A causa del mining selvaggio di criptomonete, in alcuni Paesi i produttori si sono sentiti costretti ad accorciare la durata della garanzie delle GPU, forse per tentare di arginare questo fenomeno, o forse per proteggersi da eccessivi rimborsi o sostituzioni.
MSI ha accorciato la sua garanzia di 19 delle sue GPU in Russia a soli sei mesi, e come si può leggere sul sito ufficiale russo, la lista comprende diverse schede da mining, ma anche una GeForce RTX 3070 Ventus 3X OC, per cui la cosa non sta colpendo solo i minatori.
Per Gigabyte le cose si fanno un pelo più drastiche, perché ha deciso di accorciare la propria garanzia a soli 90 giorni, la metà di quanto offre MSI. Questa nuova garanzia affligge schede grafiche come la CMP 30HX D6 6G, la quale è una GPU studiata appositamente per i miner e non per i videogiocatori, ma non è detto che in futuro non la applichi anche a GPU “normali”.
Numeri che un po’ fanno spavento, soprattutto in questo periodo di magra che sta impedendo un po’ a tutti di mettere le mani sopra le nuove schede grafiche rilasciate da poco. Sentirsi dire che la garanzia, che di norma vale 24-36 mesi, di una nuova scheda grafica pagata magari più di mille euro vale solo pochi mesi fa un po’ storcere il naso. Fortunatamente le leggi di tutela dei consumatori in determinati Paesi dovrebbero proteggere gli utenti che desiderano fare un acquisto simile, impedendo ai produttori di accorciare in questo modo le garanzie.