Nights of Azure – Recensione

Koei Tecmo sta vivendo un momento di forte espansione verso il mercato PC riuscendo a portare sulla piattaforma di gioco  titoli che fino a qualche anno fa erano relegati al mondo console. In questo clima di apertura verso la nostra piattaforma preferita che Nights of Azure si propone al mercato per la felicità dei numerosi cultori di JRPG.

Storia

La storia di Nights of Azure ruota attorno ad Arnice e Lysse che vivono in un regno immaginario ambientato in un alternativo diciannovesimo secolo scosso da una funesta piaga. Tramite una sinossi iniziale veniamo a conoscenza che secoli prima un demone potentissimo chiamato il “Signore della Notte” era quasi arrivato a gettare il mondo nel caos quando grazie ad innumerevoli sforzi si riuscì a sigillarlo, ma nonostante ciò il terribile mostro riuscì ad infliggere un duro colpo al mondo, piagandolo con una pioggia maledetta che tramutava in demoni chiunque vi fosse entrato in contatto e rendendo da quel punto in avanti la notte momento di panico e scompiglio. A tutela di questa precaria situazione vi sono due figure principali, i Cavalieri Sacri e le Sacerdotesse. I primi abbattono i demoni durante la notte e le seconde purificano il sangue impuro raccolti dai Cavalieri, inoltre ogni 10 anni una sacerdotessa viene sacrificata per rendere più forte il sigillo del “Signore della Notte”. È in questo sconfortante scenario che iniziano le vicende delle nostre protagoniste e che vedono Arnice nel ruolo di cavaliere intento a difendere il regno e la sua amica Lysse, la quale suo malgrado è stata scelta per essere immolata a protezione del sigillo. Particolarità della trama di Nights of Azure è la presenza di una tematica quantomeno singolare per il medium video ludico, stiamo parlando della storia d’amore tra le due protagoniste che non disdegna qui e là scenette soft che poco celano il loro genere “Yuri”, che per chi non lo sapesse indica una relazione gay tra due donne. La trama è promossa anche se con qualche riserva, in quanto in diversi momenti il ritmo della narrazione diventa molto lento.

Gameplay

Il sistema di combattimento di Nights of Azure si presenta come action poco tecnico che favorisce quindi anche i novizi del genere. Nell’arena di battaglia potremo contare oltre che sulle abilità di Arnice anche su dei compagni d’eccezione, infatti la protagonista sarà in grado di evocare fino a quattro servi demoniaci per battaglia i quali si possono scegliere da una nutrita schiera. Ogni minion ha un ruolo ben definito in combattimento e come un qualsiasi personaggio può guadagnare esperienza per aumentare le proprie caratteristiche e le proprie abilità. Per quanto riguarda Arnice oltre a poter usare i classici attacchi basilari, questa previa riempimento di una barra potrà utilizzare anche degli attacchi speciali particolarmente devastanti. Da segnalare che Arnice può impugnare diversi tipi di armi, reperibili lungo tutta la storia, che andranno ad influenzare gli attacchi speciali descritti precedentemente. Il gameplay legato alla narrativa del gioco è strutturato con un hub centrale, rappresentato dall’Hotel Ende, da quale partono tutte le missioni. In generale il livello di sfida è molto basso tant’è che quasi tutte le missioni di trama si possono rushare facilmente con un approccio abbastanza caciarone che non bada a tatticismi vari, sfortunatamente contrapposta a questa difficoltà pressoché nulla ci sono alcune missioni e boss particolarmente frustranti che richiederanno non poca pianificazione per essere completate. Dal punto di vista delle attività accessorie Nights of Azure presenta una modalità arena che permette di cimentarsi in sfide che presentano dei requisiti particolari, come ad esempio sconfiggere determinati nemici tramite l’uso esclusivo dei servitori o completare una serie di orde senza subire danni.

Comparto Tecnico

Per quanto riguarda il comparto tecnico il gioco presenta diverse criticità a partire da una schermata delle configurazioni eccessivamente scarna, che permette di poter scegliere soltanto la risoluzione, l’anti aliasing e la profondità di campo. Anche la conta poligonale non spicca affatto con sfondi poco definiti contrapposti a modelli dei personaggi abbastanza buoni. Vi segnaliamo inoltre che il titolo è completamente in inglese e per tanto non presenta nessuna localizzazione nella nostra lingua.

In conclusione possiamo dirvi che Nights of Azure è un esperimento riuscito a metà che presenta diverse criticità in ogni aspetto, ma che nonostante ciò cerca di avere un carattere tutto suo grazie anche ad una storia abbastanza interessante. Peccato per un livello di sfida troppo basso ed un comparto tecnico settato su standard troppo bassi.

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