Berkser Games ha deciso di chiudere la chat globale di Tabletop Simulator a seguito di una vicenda che ha fatto arrabbiare la comunità LGBTQ+, nella ricerca di una soluzione che possa accontentare tutti.
Tutto ebbe inizio quando l’utente Xoe (qui è spiegata tutta la sua avventura) si è vista continuamente essere buttata fuori dalla chat globale di Tabletop Simulator quando diceva di essere gay. Chiesto lumi su Discord, è venuta a sapere che alcune parole chiave, come gay, trans, e altro, sono praticamente bandite dalla chat di gioco, e che il gioco automaticamente butta fuori chi le scrive, rendendo così difficile la ricerca di chi vuole trovare persone della stessa sponda.
Sfortunatamente si è in seguito scontrata con un moderatore che ha detto che la chat di gioco dev’essere usata per “parlare di giochi in scatola, non di politica o feticismi”. Con una uscita del genere è stato subito tacciato di essere un trasfobico e che Berserk Games deve prendere subito provvedimenti. Naturalmente, il moderatore in questione si è pubblicamente scusato, ma le sue scuse non sono state assolutamente accettate.
Tabletop Simulator è stato dunque preso d’assalto di recensioni negative su Steam, e considerato che le recensioni di massa pubblicate erano perlopiù contro la moderazione di Berkserk Games che relative al gioco stesso, è intervenuto il meccanismo per la protezione contro il review bombing, per cui sono state escluse dalla valutazione globale del gioco.
A seguito di queste lamentele, Berserk Games ha chiuso la chat globale per tutti, strumento usato dai giocatori per trovare altri compagni di gioco con cui poter giocare assieme, in quanto si è resa conto che il loro modo di moderarla non rispetta queste persone. Per scusarsi, non solo ha scritto pubblicamente le proprie scuse, ma ha anche deciso di donare $10.000 alla National Center for Transgender Equality.
Berserk Games ha comunque intenzione di creare una cultura che valuta l’inclusività nei giochi da tavolo e nel mondo, e che spera che possa riguadagnare la fiducia e il rispetto negli utenti dopo questo increscioso episodio.
Questa risposta ha ricevuto un responso non propriamente positivo da tutti. Mentre alcuni l’hanno lodata, altri chiedono a gran voce di poter farsi rimborsare il gioco. D’altro canto, Xoe, non si sente più emotivamente sicura a giocare a Tabletop Simulator.