Ormai fin da tempo immemore ci siamo abituati a sfrecciare per le strade delle grandi città grazie a titoli come Burnout e Need for Speed, dove anche la più semplice strada sia di campagna che di città poteva trasformarsi nella più bella gara di sempre a suon di scontri contro le ignare macchine degli abitanti e ambientazioni che potevano variare sorprendendo sempre.
Ecco che il nuovo prodotto di Ivory Tower: The Crew si intercala proprio in questo genere dei racing, cercando di rinnovare e svecchiare un po’ questi giochi che per molti hanno offerto tutto, attraverso un mondo vastissimo, la possibilità di modificare le proprie auto in modo mastodontico che tutti i titoli dovrebbero proporre e un quantitativo di gare a dir poco infinito.
Ecco tutto quello che ogni amante dei racing game avrebbe apprezzato, però il tutto non è purtroppo esente da problemi… ma andiamo per gradi.
Sempre la solita storia…
Sappiamo che in questo genere di giochi la storia non rappresenta un punto fondamentale ed importante, ma comunque avere una trama ben strutturata è sempre qualcosa che ci accompagna durante le ore di gioco, e quella che propone The Crew purtroppo non è nient’altro che una storia vista e rivista sia nei giochi che in tantissimi film.
Infatti intrerpreteremo Alex, incastrato nell’omicidio di suo fratello attuato da Shiv capo di una banda che domina tutte le strade degli Stati Uniti.
Divenendo poliziotti sotto copertura, dovremo riuscire a vincere gare su gare per diventare sempre più potenti per arrestare Shiv e accusarlo dei suoi crimini commessi.
Cosa ci offre The Crew?
Prima di trattare dell’Intelligenza Artificiale e della fisica del gioco, è bene capire le diverse aggiunte apportate in the Crew da Ubisoft, infatti anche se il gioco è incentrato sulle gare avremo a disposizione un mondo open world da visitare enorme, forse il più grande appartente ad un gioco automobilistico.
La possibilità inoltre di poter superare qualsiasi ostacolo rende ancor più divertente il titolo aggiungendo nelle fughe anche la possibilità di utilizzare le “scorciatoie” passando attraverso campi e strade sterrate: nessuno steccato ci farà più paura!
E’ bene aggiungere che un mondo così vasto deve pur sempre attrarre il giocatore in tantissime missioni, ed effettivamente anche in questo The Crew sorprende proponendo oltre alle classiche missioni principali, varie sfide per non parlare della modalità multiplayer che presenta gare competitive e cooperative.
Alle novità apportate si aggiunge anche la possibilità di migliorare le abilità a mano a mano che aumenteremo il livello del pilota, questi elementi stile RPG ci hanno piacevolmente sorpreso per il modo in cui riescono ad integrarsi, infatti sembrano essere nati per i racing game; tutto questo inoltre ci permetterà di avere numerosi bonus tra cui anche una miglior stabilità nella guida della nostra auto e varie altre aggiunte.
In ogni gara vinceremo dei soldi per poter personalizzare l’auto attraverso un quantitativo di scelte indescrivibile, alettoni, verniciature colore degli interni saranno solo alcune delle modifiche che potremo applicare, ma per quanto riguarda le modifiche estetiche…bhè sono solo estetiche… effettivamente quest’ultimi oggetti non influiranno per nulla sulle capacità funzionali del nostro veicolo.
In totale potremo mettere mano ad una cinquantina di automobili, totalmente modificabili per renderli quasi come veicoli nuovi, non solo più performanti dal punto di vista tecnico, ma anche migliori da quello estetico attraverso l’implementazione di svariati kit.
Arrivano le note dolenti: la fisica e l’intelligenza artificiale
Certamente fino adesso possiamo comprendere di quanto The Crew possa offrire, ma purtroppo a tutto questo dovrà essere aggiunta anche una fisica che definiremo banale.
Sarà quasi impossibile durante uno scontro non trovarsi con lamiere di altre auto incastrate a perfezione come i mattoncini di tetris, voli quasi impossibili da effettuare per non rischiare che la gravità possa rilevarsi il peggior nemico di sempre e problematiche non del tutto ancora risolte.
Anche l’Intelligenza Artificiale come preannunciato prima è veramente mal gestita, infatti potremo facilmente dividerla in due categorie, una per i giocatori esperti e una per i novizi.
Sbandiamo di continuo e andiamo contro mezzi macchine muretti e quant’altro il gioco ci proponga?
Benissimo l’IA farà rallentare le altre auto e facilmente potremo superarle, siamo invece bravissimi e abbiamo una prestazione impeccabile?
A questo punto l’IA riuscirà a tenerci sempre testa ed il minimo incommensurabile errore potrà segnare il nostro sorpasso, che non porterà semplicemente all’assegnazione della medaglia d’argento, ma dovremo per forza ritentare di ottenere la prima posizione, rendendo il titolo estremamente macchinoso e frustante.
Lato Tecnico
Per quanto riguarda la grafica, noteremo subito alcuni modelli e texture in bassa definizione, forse colpa della vastità della mappa che non ha permesso di concentrarsi sull’appagamento dell’occhio che in alcuni casi tarda a riconoscerla come una grafica che definiremo “next-gen”.
Le ambientazioni invece non sorprendono, sarebbe piacevole infatti passare al setaccio l’intero mondo di gioco alla scoperta di panorami e bellezze da poter osservare, capaci di rendere unico il viaggio da un luogo all’altro per una missione, ma purtroppo a parte qualche panorama, tutto il resto sarà sempre identico, rendendo ancor più monotono il tutto.
Il Multiplayer
Per quanto riguarda l’online la nota negativa è la mancanza di un sistema che permetta di evitare l‘incontro tra i novizi e gli esperti, cosa che nel multiplayer dovrebbe essere all’ordine del giorno, comportando l’assenza totale di divertimento e di probabilità di vincita per i neofiti.
L’unico consiglio che vi possiamo dare infatti è quello di potenziare l‘auto al massimo prima di gettarvi nella struttura multigiocatore.
Pro
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Ottimo il sistema di personalizzazione.
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Mappa di gioco enorme.
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Buona longevità nella storia.
Contro
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Multiplayer mal strutturato.
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Fisica e IA deludenti.
Commento Finale
The Crew ha voluto troppo.
Nonostante le buonissime idee apportate g-post=23194-check; member_id=1;dissolubilmente segnato da Need for Speed e Burnout, sembra quasi che si siano completamente dimenticati delle fondamenta, costruendo un enorme grattacielo che al minimo moviemento rischia di cadere.
Infatti il titolo è contrassegnato da numerosi problemi tra cui l’IA e la fisica ne sono i principali corrispondenti.
Per gli amanti del genere non è un titolo da evitare, anzi tutt’altro, giocato con gli amici è piacevole.
Festeggiando i 30 anni di Ubi questo fine settimana lo proverò….a due anni dall’uscita.