South Park Scontri Di-Retti – Recensione

Grazie al discreto successo ottenuto con Il Bastone della Verità, nel corso degli ultimi anni i South Park Digital Studios si sono messi al lavoro, supportati da Ubisoft, per sviluppare un sequel. L’idea era quella di ampliare la portata del primo capitolo creando una continuità temporale che potesse collegare gli eventi in modo diretto pur contestualizzando tutti i nuovi personaggi apparsi fin nella ventunesima stagione del cartone animato trasmesso su Comedy Central. Non essendoci più Obsidian al timone, in Scontri Di-Retti la musica è cambiata parecchio e sia struttura di gioco che meccaniche hanno subito rilevanti modifiche. L’humor di Stone e Parker, tuttavia, è rimasto brillante come sempre.

La trama di South Park Scontri Di-Retti segue più o meno cronologicamente quella del predecessore e ci mette nei panni dello stesso personaggio, il nuovo arrivato in città. Anche stavolta ci verrà chiesto di delinearne le principali caratteristiche fisiche attraverso il simpatico editor, mentre la voce di Eric Cartman ci accompagnerà con i suoi commenti sarcastici sulle scelte effettuate. L’incipit è incredibilmente indicativo del carattere del titolo e presenta subito uno dei tanti minigiochi a tema evacuazione/secrezione di gas intestinali inseriti dai creatori, in apparenza fuori luogo e banali ma in realtà legati a doppio filo con l’intreccio. Il protagonista ha infatti il potere di produrre peti particolarmente forti e puzzolenti, capaci persino di fratturare il tessuto temporale.

Si tratta ovviamente di una storia all’insegna dell’assurda comicità volgarmente geniale che contraddistingue la serie rendendola adatta quasi solo a un pubblico adulto. Tra peti e parolacce vedremo comunque apparire la solita e riuscitissima critica alla società americana odierna, di certo molto più pungente e coraggiosa rispetto ai vari Mafia e Grand Theft Auto ma con l’ovvia presenza del paranormale sotto la veste di viaggi nel tempo, invocazioni sataniche e animali con sederi multipli. Folle nel senso buono dall’inizio alla fine, la trama di South Park Scontri Di-Retti sarà una vera e propria delizia per gli amanti del cartone di Stone e Parker e terrà impegnati i giocatori per almeno 15 ore.

Strutturalmente ci troviamo davanti a un RPG open world con combattimenti a turni e una progressione stratificata. Saremo in grado di visitare tutta la città di South Park e svolgere esilaranti missioni per i suoi abitanti risolvendo al contempo enigmi ambientali, scattando dei selfie per poi pubblicarli su “Coonstagram” e raccogliendo oggetti da usare in battaglia o con cui effettuare il crafting. Quest’ultimo svolge un ruolo rilevante nell’economia di gioco, giacché permette di creare gli artefatti capaci di aumentare il rango del nostro alter ego. Non essendoci livelli i nemici scalano in base ad esso ed è possibile regolarlo in qualsiasi momento cambiando la disposizione degli artefatti che andranno ad influenzare le statistiche di base (forza, velocità, intelligenza, etc.) e talora a premiarci con bonus passivi.

Il sistema di combattimento è un canonico Active Time Battle e si basa sul posizionamento in una scacchiera di piccole-medie dimensioni. A renderlo piuttosto attraente ci pensano le svariate abilità da cui potremo attingere, combinando praticamente tutte le classi presenti in un pacchetto personale composto da 3 skill normali e una speciale. Le prime possono essere utilizzate una volta ogni due turni, la seconda si accumula man mano che si viene colpiti e si esegue correttamente il quick time event associato. Le variabili sono rappresentate dagli innumerevoli status applicabili, ad esempio bruciature, disgusto e congelamenti insieme ai poteri rettali del protagonista che potrà manipolare il tempo, quindi i turni, per scompigliare le strategie avversarie. Nel corso dell’avventura recluteremo inoltre sempre nuovi compagni di squadra, i quali daranno il loro supporto in battaglia ognuno con abilità uniche. È insomma un sistema dotato del giusto grado di profondità che riesce a divertire e offre anche un ottimo livello di sfida, specialmente alle difficoltà maggiori.

Sul versante grafico c’è poco da commentare: South Park Scontri Di-Retti, ancora meglio del prequel, mette in campo un look indistinguibile da quello della serie televisiva amplificando l’immersione nella ridente cittadina del Colorado. Tre i preset: basso, medio e alto, tutti assolutamente dei pesi piuma in termini di prestazioni. Come Cuphead, potrete farlo girare senza problemi persino sui netbook. Quello che disturba è la lentezza e la ripetitività delle animazioni, che non possono essere saltate, e l’impossibilità di correre, particolarmente problematica prima dello sblocco del viaggio rapido. Ciò si ripercuote negativamente sulla ritmica in game, che ne esce un tantino rallentata. Inoltre i bug e i glitch -anche gravi- da noi riscontrati sono innumerevoli. Ci siamo trovati più volte nella irritante situazione di dover riavviare il gioco e dover ripetere di continuo certe sezioni perché l’applicazione non rispondeva correttamente ai comandi. In altre situazioni l’intelligenza artificiale e la fisica andavano nel pallone facendoci rimanere bloccati in un determinato punto dello schermo. Talora persino la soundtrack va in loop senza motivo. Infine, come se non bastasse, c’è la costrizione Uplay in coppia con un DRM a nostro avviso inutile che ha provocato parecchi malcontenti tra i giocatori su Steam. Fate attenzione, dunque, se la vostra connessione a internet non è stabile o se per qualche motivo ne siete momentaneamente sprovvisti.

South Park Scontri Di-Retti , per quanto ci riguarda, ha centrato l’obiettivo di espandere e migliorare il primo capitolo e regala un’esperienza estremamente ricca di umorismo e soddisfazione ludica a qualsiasi utente, in particolar modo ai fan dell’opera di Stone e Parker. Tuttavia, nonostante Obsidian sia stata sostituita nello sviluppo da Ubisoft San Francisco, bug e glitch sono all’ordine del giorno e intaccano pesantemente la fruibilità di un titolo il cui ritmo non rientra tra i più regolari a causa della grande quantità di tempo perso guardando animazioni ripetute fino allo sfinimento e muovendosi a passo di lumaca. Avete la nostra comprensione se tali storture, insieme al DRM e a Uplay, siano tali da scoraggiarvi. Al contrario, qualora doveste riuscire a passarvi sopra, avrete tra le mani un titolo senz’altro validissimo.

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