Chi ah giocato a Skyrim non può non ricordarsi dell’introduzione del gioco, con il protagonista a bordo di un carretto mentre viene portato al patibolo, una scena che è diventata persino protagonista di numerosi meme. Orbene, Nate Purkeypile, di Bethesda, ha voluto condividere qualche aneddoto al riguardo su Twitter. E a quanto pare le api hanno rischiato di rovinarlo del tutto.
Quando parliamo di api, non parliamo di API, Application Programming Interface, ma proprio le api, gli insetti che impollinano i fiori, le quali guarda caso nel caso si Skyrim sono delle entità che hanno delle determinate proprietà e hanno una loro fisica.
L’introduzione non è un filmato prerenderizzato, ma è tutto eseguito in tempo reale nel mondo di gioco, con il giocatore che siede su un carretto che sta cercando di seguire un percorso. Tuttavia, come spiegato, il carretto non è programmato per seguire un percorso predefinito, ma si sta muovendo dal punto di partenza a un punto finale sfruttando il suo pathfinding. Proprio per questo il buon Nate ha dovuto vedere l’introduzione centinaia di volte, perché se per caso uno degli sviluppatori avesse messo un ostacolo, come una roccia, sulla strada di questo carretto, il comportamento che esso avrebbe avuto sarebbe stato alquanto imprevedibile.
Forse avrete capito dove stiamo andando a parare. Nel corso di uno dei suoi test, Nate ha notato che il carretto è semplicemente partito per la Luna, letteralmente. Questo lancio inatteso è stato proprio causato da un’ape che si trovava in mezzo alla strada, la quale, essendo un oggetto inamovibile, una volta che il carretto si è scontrato con essa, ha avuto la meglio lanciandolo in orbita a causa delle classiche stranezze della fisica nei videogiochi.
Questo aneddoto è stato raccontato per mostrare quanto lo sviluppo dei videogiochi sia difficile, e come entità spesso non in correlazione tra loro finiscano con l’interagire in un modo o nell’altro in maniera alquanto imprevedibile. Nel corso dello sviluppo, ad esempio, le api avrebbero dovuto seguire i personaggi che portavano con sé del miele nell’inventario. Il problema è che prima o poi sarebbero arrivate così tante api da rinchiudere completamente il giocatore in una letterale gabbia di api che non si sarebbero potute nemmeno spostare.