State of Decay 2 – Recensione Come Gira

Introduzione

State of Decay 2 è il seguito diretto di uno dei simulatori post apocalittici più apprezzati della scorsa generazione. Con questo seguito il team intende ridare in mano al giocatore le meccaniche di gestione di un accampamento e i loro sopravvissuti a una epidemia di zombie, senza l’ausilio di un “eroe” o un “protagonista” fisso. Quasi ogni personaggio incontrato potrà essere infatti reclutato al proprio accampamento e comandato direttamente per svolgere le varie missioni che verranno via via proposte durante il gioco, con l’obiettivo non solo di sopravvivere, ma anche di prosperare come una comunità. Ma come se la cava il gioco dal punto di vista grafico?

 Comparto tecnico, Impostazioni e Requisiti di sistema

State of Decay 2 sfrutta l’onnipresente Unreal Engine 4, promettendo quindi una certa flessibilità per quanto riguarda la personalizzazione. E così è, infatti le impostazioni grafiche che sono possibili modificare sono le seguenti.

Che sono bene o male le impostazioni classiche che non dovrebbero mai mancare. I preset presenti sono i canonici Basso, Medio, Alto e Ultra, e lo stesso vale per ogni singola voce delle impostazioni, niente eccezioni. Bizzarro che lo stesso valga per l’Anti Aliasing senza specificare di quale tipo di tratti. Purtroppo il gioco presenta anche un leggero motion blur che non è possibile disattivare, se non tramite modifica di un certo file di configurazione. Questa è forse la mancanza più grave, in quanto si tratta di un effetto che per chi non è abituato è parecchio fastidioso.

Per poter giocare a State of Decay 2, i programmatori hanno suggerito questi requisiti minimi:

  • Sistema Operativo: Windows 10
  • Architettura: x64, X64
  • Tastiera: Tastiera Integrata
  • Mouse: Mouse Integrato.
  • DirectX: Versione 11
  • RAM: 8 GB
  • Memoria Video: 2 GB
  • Processore: AMD FX-6300 | Intel i5-2500 @ 2.7GHz
  • Scheda Grafica: NVIDIA GeForce GTX 760 | AMD Radeon HD 7870

E questi requisiti raccomandati:

  • Sistema Operativo: Windows 10
  • Architettura: x64, X64
  • Tastiera: Tastiera Integrata
  • Mouse: Mouse Integrato
  • DirectX: Versione 11
  • RAM: 16 GB
  • Memoria Grafica: 4 GB
  • Processore: AMD FX-8350 | i5 4570 @ 3.2 GHz
  • Scheda Grafica: NVIDIA GeForce GTX 960 | AMD Radeon R9 380

Tutto sommato questi requisiti sono abbastanza in linea per poter giocare decentemente alla risoluzione di 1080p e 60fps, avendo però cura di giocare con l’opportuno preset. Perché come vedremo, State of Decay 2 rimane un titolo tutto sommato pesante se si usano impostazioni sbagliate per la propria configurazione.
Nonostante ciò, dal punto di vista visivo non tradisce le sue origini da sviluppatori (ex-)indipendenti. Sia ben chiaro, il titolo rimane comunque accettabile sia su console che su PC, ma se comparato ad altri titoli blasonati – leggasi, esclusive PlayStation 4 – il risultato fa un po’ sorridere se si pensa che sia un titolo esclusiva Microsoft, e che al tempo stesso l’Xbox One X, la console più potente sul mercato, sta ancora aspettando un degno titolo per dimostrare la sua potenza grafica. Beghe da console a parte, il titolo nonostante tutto si difende comunque bene graficamente, senza tuttavia eccellere in nessun ambito, portando quindi sul monitor del giocatore una grafica funzionale al gioco, niente di più, niente di meno.

Confronto tra preset

Ora vediamo com’è la differenza tra un preset e l’altro. Se avete già sbirciato le foto sotto, c’è poco da dire, le differenze tra un preset all’altro ci sono e si vedono, e, com’è giusto che sia, sono abissali.

Generalmente in moltissimi titoli le differenze dei preset tra Ultra e Alto sono impercettibili, e nel più e nel meno lo stesso vale per State of Decay 2. Le differenze tra questi due preset ruotano attorno essenzialmente alla definizione degli oggetti che appaiono lontani rispetto al giocatore, con la qualità che cala proporzionalmente alla distanza, così come certi elementi scenici che vengono fatti sparire su distanze minori, soprattutto la vegetazione, come l’erba. Infatti, negli interni, dove la distanza visiva non si estende oltre qualche metro, le differenze diventano praticamente trascurabili.

