Assassin’s Creed Origins è uscito da pochissimo, ma sembrerebbe che stando ai primi benchmark rilasciati, il gioco sfrutti in maniera molto estensiva la CPU, quasi in maniera sospetta.
Il gruppo Revolt ha forse capito la causa di ciò: il sistema di protezione adottato da Ubisoft per proteggere il proprio gioco dai pirati.
Il gioco è infatti protetto da Denuvo, ma non contenti, nella casa francese hanno ben pensato di aggiungere un’altra protezione, VMProtect, e sembra che questa accoppiata stia funzionando alla grande, poiché nel momento di scrivere non esiste ancora una crack per Assassin’s Creed Origins.
Ma per Revolt questo tipo di protezione ha un impatto significativo nell’uso della CPU, che, secondo le stime del gruppo, viene usata il 30-40% in più rispetto a quanto dovrebbe usarne, causando eventuali problemi a chi non ha una CPU bella performante.
Naturalmente al momento non c’è nulla di confermato, né è possibile verificarlo anche nel caso venisse creata una crack, poiché essa bypassa la protezione ma non la disabilita, l’unica possibilità sarebbe sperare che Ubisoft stessa rimuova la protezione, eventualità purtroppo molto, molto remota. Però qualche dichiarazione da parte sua o da Denuvo stessa sarebbe cosa gradita!