Steam Deck Recensione – L’evoluzione del gaming su PC

steam deck recensione pcgamingit
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Finalmente possiamo parlarvi dello Steam Deck, il nuovo PC/console di Valve che vuole combinare la semplicità e praticità del mondo console con le potenzialità del PC Gaming, il tutto in un fattore di forma portatile e con un prezzo accessibile.

Valve – Steam Machine, Steam Controller e ora Steam Deck?

Come ben sappiamo Valve nasce e diventa famosa come compagnia software capace di realizzare videogiochi che sono ormai diventati la storia del gaming, dalle serie di Half Life, Portal e Left 4 Dead, fino ad arrivare agli ormai immortali Counter Strike e Dota. Anche se negli ultimi anni ha dato l’impressione di essere “morta”, ha cercato sempre di innovare. Sicuramente il caso più eclatante è il flop delle Steam Machine, concettualmente interessanti ma con un’esecuzione abbozzata anche per l’inesperienza dell’azienda nel campo dell’hardware.

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Passando allo Steam Controller, è stato un discreto prodotto, il doppio trackpad permetteva una precisione migliore degli analogici tradizionali per quei titoli pensati per il mouse. Però una forma difficile da padroneggiare e alcune scelte poco pratiche hanno dato una mazzata sul potenziale successo, rendendolo un controller poco accessibile per la maggior parte dei giocatori.

Valve è ad oggi una delle aziende pioniere della VR, prima con la partnership con HTC per poi debuttare con il proprio visore Valve Index, una soluzione premium di riferimento nonostante un prezzo non propriamente accessibile. Il Valve Index integra delle tecnologie all’avanguardia quali finger tracking completo delle mani e un audio impareggiabile. Insieme al visore, ha fatto ritorno anche Half Life con “Alyx“, ambientato tra gli eventi di Half-Life e Half-Life 2, con cui ha dimostrato ancora una volta le capacità della software house di realizzare esperienze uniche, anni avanti rispetto alla concorrenza. Half Life Alyx è il videogioco VR più apprezzato, qualcosa da vivere in prima persona come solo la realtà virtuale riesce a fare.

Dal lancio delle Steam Machine, Valve ha sempre più supportato il mondo Linux, una cosa rara per molte aziende leader nel settore. Nel 2018 fa il suo debutto Proton, una versione modificata di Wine con lo scopo di eseguire applicazioni Windows, in particolare videogiochi. Wine (un acronimo per “Wine Is Not an Emulator”) è un layer di compatibilità, invece di simulare la logica interna di Windows come una macchina virtuale o un emulatore, Wine traduce le chiamate API di Windows in chiamate POSIX, eliminando le perdite prestazionali. La versione Proton di Valve è perfettamente integrata con Steam e consente di rilasciare ottimizzazioni al volo per far girare i giochi su Linux e non solo.

Come possiamo vedere Valve è sempre stata attiva nel bene e nel male nel mercato gaming, che sia software o hardware. Ovviamente non tutti i progetti sono stati dei successi, ma l’impegno prima o poi paga.

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Ora veniamo al giorno d’oggi con il lancio dello Steam Deck, un PC all-in-one a forma di console portatile che ha molto da offrire. Valve avrà imparato dai suoi errori passati?

Steam Deck Hardware – Cosa offre questo piccolo ma potente dispositivo

Con lo Steam Deck, Valve non è andata al risparmio come hardware interno. In collaborazione con AMD hanno creato una APU personalizzata che combina un processore a 4 core e 8 thread fino a 3,5Ghz basato sull’architettura Ryzen Zen 2, una scheda grafica di ultima generazione RDNA2 (la stessa architettura delle console Playstation 5 e Xbox Series) con 8 unità di calcolo e fino a 1,6 TFlops di potenza. Tutto questo è supportato da una RAM da 16GB LPDDR5 in quad channel, il Deck è tra i primi dispositivi ad avere una memoria di questo tipo, in grado di assicurare un’elevata banda fino a 5500 MT/S.

