La Taiwan Semiconductor Manufacturing è uno dei più grandi manifatturieri do chip e semiconduttori al mondo, e la sua importanza gioca un ruolo fondamentale nell’attuale scarsità di semiconduttori globale, in quanto a seconda di quanto riesce a produrre, può o meno alleviare questa crisi.
Ma un potenziamento nel ramo produttivo non basterà a portare le cose come un tempo. In una intervista col Time, tramite Techpowerup, il portavoce di TSMC, Mark Liu, ha spiegato che diverse aziende high-tech stanno facendo incetta di semiconduttori, ovvero stanno acquistando più di quanto consumano, accumulando l’eccesso in un magazzino e togliendo allo stesso tempo risorse a molte aziende bisognose, peggiorando così la già quantità risicata di chip disponibili.
Proprio per questo TSMC ha chiesto ai propri dipendenti di fare ricerche sui propri clienti e dare la priorità a chi ha veramente bisogno dei semiconduttori rispetto a chi sta comprando più di quanto consuma. La privacy dei suoi clienti verrà rispettata e non verranno divulgati i nomi delle aziende che stanno presumibilmente facendo scorta dei semiconduttori. TSMC ha come clienti colossi come Apple, AMD, Nvidia, Qualcomm, Intel, e molti altri.
Il mondo intero comunque sta investendo parecchi miliardi di dollari per accrescere la capacità produttiva di semiconduttori. Gli Stani Uniti hanno messo sul piatto 50 miliardi di dollari, l’Europa conta di produrre almeno il 20% dei semiconduttori mondiali, la Corea del Sud ha intenzione di arrivare ai livelli produttivi della TSMC, e quest’ultima azienda ha intenzione di investire 100 miliardi di dollari nei successivi tre anni per accrescere la propria capacità produttiva.
Liu non è comunque ottimista per l’anno prossimo, e secondo lui la crescita esponenziale della domanda di semiconduttori sarà tale da sorpassare comunque la disponibilità, nonostante tutti questi finanziamenti e investimenti. Forse toccherà dunque portare molta più pazienza di quanto Lisa Su, CEO di AMD, aveva detto.