Batman: Arkham Origins - Recensione 1

 

DC Comics – Rocksteady Studios = Batman Arkham Asylum & Batman Arkham City

DC Comics – Warner Bros Games Montreal = Batman Arkham Origins

Cos’è cambiato?

È passato più o meno un anno dall’ultimo titolo dedicato al cavaliere oscuro e nel mondo dei videogiochi è successo un po’ di tutto, dall’annuncio delle nuove console alle migliorie hardware dei PC dove con uno strano sentimento generale si è dimenticato che i giochi sono la linfa vitale del business e non solo su dove girano.

Molti studi sono stati coinvolti nei progetti next (next) gen e anche Rocksteady è una di queste o quasi;

infatti lo studio britannico è ancora avvolto nel mistero di un progetto segreto e non ci è ancora dovuto sapere cosa e quando si vedrà.

E Batman? Questa è la domanda che milioni di fan si sono fatti… Beh è stato affidato direttamente alla casa statunitense detentrice dei diritti videoludici e non solo del detective migliore al mondo, dando lo sviluppo del videogame ai Warner Bros Games Montreal autori di Batman: Arkham City – Armoured Edition versione Wii U del secondo capitolo della saga.

Saranno riusciti i nuovi genitori a tenere alto il nome dei videogiochi dedicati al mondo fumettistico?

Scopritelo nella nostra recensione!

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Pipistrelli sotto l’albero

È la vigilia di natale, aspettando l’omone con la barba bianca e le renne, si decide di ammazzare il tempo (e non solo) dando la caccia al pipistrello… Normale no? NO!? Non la deve pensare così Maschera Nera perché proprio lui, stufo dei continui interventi del cavaliere della notte, decide di mettere sulla sua testa una taglia di 50 milioni di dollari andando sul sicuro ingaggiando 8 killer professionisti (tra cui Bane e Deathstroke) felicissimi di accontentare il più famoso mafioso di Gotham city.

Il gioco è ambientato due anni dopo il ritorno di Bruce Wayne da un viaggio di allenamento, fisico e mentale, atto a trasformare il rampollo di casa Wayne in Batman  (SPOILER! XD).

Quindi siamo all’inizio della leggenda, alle origini per l’appunto, e per chi legge fumetti sa che questo per uno sceneggiatore è oro e può aprire ad un mondo di idee e situazioni di gameplay.

Tra l’altro gli scrittori di Warner Montreal devono essere anche grandi fan poiché le origini sono ispirate alle opere di 2 mostri sacri del fumetto americano, Frank Miller e Alan Moore, non solo per quelle del nostro eroe ma anche dei suoi nemici soprattutto per quelle di un pagliaccio dai capelli verdi.

Il giovane Wayne è più impulsivo e meno preparato a cosa lo aspetta fuori nella fredda Gotham e anche il rapporto con Alfred, storico maggiordomo di famiglia, non è dei migliori; per bilanciare anche i delinquenti non sanno molto di lui, la polizia non ha prove certe della sua esistenza ed entrambi non sanno della sua unica regola… Non uccidere.

Nel corso del gioco comunque si incontreranno anche pezzi grossi del mondo di Batman, ma vi lascio il piacere di scoprirli man mano.

Potrà sembrare una premessa poco esaltante detta così, ma assicuro che starete attaccati allo schermo non solo per la quest principale ma anche per quelle secondarie che si intrecceranno continuamente nel corso della storia.

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Un po’ di questo un po’ di quello…

Parlando del gameplay per fortuna si è deciso di lasciare le basi dei 2 vecchi capitoli dividendo, in modo impeccabile, l’action puro dove vi divertirete a pestare chiunque alle fasi stealth dove mettere paura ai vari sgherri senza farsi vedere diverrà un vero piacere.

Il combat system come sopracitato è rimasto uguale e si potrà variando schivate, contrattacchi e gadget sviluppare devastanti combo per stendere gruppi mano a mano sempre più variopinti e sempre più difficili atti a variare un po’ l’esperienza di gioco facendo diventare Batman: Arkham Origins il gioco più difficile della serie.

Infatti i nemici sono da approcciare sempre in modo diverso, ci saranno nemici coi coltelli che si dovranno schivare, agenti di polizia con scudi da distruggere e uomini potenziati dal venom che grazie ad un schiva – poi botte saranno comunque duri da buttar giù.

La mappatura dei tasti è rimasta invariata con (l’ho giocato con un pad Xbox 360) la X dedicata a calci e pugni, doppia A per schivare, B per stordire ed infine Y per contrattaccare e non solo! Ma lo scoprirete giocando, non è possibile spiegare a parole questo combat system poiché sarà sempre diverso e divertente.

La parte stealth invece sarà ambientata in posti al chiuso dove il cavaliere oscuro dovrà “pulire” la stanza senza farsi vedere attaccando i nemici alle spalle e da altre posizioni: da una grata a un gargoyle proseguendo per una finestra ad una bombola di benzina grazie alla modalità detective e non dimenticando i costosissimi gadget che apriranno ad una grande varietà di opzioni.

Ritornano poi le indagini sulle scene del crimine dove, usando la sopracitata modalità detective, si dovranno risolvere dei casi. In Origins viene data la possibilità, raccogliendo abbastanza prove, di poter rivivere il crimine trovando a volte elementi che erano scappati alla prima occhiata del miglior detective al mondo. Una feature molto interessante che, non stravolgendo comunque questa modalità, offre un qualcosa di originale e divertente.

Viene aggiunta in questo capitolo, finalmente, la Bat-caverna che si potrà raggiungere facoltativamente ma che consigliamo visitare per le sfide e per parlare col fido Alfred che vi donerà punti esperienza.