Altro componente vitale è lo storage, passiamo dal modello base da 64 GB eMMC per arrivare a quello intermedio con SSD NVMe da 256 GB PCIe Gen 3, fino al modello top di gamma con un SSD da 512 GB. Tutti i modelli usano moduli su socket 2230 m.2 e come abbiamo visto dai vari teardown, l’approccio di Valve è quello della modularità, facilitando il più possibile la sostituzione dei componenti interni.

Già solo guardando queste specifiche principali possiamo capire che abbiamo tra le mani un dispositivo potente.

Come accennato l’architettura RDNA2 di AMD è alla base delle console attuali e nonostante sia stata rimpicciolita e limitata a 15W, il Deck mantiene il supporto a tecnologie all’avanguardia come il tanto chiacchierato Ray Tracing e molto altro.

Il dispositivo è alimentato da una batteria da 40 Wh per una durata in gioco di 2-8 ore. Questa stima si basa sull’esecuzione di giochi a 30FPS, 50% di luminosità e 50% di volume. L’esecuzione di titoli con impostazioni diverse (come framerate non bloccato, luminosità più alta e/o volume più alto) può provocare una durata inferiore, e più avanti vedremo quanto riesce a durare nei nostri test.

Uno sguardo più vicino allo Steam Deck

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Sopra la Switch con i pad Hori e sotto lo Steam Deck

Il design dello Steam Deck ricorda le ultime console portatili lanciate sul mercato, e per la sua collocazione dei tasti è simile al “paddone” del WiiU, mentre la forma vera è come una Nintendo Switch con i pad full size firmati Hori. Ovviamente c’è molto di più, Valve ha svolto una cura maniacale per ogni dettaglio e si sente quando lo prendiamo in mano. Tolto dalla confezione potrà sembrare gigante, ma ci vorrà poco per abituarsi e sarà difficile tornare ad altre console se si guarda comfort, prestazioni e feedback. Il dispositivo misura 298 mm x 117 mm x 49 mm, poco portatile rispetto ad altri prodotti simili, quindi bisognerà usare una borsa o uno zaino o semplicemente la custodia inclusa. Nintendo Switch rimane sicuramente un punto di riferimento per i dispositivi portatili, potete leggere il nostro articolo confronto completo per capire pregi/difetti di entrambi i prodotti.

Steam Deck ha una scocca in plastica leggermente ruvida di buona qualità, non manca una cura anche per quanto riguarda la confezione. Se esternamente la scatola può sembrare banale, all’interno è presente un motivo simpatico. Troviamo un caricatore PD3.0 USB di tipo C da 45W, mentre per il modello da 512GB è inclusa una custodia esclusiva rigida di pregevole fattura. Infine, troviamo un piccolo sacchetto in tessuto per i cavi e un panno in micro fibra per pulire il display.

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Oltre alle dimensioni importanti, il peso potrebbe fare più paura: infatti, il Deck pesa ben 669g, ma l’ergonomia ci viene in aiuto e mette una bella pezza. In mano anche senza appoggi risulta estremamente confortevole. Valve ha lavorato molto su questo aspetto e i risultati si sentono, è come impugnare un pad vero senza compromessi. Ovviamente nessun miracolo, rimane scomodo se usato da completamente sdraiati di lato e in altre posizioni strane, ma è anche un compromesso per la potenza e le altre possibilità che offre. Il risultato finale è un dispositivo solido e con feedback eccellenti che non ha reale competizione.

Oltre ai pulsanti principali tradizionali (A B X Y, freccia direzionale, grilletti analogici S e D e pulsanti dorsali S e D) sono stati aggiunti quattro tasti posteriori facilmente raggiungibili con il medio e l’anulare, simili a quanto visto con i pad di fascia alta. Oltre a questi sono presente dei tasti dedicati, uno “Steam” che serve per aprire il menu di Steam e uno chiamato “Quick Access”, che permette al volo di gestire alcune impostazioni rapide come luminosità, volume e molto altro.

Le levette analogiche sono tra le migliori sul mercato, forniscono le stesse prestazioni dei migliori controller, massima precisione e sempre nessun compromesso. La loro particolarità è l’integrazione di sensori capacitivi che consentono di attivare il giroscopio per aiutare a mirare nei giochi in prima persona.