Le cose si ripetono venendo da Alto e scendendo a Medio, ma a questi si aggiunge il fatto che il dettaglio delle ombre degli oggetti più lontani vengono sacrificati, e l’aliasing si avverte decisamente di più, così come i riflessi dell’illuminazione su determinate superfici vengono rimosse.

Col preset Basso, che tanto valeva chiamare Disperazione, le cose si fanno interessanti. Pensato essenzialmente a chi ha macchine non proprio potenti, sacrifica praticamente qualunque cosa: ombre, dettagli delle texture, definizione dei colori, e presenta un aliasing davvero marcato. Però è indubbia la sua efficacia, in quanto è in grado di far guadagnare una incredibile quantità di fps. Allo stesso tempo però rende alquanto inguardabile il titolo. Insomma, è un preset da usare solo in casi disperati.

Performance

Qui di seguito potrete trovare i nostri benchmark, ottenuti testando il gioco su una macchina dotata di una GTX 980 con 4GB di VRAM, 16GB di RAM e un Intel Core i5-4690k. In linea generale, anche giocando con tutto a Ultra nel bene o nel male il titolo risulta giocabile, naturalmente sacrificando parte della sua fluidità se avete monitor che vi permettono di raggiungere alte frequenze.

Negli interni e negli edifici il frame rate migliora, poiché la distanza visiva non si estende più di tanto, tant’è che le differenze di frame rate tra i preset Ultra e Alto diventano davvero marginali, se non inesistenti.
C’è da dire che purtroppo vi sono dei punti particolari della mappa dove il frame rate subisce un tracollo parecchio evidente (a volte anche al di sotto dei 30fps). Sono situazioni fastidiose, e all’atto pratico può capitare che in tali zone vi sia perfino un’alta concentrazione di zombie da massacrare (a volte può esserne la causa, molte volte no), momenti dove di certo crolli del genere sarebbero meglio che non ci fossero, soprattutto vista la sua natura hardcore, dove qualsiasi cosa viene fatta viene salvata, morte dei propri personaggi compresa.

In ogni caso, come mostrato dal nostro benchmark e come già detto in precedenza, il preset Basso è capace di far girare il gioco a frame più che doppi rispetto a quelli rispetto a livello Ultra, dando così una possibilità agli utenti che non hanno configurazioni all’ultimo grido di poter quantomeno giocare.

Comandi e Dintorni

Nonostante molti giocatori abbiano la religiosa convinzione che i titoli in terza persona siano giocabili esclusivamente col pad, State of Decay 2 risulta essere comunque giocabile senza compromessi anche con mouse e tastiera. Anzi, per tali periferiche sono stati aggiunti anche tutti gli hotkey e le scorciatoie per aprire ogni interfaccia di gestione dei propri avamposti e del proprio gruppo, nonché scorciatoie per cambiare al volo posto a sedere in veicolo. Insomma, su questo aspetto non ci si può proprio lamentare, tanto di cappello agli sviluppatori per essersi presi la briga di sfruttare appieno la tastiera per i giocatori che lo desiderano.

L’unica nostra critica riguarda l’assegnazione dei tasti: sia ben chiaro, ogni azione può essere riassegnata a un tasto a piacimento, compresi i tasti del mouse laterali, ma per qualche ragione a noi oscura, scorrere la lista usando la rotella del mouse è pressoché impossibile, costringendo dunque il giocatore a scorrere la quasi chilometrica lista di comandi con i tasti freccia. Per cui se avete gusti assai difficili in fatto di tasti e volete avere sotto controllo ogni singola azione come volete voi, preparatevi a sacrificare un bel po’ di tempo per assegnarli a vostro piacimento!

Conclusioni

State of Decay 2 gira tutto sommato bene su PC, tenendo conto anche delle sue origini da indipendente e che graficamente non è certo un titolo tripla A. Certo, anche lui ha le sue magagne, come certi posti e certe situazioni dove il frame rate cala vistosamente, ed effettivamente può capitare che possano risultare fastidiose in determinate situazioni. Grazie anche alla sua elevata scalabilità, è possibile giocare anche su macchine non performanti sacrificando tantissimo l’impatto visivo del titolo, ma di certo se avete macchine “disperate”, non vi farete troppi problemi. Se comunque puntate sui 60fps e 1080p e avete una macchina nella media, potreste dovervi accontentare del preset Alto.


Qui di seguito, vi lasciamo con un video di gameplay del gioco, dal canale YouTube MKIceAndFire, senza commenti e al massimo delle impostazioni!

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