Introduzione

Hitman 2 è il diretto seguito di Hitman, il reboot in formato a episodi di 47, l’assassino pelato più famoso al mondo. Ci si aspettava un more of the same, e così è stato, per cui i fan non dovranno preoccuparsi di vedersi rivoluzionata la formula di gioco che predilige la creatività e l’esplorazione delle mappe alla difficoltà intrinseca delle missioni.
Mosso dal motore grafico Glacier, il colpo d’occhio che il gioco propone è davvero eccellente, e soprattutto sa far girare scene dove vi stanno dozzine di NPC senza subire ripercussioni sulle performance. Come vedremo tale colpo d’occhio ha però il suo costo in termini computazioni.

Comparto tecnico, Impostazioni e Requisiti di sistema

Sebbene offra la possibilità di cambiare alcune determinate impostazioni grafiche, stranamente Hitman 2 non possiede alcun preset. Al giocatore pertanto verrà dato l’onere di dover manualmente modificare ciascuna delle (poche) impostazioni per trovare il giusto equilibrio tra performance e grafica qualora la sua configurazione esigesse dei compromessi. Le impostazioni da modificare sono solo il Livello di dettaglio, la Qualità delle texture, il filtro anisotropico, l’occlusione ambientale (SSAO) e la Qualità delle ombre. È un po’ pochino, pare strano ad esempio che non ci sia la possibilità di scegliere il dettaglio dell’acqua, in quanto, sebbene presente in poche occasioni, quando c’è occupa gran parte dello schermo, sotto forma di oceano o mari, o il filtro antialiasing.

In una occasione, uno degli NPC del gioco commenta sulla lucentezza della pelata del protagonista, motivo per cui ci si potrebbe chiedere perché non esista anche la possibilità di regolare il livello della sua lucentezza o chiedersi se l’RTX verrà implementato per risaltarla… scherzi a parte, rimanendo sul discorso del ray-tracing, sebbene non sia implementato, nel gioco sono presenti degli specchi perfettamente funzionanti (c’erano persino nel primissimo Hitman datato 2000), i quali non sono elementi estetici, ma possono essere sfruttati dai nemici per vederci.
Ogni impostazione ha la possibilità di essere modificabile tra una rosa di 4 valori, ad eccezione della qualità texture che ne ha 3, e questi valori corrispondono al nome di “Base”, “Standard”, “Extra” e “Ultra”. Il filtro anisotropico invece vedrà la possibilità di poter essere selezionato tra “filtro trilineare” e “filtro anisotropico” con una potenza a scelta tra le varie potenze di 2 fino a 16, come succede nella stragrande maggioranza dei giochi del resto. L’SSAO invece potrà essere semplicemente spento o acceso, nient’altro.

Al di là di questo, Hitman 2 offre una grafica davvero superba, possiede diverse ambientazioni ben ricreate, ricche di dettagli e spazi chiusi colmi di svariati elementi, e la vegetazione in generale è davvero ricca e ben riprodotta, il tutto rivestito con texture di alta qualità. Anche gli NPC hanno avuto il loro bel trattamento estetico e sono stati ben ricreati, anche se non vi sono punte di eccellenza e naturalmente, visto il loro elevato numero, qualche passante tende a ripetersi, così come qualche animazione risulta essere un po’ approssimativa, ma nel complesso Hitman 2 ha un comparto grafico e artistico di alto livello.

I requisiti presi dalla pagina di Steam sono i seguenti:

Requisiti Minimi:

  • Sistema operativo: OS 64-bit Windows 7
  • Processore: Intel CPU Core i5-2500K 3.3GHz / AMD CPU Phenom II X4 940
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 660 / Radeon HD 7870
  • DirectX: Versione 11
  • Memoria: 60 GB di spazio disponibile

Requisiti Consigliati:

  • Sistema operativo: OS 64-bit Windows 10
  • Processore: Intel CPU Core i7 4790 4 GHz
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia GPU GeForce GTX 1070 / AMD GPU Radeon RX Vega 56 8GB
  • DirectX: Versione 11
  • Memoria: 60 GB di spazio disponibile

Nel bene e nel male sono abbastanza fedeli, ma ovviamente nel caso dei requisiti minimi dovrete accontentarvi di usare dettagli bassi per avere un frame rate dignitoso.

Confronto tra preset

Parlare di preset in un gioco che non ne offre è alquanto bizzarro, motivo per cui abbiamo usato un po’ di buon senso e li abbiamo creati noi. Ecco dunque che il nostro preset Ultra non lascia scampo, e tutte le impostazioni sono state impostate al massimo delle loro possibilità, mentre per quello Alto abbiamo messo tutto su “Extra”, e il filtro anisotropico su 8x. Viceversa, per il preset Medio si è messo tutto su “Standard”, e il filtro aisotropico impostato su un valore 4x. A Basso, naturalmente è stato tutto impostato su “Base”, il filtro anisotropico 2x, e il SSAO è stato disattivato.

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Le differenze tra un preset e l’altro, tuttavia, sono alquanto difficili da percepire, e se da una parte questo ha il pregio di poter selezionare dettagli più bassi senza sacrificarne la bellezza grafica, dall’altro, come vedremo nella sezione apposita delle performance, limiterà di molto le speranze di poterlo giocare su una macchina non proprio performante.