Un particolare da non sottovalutare è che mantenendo le dita sugli analogici e/o track pad si attiva il giroscopio a 6 assi per un livello in più di interazione e precisione. Come sempre possiamo gestire la configurazione dei tasti in qualsiasi gioco tramite Steam, per una completa libertà.

Sotto agli analogici, troviamo i track pad per offrire al giocatore una precisione simile a quella di un mouse, molto utili per quei titoli strategici o particolari che normalmente sono difficilmente giocabili con le levette tradizionali. I track pad da 30mm integrano anche una tecnologia aptica, generata da piccoli speaker.

Sotto ai track pad, oltre ai già citati pulsanti Steam e Quick Access, sono presenti due speaker, una delle dotazioni più sorprendenti del Deck. Nonostante le dimensioni, la qualità audio che restituiscono è eccezionale e offrono anche un ottimo effetto stereo 3D avvolgente, complice anche il loro posizionamento verso la faccia.

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Il display è un LCD IPS touch da 7 pollici con risoluzione 1280 x 800px, luminosità massima di 400 nits e un refresh rate di 60 Hz. Non manca poi un sensore di luminosità per adattare il livello in base alla luce ambientale, mentre per il modello top di gamma è presente anche una rifinitura antiriflesso efficace che non intacca la nitidezza. Le cornici sono spesse per gli standard attuali, ma nel complesso il display rimane molto buono con colori naturali e non troppo appariscenti. Il touch screen non solo può essere usato per l’interfaccia grafica del sistema operativo ma anche per molte altre azioni come per il gaming nei giochi compatibili. Sopra al display sono inclusi due microfoni, vi lasciamo un nostro test per giudicare la qualità effettiva:

Vicino alla griglia di aerazione abbiamo un jack audio per collegare le nostre cuffie, insieme a due pulsanti per la regolazione del volume, un pulsante Power e l’unica porta USB Type C. Quest’ultima non solo serve per la ricarica, ma può essere usata con un HUB esterno per espandere ulteriormente le potenzialità del Deck. Valve è al lavoro su un Dock ufficiale, ma nel frattempo è possibile usare praticamente qualsiasi HUB in commercio. Il Deck può essere collegato alla TV o a un monitor, la porta USB-C può trasmettere video, audio, input, ecc. Possiamo persino collegarci hard disk esterni e periferiche come mouse/tastiera, trasformandolo in un vero e proprio PC.

Come uscita video supporta Alt USB-C con DisplayPort 1.4 fino a 8 K a 60 Hz o 4K a 120 Hz via USB 3.2 Gen 2, vanno bene anche gli HUB con HDMI.

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Il Deck ha anche una connettività Bluetooth 5.0 (supporto per controller, accessori e audio), come anche Wi-Fi dual-band, 2,4 GHz e 5 GHz. Si può persino usare anche una connessione Ethernet. Alla fine non ci sono così tanti limiti nonostante la presenza di una singola porta USB.

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Infine, ma non per questo meno importante, è anche presente uno slot microSD che supporta memorie UHS-I SD, SDXC e SDHC. Questo slot consente di aumentare la memoria interna senza dover smontare il dispositivo e cambiare SSD, ma in genere i caricamenti rimangono equiparabili nella maggior parte dei videogiochi. Per saperne di più, potrete leggere il nostro articolo per conoscere quali schede e altri accessori comprare.

SteamOS – Giocare su Linux non è mai stato così semplice

Steam Deck arriva con il nuovo sistema SteamOS 3.0 basato su Arch Linux. Le versioni precedenti erano su Debian, e questo cambiamento consente il rilascio più veloce di aggiornamenti e una libertà maggiore. Il nuovo SteamOS è creato specificatamente per Steam Deck e ottimizzato per un’esperienza di gioco da dispositivo portatile, ma sarà disponibile anche per tutti gli utenti Steam in un prossimo futuro. Alla sua base vi è Proton, un layer di compatibilità che permette di eseguire i giochi senza alcun lavoro di porting da parte degli sviluppatori.

