In un’epoca in cui le software house fanno a gara a chi c’ha la grafica più bella e al passo con i tempi, ecco spuntare chi fa l’esatto opposto.
Indefatigable, ad esempio, ha appena lanciato in Accesso Anticipato su Steam AMID EVIL, fps parecchio old-school che non solo ricalca il gameplay tipico degli fps dell’ultima metà degli anni ’90, ma cerca anche di prenderne a prestito l’impatto visivo senza tuttavia trascurare il lato tecnico. Noi abbiamo avuto modo di provarlo, e qui di seguito potrete leggere le nostre impressioni!

Un tuffo nel passato

L’eredità che AMID EVIL cerca di raccogliere è quella lasciata da un epico FPS a tema fantasy di id Software: Heretic. Ambientazioni, armi e nemici infatti ricalcano quasi prepotentemente lo stile artistico e di gioco, rendendogli omaggio anche grazie a una grafica dal forte sapore retrò, di cui parleremo meglio nel paragrafo dedicatogli. Ma è indubbio che vi siano molti elementi che strizzano l’occhio anche ad altri capolavori della software house che ha fatto la storia degli FPS, come Hexen, Quake, Doom e via discorrendo.
Ma andiamo con ordine: l’Accesso Anticipato di AMID EVIL al momento contiene tre episodi (su sette previste), ognuno ambientato in un mondo diverso, che in questo caso si traduce con non solo livelli esteticamente e artisticamente diversi tra loro, ma anche avere a che fare con un tipologie diverse di nemici.
E così, il primo episodio è ambientato in una sorta di mondo medievaleggiante, con cavalieri e stregoni a fare da guardia; nel secondo si passa a un mondo un po’ più fantasy e con mostri ripugnanti da massacrare; infine nell’ultimo episodio disponibile si verrà catapultati in un mondo vagamente maya e si avrà a che fare con mostri di pietra e fantasmi. Alla fine di ogni episodio ci sarà anche un boss di fine episodio, mostri giganti molto coriacei che richiederanno molta pazienza per essere buttati giù.

Più old-school di così…

Ma analizziamo meglio il lato del gameplay. Sembra quasi ridondante dirlo, ma il titolo è quanto di old-school si possa immaginare. Comandi ridotti all’osso (ci si muove con i canonici WASD, si spara con tasto sinistro del mouse, ci si accuccia con CTRL e si salta con spazio, nient’altro), livelli arzigogolati, chiavi da trovare, bottoni da premere e segreti da scovare, sono alcune delle sue caratteristiche base, e tutto quanto è sapientemente miscelato per restituire un prodotto alquanto divertente, facile da prendere in mano ma davvero accattivante.
L’arsenale del protagonista, composta da 7 armi, ricalca di molto le tipiche tipologie di armi dei vecchi e gloriosi FPS: si passa da un’arma corpo a corpo alquanto inutile, per passare poi a una spada che lancia onde di energia capace di colpire anche più avversari con lo stesso colpo (un fucile a pompa magico in pratica), un tridente che spara scariche elettriche in rapida successione, una sorta di bastone che lancia veri e propri pianeti in miniatura esplosivi, fino a finire con un vero e proprio BFG alimentato a energia magica. Invece di funzionare con munizioni, funzioneranno con mana colorato, proprio come accadeva in Hexen, suddiviso tra 4 colori diversi per alimentare le 6 armi che ne fanno uso.
Le armi nel complesso sono davvero belle da usare, e regalano soddisfazioni per via del feedback che sanno restituire. Come non citare ad esempio la mazza che spara aculei che al colpo mortale sferrato a un nemico lo lancia violentemente contro la parete?
Ma non è tutto: raccogliendo le anime che i nemici lasciano a terra una volta morti si va a riempire una barra, che quando è piena permette al prossimo colpo sferrato di attivare momentaneamente un’abilità comparabile al “Tomo del Potere” di Heretic, abilitando una sorta di effetto secondario praticamente devastante tutto il proprio arsenale, al costo però di un consumo extra di mana. L’unica cosa fastidiosa di tutto questo è appunto che questa abilità si attiva proprio sferrando un colpo e non vi è un tasto apposito diverso, col rischio che la maggior parte delle volte questa abilità verrà sprecata nei momenti meno indicati. Probabilmente è stato fatto per motivi di bilanciamento.

