Nell’era dei giochi live-service e delle esperienze multiplayer online, emerge un dato: la maggioranza dei giocatori preferisce ancora le esperienze single-player. Secondo una recente ricerca condotta da MIDiA Research, il 53% dei giocatori intervistati ha dichiarato di preferire i giochi per giocatore singolo.
Questa tendenza si manifesta in modo particolarmente evidente tra i giocatori più maturi. Mentre i giovani tra i 16 e i 24 anni mostrano una preferenza per i giochi PvP online e le esperienze cooperative, i giocatori oltre i 25 anni tendono a orientarsi verso esperienze single-player più immersive e meno competitive.
Il successo di titoli come Black Myth: Wukong, Cyberpunk 2077 e Elden Ring conferma questa rinascita del single-player. Questi giochi, caratterizzati da narrative profonde e mondi ricchi da esplorare, hanno registrato picchi di giocatori impressionanti su piattaforme come Steam, dimostrando che c’è ancora un forte interesse per esperienze di gioco solitarie e ben strutturate.
Questo fenomeno può essere interpretato come una reazione alla saturazione del mercato live-service. Molti giocatori sembrano stanchi delle richieste costanti di tempo e attenzione tipiche dei giochi online, preferendo esperienze che possono essere godute a proprio ritmo e senza pressioni sociali.
Mentre molti studi sono stati spinti a inseguire il modello live-service, spesso con risultati deludenti, il ritorno al single-player potrebbe rappresentare una strategia più sicura e redditizia. Titoli ben realizzati per giocatore singolo possono ancora generare entrate significative e costruire un legame duraturo con i fan.