Nuova Interfaccia e Funzionalità

Valve non solo ha lavorato alla compatibilità con Proton, ma ha sviluppato una nuova interfaccia “Home” per essere ottimizzata con questo fattore di forma portatile.

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Questa interfaccia è incentrata su Steam e racchiude tantissime funzionalità familiari a chi Steam lo usa frequentemente. La Home è caratterizzata dai giochi, notizie e i titoli aggiornati di recente, e tramite il menù è possibile esplorare la propria libreria, il negozio, chattare con gli amici, vedere gli screenshot salvati e molto altro. Nel complesso l’interfaccia convince, è moderna e semplice da navigare, aiutano poi le combinazioni di tasti rapide, come quella per aprire la tastiera e altre funzioni. Con la pressione del pulsante “Quick Access” abbiamo subito alla portata di mano alcune impostazioni rapide, ad esempio possiamo abilitare/disattivare il wi-fi, la modalità aereo o quella notturna, oppure possiamo modificare le funzioni di sistema integrate, che sorprendono.

Infatti, nella scheda “Prestazioni” possiamo trovare alcune impostazioni per mostrare un overlay delle prestazioni simile a quello di MSI After Burner su Windows, nello stesso menù possiamo limitare il frame rate a 30fps, modificare il TDP, il clock della GPU e forse la cosa più importante è la funzione FSR. Quest’ultima è la tecnologia di upscaling di AMD per migliorare le prestazioni in gioco, ed è un opzione di sistema dello SteamOS e quindi applicabile a qualsiasi gioco.

La Home è ottima da navigare con il touch, così come con i comandi fisici, ma è anche possibile sfruttare mouse e tastiera. Con pochi click possiamo installare e lanciare i nostri giochi preferiti (certificati da Valve) quasi magicamente e senza nessuna configurazione o altro.

Steam mantiene tutte le funzionalità che ci si aspetta, dalla chat al remote play, così come la comunità con profili e mod. Anche i comandi per ogni gioco sono completamente personalizzabili per adattarsi a qualsiasi giocatore. Vengono aggiunte anche delle novità importanti e obbligatorie, in particolare una funzionalità di sospensione/riavvio rapido. Premendo il pulsante di accensione, Steam Deck sospenderà il gioco ed entrerà in modalità di sospensione, premendolo nuovamente si riavvierà esattamente da dove era stato lasciato, simile a quanto visto con le console tradizionali e fino a ora impensabile su PC.

Altra funzionalità utile è il salvataggio cloud che si sincronizza con la sospensione. Anche l’utilizzo di una microSD esterna è più facile e immediato, i giochi archiviati su di essa appariranno istantaneamente nella Libreria, in questo modo non sarà necessario preoccuparsi dello spazio interno a disposizione.

Possiamo anche avviare più app simultaneamente, ad esempio Discord insieme ad un gioco, così da poter chattare con gli amici e giocare allo stesso momento, senza dover usare la chat di Steam o altre soluzioni.

Essendo un PC vero e proprio Valve ha deciso di non limitare le potenzialità, possiamo usare il Deck in modalità desktop con la semplice pressione prolungata del pulsante Power. La modalità desktop offre un esperienza Linux completa, possiamo fare di tutto, o quasi: navigare su internet, editing video e qualsiasi cosa che un PC è in grado di fare. Abbiamo provato ad usarlo come PC da ufficio collegato ad un monitor e mouse/tastiera dedicati e l’esperienza è ottima, da far impallidire tutti i portatili nella stessa fascia di prezzo.