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La differenza che più si fa notare tra i preset agli estremi è l’assenza dell’occlusione ambientale che abbiamo spento per il preset basso, ma le restanti differenze rimangono davvero marginali. Neppure le ombre, che di solito sono gli elementi maggiormente influenzati dal tipo di qualità, vengono influenzate più di tanto, se non che quelle emesse dalle piante sono un po’ più fitte rispetto alle altre.

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Performance

Le performance di Hitman 2 possono essere definite come “bene, ma non benissimo”. Il gioco gira sufficientemente bene per la maggior parte delle volte, con cali di frame limitati a qualche occasione, e anche se il più delle volte questo calo di frame è abbastanza limitato, ecco che ci sono delle sezioni di mappa dove sono veramente percettibili e il frame cade a livelli davvero bassi. Si potrebbe pensare che queste sezioni siano dove stanno molti NPC (e in Hitman 2 di NPC ce ne sono veramente tanti), ma quasi mai questi cali seguono questa logica. Ma come detto, la maggior parte delle volte il gioco gira liscio e superiore ai 60fps, anche se dipende molto anche dal livello che si sta giocando (Mumbai ad esempio gira così così, e si sente il bisogno di una aggiustatina). Come si può vedere dal grafico, l’uso di un preset più basso a discapito di uno più alto può aiutare, ma non promette miracoli. In certe occasioni tra il preset Ultra e quello Basso presenta una differenza di anche oltre 20 fps (cosa che in effetti può fare la differenza tra giocare a meno di 50fps e oltre 60fps), in altre solo di 5. Ma se non avete una macchina molto performante e viste le differenze non così marcate tra i vari preset, diremmo che sia un buon compromesso e che valga dunque la pena di rinunciare alla grafica per guadagnare una manciata di fps in più.
Questi valori sono stati ottenuti su una macchina munita di un processore i5-4690k @ 3.50GHz, una GTX980 e 4GB di VRAM e 16GB di RAM.

Comandi e dintorni

Hitman 2 è giocabile perfettamente con mouse e tastiera, ma lo schema dei comandi scelto dagli sviluppatori è quanto di più controintuitivo potessero creare. Questo stile di gameplay in verità se la portano dietro da Hitman: Absolution, dove ogni azione ha il proprio tasto dedicato anziché avere un tasto per l’azione contestuale e uno per l’azione alternativa come la stragrande maggioranza dei giochi ha. Ecco dunque che per aprire una porta si pigia il tasto F, mentre per premere un interruttore il tasto G, mentre per raccogliere un oggetto occorre premere E. Anche trascinare un cadavere o indossare nuovi vestiti hanno i loro tasti appositi, e sebbene sul pad possa avere un minimo di senso, su tastiera il senso svanisce e ci si ritrova con tasti sparpagliati a caso, con il rischio di creare tantissima confusione. E pensare che il menu a tendina dei primi Hitman funzionavano a meraviglia…
Fortunatamente i comandi possono essere tutti modificati dall’utente, per cui basterà solo perdere un po’ di tempo a trovare lo schema più consono alle proprie abitudini finché non ci si ritrova a proprio agio.

Commento sul gioco

Lo avevamo già detto in apertura, Hitman 2 altro non è che un more of the same della prima stagione di Hitman, dunque per chi ha divorato il primo, con la seconda stagione si sentirà subito a casa. Il gameplay è esattamente lo stesso, ciò che cambia naturalmente sono i livelli e la presenza di nuovi modi per eliminare i propri bersagli e interagire con l’ambiente, ma il succo del gioco è rimasto invariato. Così com’è rimasta praticamente invariata l’IA, unica pecca sul fronte tecnico del gioco, la quale si comporta sempre in maniera prevedibile, a tratti imbarazzante. Cionondimeno, se si entra nello spirito del gioco e ci si mette a esaminare in maniera dettagliata ogni scenario alla ricerca di ogni modo per assassinare il proprio bersaglio nelle maniere più creative, sfruttando opportunità e l’ambiente circostante per guadagnare punti, ecco che il gioco mostra il suo pregio maggiore, il voler essere un pelino scanzonato per aumentarne la spettacolarità, la creatività e il dover pensare fuori dagli schemi.

Conclusioni

Hitman 2 è né più né meno assai simile a quanto proposto nella prima stagione. Sul fronte tecnico ci troviamo sicuramente a una meraviglia da vedere e da ammirare, ma tale bellezza ha il suo costo in termini di performance, e nonostante abbia alcuni cali qua e là, in realtà vista la natura del gioco impattano molto poco sul gameplay. I 60fps su una configurazione medio-alta li raggiunge tranquillamente senza troppi problemi anche al massimo dei dettagli.
Tuttavia, il gioco risulta essere poco scalabile, per cui se avete una configurazione di basso livello potreste avere problemi anche selezionando dettagli inferiori.
Per quanto riguarda il gioco vero e proprio, se avete amato la precedente stagione di Hitman, l’avete letteralmente spolpata portando a termine tutte le sfide che vi sono state proposte, non avrete motivo per lasciarvi sfuggire la seconda stagione. Se viceversa vi ha lasciato freddini, difficilmente la nuova stagione vi farà cambiare idea.
In ogni caso, prima di lasciarvi vi lasciamo con una piccola galleria con degli screenshot presi dal gioco, ovviamente tutto a Ultra!

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