Focus, Aloy può richiamare una sorta di “sesto senso” e poter ottenere informazioni dettagliate sulle Macchine, sui loro punti deboli, sulle loro debolezze e sulle loro resistenze, e avere quella marcia in più per distruggere le macchine più grosse. Non solo, ma servirà anche per completare determinate missioni, in quanto questo Focus può evidenziare tracce invisibili o ben nascoste, come orme, tracce di sangue, e così via.

Il gioco presenta inoltre diversi livelli di difficoltà. Già a normale, escludendo i sopracitati problemi di stuttering, abbiamo trovato le Macchine particolarmente aggressive. Anche quelle in apparenza più innocue possono portare a un Game Over se non si presta attenzione. Il combattimento è il tipico del genere, si può attaccare con una lancia nel corpo a corpo, usare attacchi veloci ma che fanno meno danno, o potenti ma lenti, in grado tra l’altro di far saltare via le parti di armatura delle Macchine e scoprire i loro punti deboli, si possono poi usare le armi a distanza, come l’arco, per colpire con precisione le parti più deboli, o usare le frecce incendiarie per surriscaldare quelle che non possono resistere al calore, o usare vari tipi di granate, come quelle elettromagnetiche, per disabilitare le Macchine momentaneamente. Non mancheranno le abilità: salendo di livello (accumulando punti esperienza portando a termine le missioni o eliminando i nemici) si otterranno punti abilità che poi serviranno per essere investiti negli appositi alberi, per sbloccare nuove mosse, come la possibilità di eliminare le macchine in modo furtivo o di poter rallentare il tempo quando si mira con l’arco, per rendere più facili gli scontri.

Essendo open world, il mondo di gioco sarà infarcito di quest sia primarie che secondarie, e queste ultime le si troveranno in giro, parlando con determinate persone. Esplorare non è mai stato così importante in un gioco del genere, in quanto non solo è possibile recuperare risorse preziose, come ingredienti per le pozioni o per fabbricare munizioni (che possono essere comunque acquistate dagli appositi venditori), ma anche perché il mondo di gioco fa parte della storia stessa, in quanto è molto difficile non fermarsi dentro delle rovine della società moderna e chiedersi cosa sia successo per aver fatto regredire così tanto l’umanità, sperando che tale risposta non sia così lontana.

Conclusioni

Horizon Zero Dawn è un gioco difficile da valutare in queste condizioni. La qualità ludica che offre è comunque alta, complice una storia non banale e davvero interessante, una mappa davvero gustosa da esplorare e combattimenti contro macchine aggressive molto adrenalinici, ma il probabile rischio che possa girare davvero male sulla propria macchina esiste e non è un contro da poco. Il nostro consiglio, se non volete rischiare e bruciare così soldi, rimane quello di aspettare un’eventuale patch per sistemare queste gravi magagne.

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