I limiti di SteamOS

L’esperienza desktop Linux rimane simile a Windows, anche se l’installazione di alcune app non sono così immediate, a eccezione dello store incluso di default. Valve ha integrato alcune protezioni per evitare possibili problemi di funzionamento, SteamOS è infatti dotato di un filesystem root immutabile, questo significa che senza entrare in una speciale “modalità sviluppatore”, gli utenti:

  • non possono installare nuovi pacchetti (software) al di fuori dello store
  • non possono aggiornare alcun pacchetto nativo installato sempre al di fuori dello store
  • non possono modificare le configurazioni di alcune componente del sistema operativo
  • non possono installare o aggiornare alcuni driver

Quindi sotto certi aspetti SteamOS è un sistema mezzo chiuso, questo per evitare che vengano toccati alcuni file importanti per il funzionamento del sistema stesso. Per sopperire a questa limitazione c’è uno “store” chiamato Discover che consente di istallare applicazioni con un semplice click. Troviamo diverse applicazioni come Discord e svariati emulatori, ed è dunque il miglior metodo per avere la massima compatibilità e stabilità, ma comunque resta limitato rispetto all’installazione tramite terminale.

Se volete avere il massimo controllo del vostro sistema, basta digitare nella console il semplice comando “sudo steamos-readonly disable”, ma è sconsigliato se siete alle prime armi o avete paura di fare qualche danno. Usando la modalità sviluppatore le potenzialità sono infinite, precisamente come un PC Linux tradizionale. Ma attenzione agli aggiornamenti di sistema, perché potrebbero rompere alcuni software installati esternamente e non tramite Discover!

Come Ripristinarlo

Essendo un PC è possibile formattare il sistema nei casi peggiori, o addirittura installarci sopra Windows, con un procedimento simile a qualsiasi altro PC: serve giusto una chiavetta USB, una tastiera e un mouse, ma soprattutto un hub USB-C. Per entrare nel boot menù bisogna spegnere il dispositivo, premere il pulsante Volume Meno e Power, infine rilasciarli quando si sente il bip sonoro. Di seguito un breve video per mostrare il procedimento:

In alternativa nelle impostazioni di SteamOS c’è una voce per il ripristino ai dati di fabbrica.

Lutris: Epic Games Store, Ubisoft Connect, Origin e molto altro

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Non siamo vincolati a Steam e non è nemmeno nell’interesse di Valve, basti vedere il contributo alla comunità Linux. Tra i software di interesse c’è sicuramente Lutris, che aiuta a installare videogiochi della maggior parte dei launcher quali Epic Games Store, Ubisoft Connect e Origin, come moltissimi altri. Gli utenti condividono anche profili ottimizzati per ogni gioco, una funzionalità che sarà ancora più importante nel caso dello Steam Deck.

Anche se Steam rimane sempre il focus principale, possiamo sempre inserire nella libreria applicazioni e giochi esterni, quindi non è un problema aggiungere Epic Game Store installato con Lutris e così via. C’è da dire che abbiamo avuto diversi problemi con questi software di terze parti, forse a causa del software non ancora ben rodato, pertanto bisognerà attendere qualche tempo per avere una compatibilità al 100% con il Deck.

Verificato sul Deck

Nonostante i grossissimi sforzi di Steam e della comunità, Windows rimane il sistema operativo di riferimento, e per questo alcuni giochi non funzionano su Linux. I primi problemi insorgono con l’utilizzo di software Anti-Cheat, dei sistemi nella maggior parte dei casi invasivi a livello di sistema e alle volte difficili da riadattare su Linux. In questo caso Valve ha lavorato con i maggiori produttori di anti-cheat per rendere i software compatibili, ma il passo successivo rimane sempre l’integrazione. Per il momento Fortnite, così come anche altri titoli, non funzionano su Steam Deck, ma non per un problema di potenza o compatibilità dei sistemi anti-cheat, bensì più per un menefreghismo verso la piattaforma. Sicuramente il possibile successo potrà smuovere qualcosa ed è solo questione di tempo.

Valve ha messo in piedi un sistema di rating che classifica ogni gioco su Steam per sapere quali giochi funzionano e in che modo, oltre ad assicurare un certo standard. Già dalla libreria come sullo Store possiamo vedere quali titoli sono classificati e con che giudizio. Valve sta man mano esaminando l’intero catalogo di Steam, ma già ad oggi sono stati classificati centinaia di giochi.

