
Le prossime APU mobile di AMD basate su architettura Zen 6 e denominate “Medusa Point” non utilizzeranno la grafica RDNA 4 come precedentemente ipotizzato. Secondo recenti scoperte nel codice dei driver AMD GPUOpen su GitHub, il Device ID “GfxIp12” associato all’architettura RDNA 4 sarà riservato esclusivamente alle GPU discrete, confermando che solo l’attuale serie Radeon RX 9000 implementerà la più recente architettura grafica di AMD.
La documentazione tecnica attuale indica che AMD estenderà invece l’implementazione di RDNA 3.5 oltre il portfolio Zen 5, posizionando potenzialmente la tecnologia UDNA come successore per la grafica integrata.
Architettura e Design
Il design di Medusa Point basato su chiplet prevede l’abbinamento di un singolo CCD Zen 6 a 12 core, prodotto sul nodo a 3 nm di TSMC, con un die I/O per client mobile probabilmente costruito su processo N4P. Questa configurazione rappresenta un significativo cambiamento rispetto alle attuali soluzioni monolitiche per dispositivi mobili.
Speculazioni precedenti indicano che la piattaforma Medusa Point potrebbe supportare varianti con 3D V-Cache, sfruttando la stessa metodologia di impilamento verticale impiegata nelle attuali implementazioni Zen 5.
Aggiornamenti e Limitazioni
I controller di memoria e l’unità di elaborazione neurale del processore mobile dovrebbero ricevere sostanziali aggiornamenti. Tuttavia, rimangono preoccupazioni riguardo alle limitazioni di compatibilità con le funzionalità grafiche più recenti di AMD, come la tecnologia FSR 4, a causa dell’assenza del silicio RDNA 4.
La famiglia di processori Medusa Point con Zen 6 è prevista per il 2026, e sarà destinata ad applicazioni di calcolo mobile premium.