password manager

Così utili ma così complicate da ricordare. Parliamo delle password, ossia di quelle parole chiave contenenti lettere, cifre e simboli speciali, di cui, teoricamente, solo noi dovremmo essere a conoscenza per entrare e sbloccare tutte le funzionalità del sito di interesse. Dovremmo essere in grado di metterne di complicate, come quelle suggerite da Google ad esempio, e uniche per ogni sito che visitiamo, ma essendo centinaia, se non migliaia, è praticamente impossibile poi ricordarsele tutte. Dall’online banking, al registro elettronico dei figli, app di pagamento, siti della pubblica amministrazione e portali di streaming di video e musica. Non è raro, purtroppo, sentir parlare di fuoriuscita di dati sensibili, che alcuni hacker sono riusciti a prelevare violando i criteri di sicurezza di vari motori di ricerca o social network quali Google, Facebook o Instagram. Il pericolo più grande, oltre che dallo scegliere una delle password più facili e gettonate dagli utenti, sta nel mettere la medesima parola chiave ovunque per paura di scordarsela. Ecco, quindi che la tecnologia ci viene in aiuto grazie alla messa a punto di software che, tramite sistemi di crittografia dei dati, ci tengono al riparo dalla possibilità che le nostre password vengano riconosciute e prelevate da malintenzionati, salvandole in un database a noi sempre accessibile e sicuro. In questo modo potremmo salvarle ordinatamente in un solo luogo e renderle anche più complicate del previsto, in quanto non saremmo obbligati a ricordarle tutte a memoria. Quali siano i software di gestione password più utilizzati è presto detto.

1Password

Il primo in classifica, specialmente per il fatto di essere molto gettonato dalle aziende per condividere tra i dipendenti e tenere al sicuro le password di accesso ai vari PC, tool e siti internet, è 1Password. Si tratta di un portale che, tramite l’uso di due livelli di crittografia, riesce a proteggere i dati ivi inseriti in modalità end-to-end. Il grande vantaggio è che esiste la possibilità di archiviarvi non solo password, ma anche documenti sensibili e codici di accesso. Essi potranno essere consultati anche su dispositivi mobile, scaricando l’apposita applicazione, ed essere condivisi tra colleghi o familiari attraverso delle modalità di sharing messe a disposizione dal gestore. Non si tratta di un tool gratuito, bensì ad abbonamento. I prezzi, però, sono più che accessibili e valgono la pena se si pensa alla sicurezza che d’ora in poi si avrà relativamente alle proprie chiavi d’accesso ai siti più importanti della nostra vita. Molto apprezzato è il doppio accesso richiesto alla piattaforma: il primo tramite user e password, quindi attraverso l’inserimento di una key univoca lunga e separata da trattini, che viene comunicata al proprietario al momento dell’apertura e attivazione dell’account. Molto bella, infine, la nuova modalità di auto riempimento dei campi user and password dei siti di cui abbiamo salvato in piattaforma le credenziali di accesso.

NordPass

Altro top di gamma, in tal senso, è NordPass, una piattaforma che mette a disposizione una protezione di ultima generazione attraverso il sistema di crittografia XChaCha20. Una volta loggati sul gestore, sarà possibile salvare tutte le password che abbiamo a disposizione in modo piuttosto facile, anche più intuitivo di 1Password. Inoltre, un servizio clienti tramite chat sarà sempre attivo e a disposizione del cliente per qualunque esigenza 24/7, anche nei giorni festivi. Pure in questo caso non abbiamo a che fare con un tool completamente gratuito, ma è possibile sottoscrivere degli abbonamenti a prezzi vantaggiosi e scontati che metteranno al sicuro le nostre chiavi d’accesso segrete da ogni tentativo fraudolento.

RoboForm

Sul podio troviamo anche RoboForm. Si tratta di una delle piattaforme più “anziane” del settore, che, prima dell’arrivo di competitors come NordPass e 1Password, si era affermata per diversi anni consecutivi come la migliore sul mercato. Questo a causa di un tasso di sicurezza estremamente alto, praticamente inviolabile a causa della sua crittografia di livello pressoché militare. Inoltre, esso garantisce ancora oggi una funzionalità di compilazione automatica dei moduli molto più intuibile e facile da usare rispetto ad altri tool similari. Infine, l’ultimo punto forte di RoboForm riguarda i prezzi, che risultano essere i più bassi sul mercato dei gestori delle password. Piccola nota dolente: mentre i concorrenti si sono evoluti e sviluppati velocemente, RoboForm è rimasto più ancorato alle sue prime versioni, per quanto efficaci e ancora oggi molto utilizzate dagli utenti.

Norton, non solo antivirus

Un’azienda nota in tutto il mondo per aver brevettato il primo vero e potente antivirus della storia dell’informatica, ancora oggi molto in voga e in grado di riconoscere persino i nuovi virus, come quello diffuso via PEC. Stiamo parlando di Norton, che ora ha messo su anche un software di gestione delle password altrettanto efficace rispetto a quello di altri leader del settore. Il tool garantisce un’elevata protezione delle parole chiave, rileva i punti deboli delle password salvate, dando consigli su come modificarle e renderle efficaci, inoltre consente di impostare il login biometrico per la app o sui pc provvisti di riconoscimento del viso o dell’impronta digitale, in modo da rendere ancor meno vulnerabile l’accesso al proprio database di password. I prezzi sono piuttosto elevati, ma dall’azienda viene garantito un rimborso entro un massimo di 60 giorni.

Gestore delle password di Google

Infine, citiamo per dovere di cronaca anche un tool completamente gratuito che viene messo a disposizione degli utenti registrati con un account Google dal più grande motore di ricerca al mondo. Parliamo di “Gestore delle Password di Google”, un software che garantisce un buon livello di sicurezza nella protezione delle proprie parole chiave, facilitando anche la compilazione dei moduli in modo semi automatico. Il problema di questo tool sta solo nel fatto che ogni tanto capita di trovarsi davanti a degli avvisi sulla sicurezza delle proprie password che sono risultate violate da malintenzionati in una fuga di dati. Il punto forte, invece, sta nel fatto che il gestore di Google consente di creare automaticamente delle parole chiave molto complicate, praticamente impossibili da ricordare, che, però, vengono automaticamente salvate nel database del software, aiutando così l’utente a diversificare le password rendendole praticamente inviolabili.

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