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Abbiamo quattro diverse categorie di compatibilità:

  • Verificato: il gioco funziona perfettamente su Steam Deck, senza alcun lavoro aggiuntivo.
  • Giocabile: Il gioco potrebbe richiedere alcune modifiche manuali da parte dell’utente per giocare (Per esempio, potrebbe richiedere all’utente di selezionare manualmente una configurazione del controller della Comunità, di usare il touchscreen per navigare in un launcher, ecc.).
  • Non supportato: Al momento il gioco non funziona su Steam Deck.
  • Sconosciuto: Non ancora verificata la compatibilità di questo gioco.

Se un gioco non è classificato per lo Steam Deck, non significa che non possa funzionare, semplicemente non è stato ancora valutato direttamente da Valve.

Valve lavorerà a questa classificazione anche dopo il lancio ufficiale, è nel loro interesse rendere sempre più giochi compatibili per accontentare tutti i giocatori. Già adesso, Steam Deck, possiamo definirlo come una delle “console” con più giochi disponibili al lancio.

Prova sul campo

Comfort e prestazioni

Steam Deck è sicuramente un dispositivo importante sia come dimensioni che come peso, ma il comfort è sorprendente, grazie alla forma ergonomica e al peso bilanciato. I tasti sono facilmente raggiungibili anche se qui dipende molto dalla forma delle nostre mani, in generale Valve ha studiato bene il design per renderlo utilizzabile dalla maggior parte dei giocatori.

Rimane ovviamente non tascabile e poco pratico senza custodia o zainetto, ma come già detto è un compromesso accettabile per avere tutte le altre caratteristiche.

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La forma del Deck è realizzata in modo da tenere lontane le zone calde dal contatto diretto con le mani, il calore è infatti concentrato al centro. La ventola si sente ed è come un portatile, ha un profilo aggressivo nonostante le temperature relativamente basse.

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Come già accennato in precedenza, analogici e trigger come i pulsanti principali hanno un ottimo feedback, in linea con i migliori pad in commercio. Anche i nuovi trackpad mantengono una risposta ottima e precisa ma forse rimangono leggermente piccoli, invece quello che delude è l’aptica, superficiale e fastidiosa in alcuni frangenti, ma, come Valve ha ammesso, è stata un’aggiunta dell’ultimo momento.

Gli speaker sono qualcosa di sorprendente, sono seriamente tra i migliori in un dispositivo portatile e non solo. Anche le prestazioni della scheda SD sono impressionanti, nonostante le paure, i tempi di caricamento nella maggior parte dei casi sono in linea con l’SSD interno, anche se può capitare di avere caricamenti leggermente più lunghi.

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Alla base dello Steam Deck abbiamo un’APU personalizzata AMD con CPU Ryzen e GPU RDNA2, con la potenza necessaria per gestire qualsiasi gioco recente AAA. Il display a 800p aiuta in questo, in quanto è la giusta risoluzione per mantenere buone prestazioni ma al tempo stesso tenere alta la nitidezza dell’immagine. Non abbiamo avuto problemi a gestire qualsiasi titolo, ovviamente con qualche compromesso, giocando anche con dettagli bassi/medi la qualità a schermo rimane ottima considerando le dimensioni del display.

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Essendo un PC, possiamo collegarlo ad un monitor esterno per giocare a qualche RTS o usarlo come desktop. L’esperienza è simile ad un PC portatile, ovviamente la potenza rimane limitata ma con i giochi giusti è estremamente godibile anche a 1080p.

Schermo – 800p e 7 pollici sono ottimi

Lo schermo è una di quelle caratteristiche molto discusse dello Steam Deck, per molti è inammissibile avere i 800p nel 2022, ma questa risoluzione resta definita su un display da 7 pollici e consentirà di gestire anche i giochi in arrivo nei prossimi mesi/anni.

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Il display come qualità è buono con dei colori naturali e non smorti, essendo touch offre un in input aggiuntivo per il desktop, impostazioni e giochi compatibili. La rifinitura antiriflesso è ottima, i riflessi vengono attenuati senza intaccare la qualità generale. Sicuramente la luminosità massima non è sufficiente per la luce diretta del sole, ma non si può avere tutto. Sorprende invece la luminosità minima.

