Ogni generazione ha il proprio gioco “Fenomeno del momento” e dalla scorsa generazione la saga di Dark Souls è entrata prepotentemente nei nostri PC. Caratterizzata da una “Fantomatica” quanto impossibile difficoltà, la serie con le sue due incarnazioni è stata complice della distruzione prematura, nel fisico e nell’animo, di decine di tastiere e di pad. Del resto la serie Souls col tempo è diventata vero e proprio fenomeno di massa, passando da gioco di nicchia (vedi Demon’s Souls, capostipite della serie ed esclusiva Playstation 3) a fenomeno mediatico, rendendolo uno dei giochi più attesi della stagione e contribuendo addirittura alla nascita di una sottocategoria di giochi denominata Souls like. Ma Dopo anni di attesa finalmente il terzo capitolo giunge nelle nostre mani proponendosi come il migliore della serie. Sarete tanto pazienti per affrontare questa ennesima sfida?
Ceneri tra vecchio e nuovo
Ad un anno dalla release della versione pc del secondo capitolo, Dark Souls torna nei nostri pc con Myazaki nuovamente in cabina di regia. La storia ambienta a Lothric ci porta in un mondo devastato dove la fiarma primordiale ormai è quasi spenta e sarà compito nostro nelle vesti di un “Unkindled”, fiamma sopita per in non anglofoni, ribaltare le sorti del mondo ravvivando la fiamma grazie ai dei lord dei tizzoni. La mano del maestro Miyazaki è subito visibile fin dal primo istante di gioco, infatti il colpo d’occhio dello scenario è impressionante proponendo un mondo vasto ed articolato su diversi livelli. Le mappe di gioco potrebbero essere assimilitati ad enormi dungeon per quanto sono complesse, proponendo ed enfatizzando bivi e strade secondarie, che in parecchi casi si traducono nelle immancabili scorciatoie presenti tra i vari falò.
La prima novità che il titolo ci propone è l’altare del vincolo, vero e proprio hub di gioco da cui partiremo verso le diverse aree di gioco e nel quale si raccoglieranno i vari npc incontrati durante la storia. Come da tradizione sia gli npc sbloccabili che quelli già presenti in quest’area saranno narratori di quella storia che tanto è difficile da comprendere con una sola partira. Infatti anche in questo capitolo non mancano di certo i dettagli su cui speculare e complice anche la mano del maestro Miyazaki il tutto diventa ancora più criptico qualora non si facesse attenzione anche ai più piccoli dettagli, come ad esempio le descrizioni degli oggetti capaci in molte occasioni con poche righe di testo di aprirci un mondo ed in alcuni casi anche di aiutarci nel proseguire la nostra avventura. Nonostante ciò gli amanti della serie riscontreranno fin da subito una maggiore linearità dal punto di vista della trama principale e delle missioni secondarie, oltre al fatto che sarà più agevole procedere nella storia grazie ad una maggiore facilità nel raggiungere le informazioni e grazie anche ad uno snellimento generale nelle meccaniche di miglioramento del personaggio. Inoltre elemento non da poco, finalmente il gioco canonizza la trama del secondo capitolo portando una chiarezza generale ed espandendo la trama con nuovi elementi ma mai dimenticandosi di ciò che è avvenuto nei precedenti capitoli.
Gameplay
Anche il gameplay è stato parzialmente rivisto portando con se sostanziali quanto efficaci novità pur mantenendo quel feeling che tanto piace agli appassionati della saga. Fanno così la loro apparizione una nuova barra di energia dal colore blu e relativa fiaschetta estus per la ricarica. Questa nuova barra che è l’equivalente di quella del mana in altri giochi di ruolo è qui usata sia per le magie che per delle mosse speciali. Le armi infatti hanno guadagnato oltre ai classici move set di attacco anche mosse speciali divise in attacco leggero e attacco pesante capaci nella maggior parte dei casi di spezzare la guardia nemica infliggendo un danno superiore alla norma, al prezzo di un segmento della nuova barra, inoltre se non bastasse l’attacco pesante da ora potrà essere caricato rendendolo ancora più devastante. Da menzionare anche una maggiore velocità nel combattimento ed una rivisitata generale nelle meccaniche di parata e colpo critico (è possibile eseguire un colpo critico anche rompendo la guardia tramite un calcio oltre ad una difficoltà aumentata per eseguire parry e backstab). I nemici si presentano in gran numero e diversificati per grandezza e, concedetemi questa licenza poetica, “Bastardaggine” oltre che pattern di attacco. Menzione speciale invece è per i boss che in questo terzo capitolo guadagnano un nuovo livello di difficoltà, poiché ogni scontro sarà caratterizzato da due parti una classica ed una dove il boss subirà una trasformazione cambiando aggressività e pattern di attacco oltre che letalità dei colpi, aumentando di fatto ancora una volta l’asticella della sfida.
Lato Tecnico
Il gioco dal punto di vista tecnico non si presenta al top soprattutto confrontato con altri titoli di recente uscita, nonostante ciò non viene minato da questa pecca, ormai marchio di fabbrica dei From Software, restituendo al giocatore un colpo d’occhio sempre piacevole e mai ripetitivo grazie anche ad alcuni effetti ambientali e alla cura maniacale per i dettagli e al level design ricercato di ogni ambientazione di gioco. La parte visiva più appagante la riscontriamo nel FOV, veramente vasto, che ci restituisce in alcuni frangenti scorci dalla rara bellezza e che ricordiamo sono tutti raggiungibili ed esplorabili, infatti From Software ha puntato molto su questo aspetto dichiarando in diverse occasioni che tutto ciò che era visibile a schermo si poteva raggiungere in una qualche maniera. Ultima perla visiva è data dai dettagli delle armature, che grazie al nuovo motore di gioco risultano molto più dettagliate rispetto al passato riflettendo la luce anche in maniera più naturale. Naturalmente Dark Souls non si fa mancare nulla ed a condire il nostro gioco di fiducia ci sono una serie di bug, talvolta anche fastidiosi, tra i quali spiccano una compenetrazione poligonale che si nota soprattutto in alcuni boss ed l’abilità dei nemici, fortunatamente anche la nostra in alcuni casi, di colpirci attraverso muri ed oggetti solidi. Per ultimo ma non per importanza troviamo il frame rate, il quale in prima battuta ha risvegliato in noi non poche perplessità poiché la versione review senza patch day one presentava non pochi problemi, restituendo a schermo risultati ballerini con cali massicci (anche di svariate decine di Fps) ed in generale questo non si presentava mai saldo sui 60Fps.
Nota Bene:
Fortunatamente tutto ciò è stato prontamente risolto per il lancio con la patch day one che aggiorna il gioco alla versione 1.03 e che ha drasticamente cambiato le carte in tavola, fixando la quasi totalità dei problemi di frame rate presenti nella prima versione e cosa più importante restituisce nel 95% dei casi un quasi granitico frame rate a 60Fps.
Conclusioni
Dark Souls 3 non delude le aspettative portando una ventata di novità nella serie svecchiando la formula ma non cambiandola nella sua essenza. Senza problemi possiamo affermare che questo terzo capitolo è il migliore della saga ed il più completo sotto ogni punto di vista, peccato per il lato tecnico non eccelso e per qualche bug di troppo. Inoltre vi ricordiamo che per giocare su Playstation 4 e Xbox One è necessario un abbonamento al Playstation Plus o a Xbox Live Gold.