Battlefield 5 (o V che dir si voglia) è stato mostrato ai media di tutto il mondo durante la Gamescom 2018, e finalmente l’embargo è scaduto, permettendo dunque la condivisione di ciò che è stato mostrato, tra cui vedere il gioco girare con la nuova tecnologia Nvidia del raytracing, o RTX, sulla nuova scheda grafica di punta, la GeForce RTX2080Ti.

Ma piano con gli entusiasmi, perché i risultati si sono rivelati al momento piuttosto deludenti: a risoluzione 4K, infatti, il gioco a stento riusciva a girare a 30fps, mentre a una risoluzione di 1440p il frame rate fluttuava attorno ai 40-50fps.

Tuttavia, DICE ha dichiarato che l’implementazione del raytracing in Battlefield 5 è ancora lontana dalla perfezione e manca del tutto l’ottimizzazione, probabilmente a causa del poco tempo avuto dal team per implementarlo nella demo da mostrare alla Gamescom. La software house è infatti convinta che con le opportune modifiche e ottimizzazioni, il gioco potrebbe ricevere un boost del 30%.

Ad esempio, i riflessi di per sé sono renderizzati in 4K, la stessa risoluzione adottata dallo schermo, ma bloccandoli a una più onesta risoluzione di 1080p il frame rate ne guadagnerebbe tantissimo.

Ma anche la CPU potrebbe essere importante: stando a un articolo di PCGamesN, per DICE adottare una CPU targata AMD (i Ryzen) per la tecnologia RTX sarebbe la scelta migliore, grazie al generoso numero di thread disponibili.

Come conseguenza, al momento DICE non ha divulgato quali saranno i requisiti minimi o consigliati per Battlefield 5 qualora si volesse sfruttare l’RTX.

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