Emulazione

Con l’emulazione non vogliamo incentivare la pirateria, sia chiaro, ma rimane l’unico modo per preservare alcuni videogiochi, e se abbiamo console e gioco originale perché non giocarci anche in portabilità? Il Deck non ha grossi problemi a gestire qualsiasi emulatore.

Avendo un hardware e un sistema unico, lo Steam Deck consentirà una migliore ottimizzazione, questo è solo l’inizio, ma già ora i risultati sono impressionanti.

SteamOS e Dual Boot con Windows

SteamOS porta un’immediatezza difficile da trovare in qualsiasi altro PC, ed è solamente un pregio per chi vuole semplicità di una console e la flessibilità della nostra piattaforma. L’interfaccia e le impostazioni sono studiate molto bene e il tutto funziona, in particolare apprezziamo la modalità di sospensione.

Come già anticipato, se avete intenzione di usare software terze parti, allora la situazione si complica e potrebbe dare dei grattacapi. Nel nostro caso abbiamo più volte avuto problemi con Lutris anche tramite la versione Discover, mentre emulatori e altri software funzionano sempre. I software installati tramite terminale possono rompersi con l’aggiornamento di sistema, quindi è consigliabile rimane con le app su Discover.

Per il discorso Windows e dual boot, la procedura sulla carta è semplice come un qualsiasi altro PC. Non abbiamo avuto modo di provarlo per mancanza di driver compatibili in tempo, poi restano alcune certezze. Windows non è un sistema ottimizzato di natura e con il Deck potrebbe rivelarsi essere solamente uno svantaggio, sia in termini di batteria ma anche come facilità d’uso rispetto a SteamOS. Tolta l’ampia compatibilità con praticamente tutta la libreria di Steam (importante sia chiaro), non ci sono motivi per preferirlo e vi consigliamo di mantenere SteamOS anche con i suoi limiti.

Valve ha finalmente rilasciato i driver per Windows e abbiamo potuto installare il sistema di casa Microsoft sul dispositivo. Attualmente non è possibile fare un dual-boot, quindi bisogna per forza cancellare tutto sulla memoria interna (il modello da 64GB è sconsigliato). Quindi qual è la nostra impressione? E’ Windows, quindi abbiamo una compatibili con Gamepass e giochi completa, molti titoli funzionano meglio ma ovviamente l’esperienza complessiva è come un PC tradizionale con più problemi che altro. Windows su Steam Deck non è ottimizzato come SteamOS, ma la cosa peggiore è la mancanza di tutte funzionalità che rendono il sistema simile ad una console.

Infine c’è da dire che la durata della batteria in idle è inferiore e il sistema è meno reattivo in tutto. Quindi, se volete installare Windows aspettare il dual-boot e usatelo solamente per quei giochi non compatibili (per ora) con Linux. Per tutto il resto, SteamOS, è un sistema operativo di gran lunga superiore.

Compatibilità Giochi

Nella nostra prova abbiamo spaziato tra decine di giochi, da quelli verificati fino a quelli sconosciuti. Vi invitiamo a guardare il nostro canale Youtube per alcuni gameplay. Nel complesso, non abbiamo avuto grossi problemi di compatibilità. Ovviamente seguendo la classificazione su Steam abbiamo la certezza che i giochi funzionano senza interventi manuali. I giochi valutati come giocabili nella maggior parte dei casi richiedono l’utilizzo della tastiera virtuale per immettere un nome, o alcuni non sono pensati per il pad e mostrano i tasti della tastiera (questo forse è il caso più snervante se si vuole giocare con i comandi del deck).

Per i giochi esterni a Steam, c’è Lutris, ma bisogna attendere un aggiornamento dell’applicazione per un corretto funzionamento. Lutris rende accessibili altri launcher (Epic Games Store, Origin, Ubisoft Connect, Battle.net), ma per i problemi sopracitati per ora conviene rimane su Steam.

A Valve importa principalmente l’esperienza su Steam e allo stato attuale sembra di avere tra le mani una console da quanto sia tutto immediato.

Durata della batteria e come migliorarla

Parliamo di quella che può essere la caratteristica peggiore dello Steam Deck, la durata della batteria. Questa dipende molto dal gioco, dalle impostazioni grafiche e altro (luminosità del display, Wi-Fi ecc).