Né bussole, né GPS.

Se avete avuto modo di giocare agli FPS di id degli anni ’90, vi ricorderete senz’altro del level design complesso e articolato che i programmatori si degnavano di creare: labirinti volutamente creati per confondere il giocatore e mettere a dura prova la sua pazienza e la sua capacità di orientamento e della memoria, senza tuttavia sacrificarne la navigabilità. Ecco, AMID EVIL cerca di mettere sul piatto livelli progettati per essere complessi senza strafare, e il risultato è molto convincente, con mappe grandi ma compatti e sufficientemente complesse, colme di mostri da eliminare ad ogni angolo, pulsanti da trovare e chiavi da raccogliere – ma niente mini mappa da consultare!
Il fatto che abbiamo terminato tutti i livelli disponibili a disposizione alla massima difficoltà possibile con la voglia di ritornarci è un buon segno che la direzione intrapresa dagli sviluppatori sia quella giusta.
Parlando della difficoltà, in realtà abbiamo mentito dicendo che l’abbiamo giocato alla massima difficoltà possibile: come accadeva in Quake, la difficoltà la si seleziona non in un menu delle opzioni, ma accedendo ad appositi portali tramite l’hub di gioco, lasciando quella più difficile nascosta, e ammettiamo che non l’abbiamo trovata, per cui ci siamo accontentati della difficoltà “Hard”. Un simpatico omaggio che abbiamo apprezzato.
L’unica nota alquanto negativa è il fronte longevità, in quanto ogni episodio era composto da 3-4 livelli ciascuno, e in totale abbiamo terminato l’Accesso Anticipato in poco più di 2 ore e mezza. Prevediamo che con l’arrivo degli altri 4 episodi la longevità arriverà a toccare le 6 ore, che comunque per un gioco che viene venduto a meno di 20€ non è affatto male.
Ma in realtà non c’è solo la campagna, ma anche la modalità a orde infinita, capace di far regalare ad alcuni qualche ora extra di divertimento.

Le magie del 3D

Come detto in precedenza, la grafica è stata creata apposta per dare un sapore molto retrò al titolo, che sembra proprio un vecchio titolo pensato per girare a una risoluzione bassissima trasposto a una risoluzione molto più elevata, grazie all’uso di texture disegnate ad hoc per creare questa illusione. Ma ammettiamo che gli screenshot da soli non rendono purtroppo giustizia al lato artistico del gioco, in quanto vederlo in movimento è tutt’altra cosa e regala un appeal decisamente migliore, ma nonostante questo, un plauso agli artisti del gioco per essere riusciti a centrare pienamente il bersaglio da loro imposto. Nonostante l’apparenza, il gioco gira sull’Unreal Engine 4!
Sul lato ottimizzazione, in verità c’è poco da dire: il gioco gira che è una meraviglia, su una macchina dotata di i5-4690K, una GTX 980 e 16 GB di RAM, girava praticamente a 144fps fissi e senza stuttering alcuno – ad eccezione delle rare volte in cui a gioco appena avviato è evidente che c’è qualche caricamento in ballo, probabilmente giocando su un SSD questi impuntamenti spariscono del tutto.

Conclusioni

AMID EVIL pare sia un titolo pressoché perfetto per gli obiettivi che gli sviluppatori si sono imposti: un titolo venduto senza troppe pretese a prezzo budget che strizza l’occhio ai vecchi FPS old-school e accontentare l’utenza che cerca solo l’azione più dura e pura senza fargli perdere tempo a vedere filmati cinematografici di dubbia utilità. Se vi incuriosisce, dategli una possibilità, se siete amanti del genere difficilmente ne resterete delusi.

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