Ma qui si parla anche di Gotham City e tenendo le basi dello scorso capitolo si potrà correre e volare, grazie al rampino e al mantello, per tutta la città non stancandosi mai di scendere per picchiare qualcuno.

Warner aggiunge però una novità all’interno della vecchia formula, lo spostamento rapido.

Sarà infatti possibile tramite Batwing spostarsi per la mappa, arrivando in punti strategici che ci faranno risparmiare un sacco di tempo. Sarà gratis? Si, beh o quasi si dovranno prima riattivare delle grosse antenne sparse per tutta Gotham manomesse dal signor Edward Nigma, l’Enigmista.

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Infinite cose da fare e così poco tempo

Parlando di longevità questo è un titolo che ne ha da vendere; finendo la campagna in singolo, dove comunque impegnerà il giocatore dalle 15 alle 20 ore di gioco, ci saranno un sacco di missioni secondarie che si alterneranno tra crimini da sventare, delitti su cui investigare, assassini che vi sfideranno apertamente e molto altro ancora.

Si dovranno attivare come detto le torri dell’enigmista e l’uomo del punto di domanda ci farà impegnare risolvendo enigmi e soprattutto a recuperare i collezionabili, qui chiamati dati compromettenti, in tutta Gotham.

Queste secondarie serviranno anche per guadagnare punti XP per sbloccare abilità speciali per il nostro predatore della notte.

Ritornano le sfide predatore e le difficilissime sfide da combattimento che si dovranno attivare non più dal menù di gioco ma dalla Bat-Caverna trasformata in un Hub interattivo.

Aggiungiamo che nella versione del gioco in nostro possesso si poteva usare anche Deathstroke con gadget e stile di combattimento caratterizzati ad hoc per il nostro mercenario. Esaltante e ho detto tutto!

E non dimentichiamo la modalità Nuova Campagna + dove si potranno subito usare tutti i potenziamenti e gadget raccolti per rifare la campagna ad una difficoltà superiore.

Tutto molto bello, tutto molto figo… Ma (si c’è un ma)… Manca un po’ di originalità.

Diciamo che Warner Montreal poteva osare di più e questo si nota in tutta la durata del gioco parlando di gameplay e secondarie visto che i veterani dei vecchi capitoli avranno una sensazione insistente di già visto; naturalmente non è una cosa che intacca la qualità del titolo ma forse, vista la poca esperienza del team, si è avuto poco coraggio che sicuramente non dubitiamo verrà col tempo.

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Eroi, Mercenari o Super Cattivi?

Per non rubare tempo alla campagna in singolo, Warner si è affidata anche ad un altro studio.

Infatti il multiplayer è sviluppato da un team esterno i Splash Damage.

La modalità si chiama Predatore Invisibile ed è molto originale, si potranno scegliere due fazioni: Mercenari di Bane o Uomini di Joker e una terza fazione, quella degli Eroi.

Le due squadre saranno l’una contro l’altra con una variante della modalità conquista cercando, come da copione, di conquistare la base avversaria o di uccidere tutti i rinforzi avversari.

Gli Eroi, Batman & Robin, dovranno riempire un indicatore di intimidazione grazie ai KO silenziosi e aiutati anche da tutti i gadget della modalità campagna.

Modalità originale ma non bilanciata bene: infatti i mercenari saranno dei semplici uomini col fucile contro altri uomini col fucile che arrivati a un totale di kill personali prenderanno il controllo di Bane o Joker (stile mini-boss) che risolveranno facilmente le sorti dell’incontro.

In più essendo un gioco principalmente basato single player sarà difficile creare una community corposa ma non si sa mai.

Che bel mantello lucido

Parlando del lato tecnico… Ci aspettavamo di meglio.

L’Unreal Engine gira ancora bene e su PC è stratosferico grazie a PhysX (esclusiva schede Nvidia) che aggiunge effetti  fantastici uniti alla Direct X 11.

Texture di alto livello personaggi caratterizzati benissimo e una Gotham viva… E perché ci lamentiamo?

1) Speravamo in maggiori migliorie grafiche e purtroppo siamo rimasti delusi nello scoprire che sono rimaste praticamente invariate dal City.

2) I bug… Sono tanti e alcuni molto fastidiosi che ci hanno fatto riavviare il gioco più volte. Sono stati risolti i più gravi ma solo dopo una settimana e questo non dovrebbe succedere visto che il prodotto dovrebbe essere perfetto o quasi nel giorno dell’uscita.

Non intacca il livello generale del gioco ma non fa mai piacere bloccarsi per un bug evitabile.

Spettacolare invece il sonoro che oltre, a creare una Gotham piena di suoni e rumori, ci regala un doppiaggio in italiano di altissimo livello con un cast di doppiatori che riprende quello della serie animata e ci porta indietro nel tempo.

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In conclusione

Batman: Arkham Origins è un bellissimo gioco, rispetta il personaggio del cavaliere oscuro e di tutto il suo mondo, molti contenuti ed un multiplayer azzeccato e originale.

Purtroppo però gli manca quella originalità che i titoli Rocksteady avevano e non permette all’ultima fatica targata Warner Bros di essere nominata miglior capitolo della saga.

Consigliato a tutti, fan e non, che cercano un gioco divertente con un gameplay e una trama di alto livello.

 

Pro

  • Campagna Single Player longeva e divertente
  • Trama che trasuda epicità fumettistica da tutti i pori
  • Doppiaggio di alto livello

Contro

  • Si poteva osare di più in termini di varietà

Commento Finale

9

Batman ritorna più “giovane” e violento che mai. L’inizio della leggenda del cavaliere oscuro e non solo!

 

 

 

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