Se volete giocare con frame rate sbloccato ai titoli più pesanti in circolazione e con la massima fedeltà possibile, allora la durata minima è di circa un’ora e mezza, ma ci sono accorgimenti per aumentarla considerevolmente. Bloccare il frame rate a 30 fps può essere una prima opzione, in particolare nei giochi dove non si mantengono i 60 fps o che non necessitano di frame rate elevati. Poi c’è l’FSR di AMD che da un boost aggiuntivo alle prestazioni anche se con la risoluzione bassa può creare degli artefatti grafici. Nei giochi più leggeri magari visual novel o qualche 2D, è possibile limitare il TDP e diminuire il clock della GPU. Dai nostri test è possibile raggiungere anche 7 ore di autonomia ma in media siamo intorno alle 2-3 ore.

Sicuramente la durata della batteria potrebbe essere migliore, ma rimane superiore ad altri prodotti simili.

Conclusione

Steam Deck è una delle più grandi novità lato PC degli ultimi anni. Non è un prodotto per tutti ma punta a quella fetta di mercato che vuole avere la praticità di una console portatile e la libertà di qualsiasi altro PC. Nel complesso Valve ha svolto un ottimo lavoro sia come hardware che come software, la nuova interfaccia e le varie funzionalità sono ben studiate ed integrate, ma restano sempre i problemi di compatibilità con i giochi e alcuni bug software.

Proton in molti casi fa dei miracoli, basti vedere i progressi di questi anni, e siamo fiduciosi che questo lancio sia soltanto l’inizio. Il Deck sarà un successo o farà la fine delle Steam Machine? Solo il tempo lo dirà, ma questo paragone degli hater ha poco senso, perché in questo abbiamo un dispositivo maturo, ben definito e senza grossi problemi.

Ovviamente lo Steam Deck non è esente da difetti, ci mancherebbe, come avevamo già spiegato la ventola è rumorosa e alcuni tasti secondari potevano avere un feedback migliore. Anche il supporto software rimane un grosso punto di domanda, specialmente per quanto riguarda il futuro. Ma la vera domanda è: gli sviluppatori supporteranno veramente questa “nuova piattaforma”? Come disse Manzoni, ai posteri l’ardua sentenza.

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Nel complesso il prodotto sorprende e per noi è una delle migliori novità nel panorama. Steam Deck non solo offre un sistema portatile potente, versatile e facile da usare, ma anche un prezzo competitivo. Il modello base da 64GB costa poco più di 400 euro, basta una microSD per essere pronti a giocare centinaia di titoli su Steam. La competizione non esiste, le altre proposte sul mercato costano il triplo e non offrono le stesse specifiche ma soprattutto un ecosistema così integrato.

Il paragone con Nintendo Switch è scontato, ma alla fine stiamo parlando di sistemi diversi, Switch è pensata per le famiglie e per chi vuole i giochi Nintendo, una console tradizionale portatile con i limiti sia hardware che software. Lo Steam Deck è per gli utenti più esigenti, specialmente per coloro che hanno già una ricca libreria su Steam, o magari per chi cerca un sistema più capace e versatile, perché abbiamo tra le mani non solo una “console”, ma anche un PC vero e proprio.

Steam Deck porta una nuova era per il PC Gaming. Voi siete d’accordo? Per qualsiasi domanda non esitate a commentare, vi ricordiamo ancora una volta che sul nostro canale Youtube sono disponibili svariati gameplay.

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2 commenti su “Steam Deck Recensione – L’evoluzione del gaming su PC”

  1. Ciao, la ventola è davvero così fastidiosa? Diciamo, giocando di sera con gli speaker del deck a volume bassino (per non svegliare i bimbi nella camera accanto) siamo al livello di rovinare l’esperienza e richiedere di passare a delle cuffie?

    Rispondi
    • Ciao, la ventola è come un portatile abbastanza rumoroso, se i tuoi bimbi sono in un altra stanza allora non ci sono problemi. Il problema può crearlo se sono nella stessa camera.

      Rispondi

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