Monster Hunter World nonostante sia stato annunciato anche in versione PC ancora non ha una data di uscita ufficiale per la nostra piattaforma di riferimento e a pochi mesi dal lancio ufficiale su console in tanti si staranno chiedendo che fine abbia fatto l’ hunting game per eccellenza targato Capcom. Fortunatamente per quelli che non si sono mai imbattuti nella saga ma comunque sono stati colpiti dai coreografici trailer di annuncio, oggi siamo qui per raccontarvi quella che è stata la nostra prova della demo resa disponibile in esclusiva su PS4, così da cercare di sciogliere ogni dubbio nella mente dei più scettici ma comunque interessati al titolo nipponico.
Per chi non lo sapesse Monster Hunter è un gioco “Hunting Game” che come suggerisce il nome basa l’intera esperienza sulla caccia, ma attenzione perchè quando parliamo di caccia non intendiamo quella classica con cani e fucili, ma quella alla scoperta di colossali bestie e feroci esseri che poco hanno a che spartire con un succulento cinghiale. Il giocatore infatti vestirà i panni di un novello cacciatore che dovrà affrontare in successione delle battute di caccia sempre più impegnative e che metteranno a dura prova le proprie abilità e risorse mentali, in quanto sia la conoscenza del territori che quella dei vari mostri sarà essenziale per portare a casa la pelle e completare con successo la missione.
La demo proposta, ve lo diciamo sin da ora era abbastanza limitata e mancante di alcune delle componenti principali del gioco, come il crafting degli oggetti, ma nonostante ciò è riuscita comunque a restituire un succulento assaggio di quella che sarà la versione finale del titolo.
Una volta aperto il menu iniziale, il gioco ci ha catapultato direttamente nell’editor di creazione del personaggio e del proprio fedele compagno Felyne, che in questa beta è limitato a delle scelte preimpostate, ma che nella versione finale sarà come da tradizione ricca di personalizzazioni sin nei minimi dettagli. Una volta scelte le sembianze del nostro cacciatore è possibile giocare tre missioni di caccia differenti con altrettante bestie ad aspettarci, in realtà sono di più di tre i mostri proposti in quanto in due delle tre battute di caccia sarà possibile incappare in altri mostri che potranno sia intralciarci che aiutarci nell’abbattere la nostra preda, il tutto affrontabile sia in solitaria che in compagnia di altri tre giocatori umani.
Quello che più stupisce di questa nuova incarnazione del gioco sono sicuramente gli scenari di gioco che per l’occasione propongono delle mappe non più suddivise in piccoli settori staccati tra di loro ma una vasta mappa interconnessa in maniera unitaria senza alcun tipo blocco. Ma non finisce qui perché sin dal primo momento di gioco è possibile osservare come gli sviluppatori abbiano messo particolar impegno nel ricreare delle ambientazioni di gioco che risultassero vive e non solo un mero contorno alle azioni dei giocatori. Proprio grazie a questa cura il giocatore potrà immergersi in una natura selvaggia popolata non solo da colossali mostri di fantasia che girovagano indisturbati nell’ambientazione ma potrà anche udire suoni e vedere una natura selvaggia che esiste fisicamente ed è parte integrante non solo del gameplay, grazie ad interazioni tra gli stessi mostri e parti di scenario distruttibili, ma anche dell’intera esperienza di caccia.
Dal punto di vista prettamente ludico il giocatore prima di ogni missione può selezionare il proprio equipaggiamento tra un nutrito set di armi ed armature, ognuna differente per capacità offensive, range d’attacco e difficoltà di utilizzo. Inoltre ogni pezzo di equipaggiamento è fornito di caratteristiche capaci di donare all’arma o all’armatura utili bonus elementali con cui infliggere ulteriori danni al mostro di turno. Peccato però per la mancanza del crafting che nella beta è completamente assente e che invece è parte fondamentale dell’intero sistema di gioco, infatti tramite i vari materiali recuperati durante le nostre missioni di caccia, che vanno dai componenti ricavati dai mostri abbattuti alle piante fino a finire ai minerali, sarà possibile migliorare non solo la propria arma ed armatura ma anche creare una infinità di oggetti utili durante le nostre battute di caccia.
Dal punto di vista tecnico non ci sembra il caso di sbilanciarsi troppo in quanto la versione provata era quella console, ma quello che è emerso dal nostro provato può comunque portarci a delle speculazioni interessanti su quello che sarà la futura versione PC del gioco. Innanzitutto la conta poligonale nonostante non faccia gridare al miracolo è comunque piuttosto soddisfacente in quanto la quantità di elementi a schermo è veramente impressionante e normalmente dettagliata, inoltre soprattutto se giocato in 4k con HDR attivato è possibile rimanere ampiamente soddisfatti dal risultato finale. Anche gli effetti particellari sono ben realizzati, invece per quanto riguarda il frame rate è lecito aspettarsi i 60fps fissi su PC in quanto su PS4 PRO è possibile ottenere una maggiore fluidità sbloccando il frame rate, tramite impostazione apposita, ma che tutta via non ci è parso mai toccare i 60fps pur rendendo l’esperienza più fluida e dinamica.