Lucius II: The Prophecy – Recensione

Lucius II: The Prophecy - Recensione 4
Lucius II: The Prophecy - Recensione 4

Il presupposto su cui si fonda Lucius II: The Prophepy è la pura espressione del male che si manifesta in un bambino, ma la software house Shiver Games è riuscita a mantenere le aspettative di un gioco che tanto potrebbe far parlare di sè?

Infatti uscire dagli schemi ed essere la mera espressione dell’antagonista, senza scrupoli ed in grado di uccidere senza motivo in diversi metodi anche solo per il semplice “gusto” che potrebbe provocare un corpo carbonizzato oppure vedere le persone in un estenuamente agonia prima di cadere sofferenti a terra, potrebbe creare una certa popolarità al titolo per la crudeltà espressa, ma purtroppo come vedremo il titolo è molto lontano da un prodotto da dover essere tenuto sotto considerazione.

Quello che ci si aspetta è quindi è l’impersonificazione dell’anticristo, rappresentazione del male puro e del riferimento a tematiche nel gioco di natura biblica, ma quella che ne viene fuori invece è tutt’altro che questo…

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Monotonia e ripetitività all’ordine del giorno…

Il titolo, seguito diretto del primo capitolo è ambientato in epoca odierna e ci vedrà personificare un bambino, l’araldo del male, all’interno di un reparto psichiatrico di un ospedale, nel quale dovremo uccidere utilizzando vari metodi le persone presenti senza nessun apparente motivo che la trama possa rilevare plausibile se non per il semplice fatto che siamo i figli del male.

Solo nella seconda metà del gioco potremo finalmente uscire dalla monotonia dell’ospedale, infatti conclusa questa prima parte del titolo potremo entrare all’interno di centrali di purificazione dell’acqua o città di periferia.

Inoltre un’aggiunta interessante per coloro che amano la cinematografia dell’orrore è la presenza nei molti nomi dei personaggi un riferimento ad alcune saghe horror.

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Va bene che rappresentiamo il male, ma non saremo troppo forti?

Premesso quanto la trama non riesca neppur lontanamente ad avvicinarsi ad una storia godibile e appassionante, anche il gameplay purtroppo non riesce ad esaltare, risultando noioso e soprattutto facile.

Infatti il sistema dei livelli, mal gestito, ci permetterà dopo poco di divenire semplicemente immortali e di non temere più nessuno inoltre per condire il tutto avremo a disposizione dei poteri che ci renderanno ancor più facile la progressione nel gioco, tutto questo alla fine non ci farà che sorridere sulla idiozia dei personaggi del gioco trasformando il titolo da horror a commedia.

Queste abilità le possiamo dividere in tre differenti categorie: controllo mentale, psicocinesi e pirocinesi, la prima come abbiamo potuto sperimentare durante la prova è senza dubbio l’arma più forte a nostra disposizione, una volta preso il controllo di una persona potremo facilmente mandare lui all’attacco per uccidere le altre persone tramite colpi di ascia e quant’altro ci passi per la mente.

Per quanto riguarda la psicocinesi ci permetterà semplicemente di attrarre verso di noi o muovere oggetti a distanza a differenza dell’ultimo gruppo dove potremo controllare il fuoco.

Ovviamente per cercare di rendere più complesso il titolo è stato aggiunto una barra del mana, la quale in primo luogo dovrebbe rallentare l’utilizzo di tali poteri, infatti quest’ultima si riempe tramite gli omicidi ma si può riempire anche in un altro metodo: aspettando, rendendo praticamente illimitato il mana a nostra disposizione.

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Un IA pressoché inesistente

Continuiamo la panoramica del gioco incentrandoci anche sull’IA che ci viene proposta: come possiamo facilmente capire da quanto detto fin’ora, quest’ultima è stata sviluppata malissimo. Personaggi che non si accorgono di noi neppure passandogli di fronte, altri invece che si dimenticano facilmente di averci visto o di aver notato un corpo a terra dopo pochissimo, altri ancora che ci perderanno di vista semplicemente chiudendo la porta che ci separa da loro, saranno questi gli elementi che contraddistinguono l’intelligenza artificiale.

Fortunatamente in tutto quest’insieme di caratteristiche negative qualcosa di positivo nel gioco c’è: le modalità di uccidere i nemici.

Quest’ultima seppur con numerosissimi bug, permette una gran varietà di modalità di uccisioni: potremo avvelenare le ciambelle o il caffè, oppure accendere il defibrillatore e collegarlo ai tubi dell’acqua aspettando che il malcapitato aprendo l’acqua prenda la scossa, oppure far esplodere le bottiglie di ossigeno e queste sono solo alcune delle possibilità che il titolo ci mette di fronte senza considerare quelle tramite il controllo mentale.

Inoltre da notare la mancanza di fisica negli oggetti, infatti lanciandoli quest’ultimi si bloccheranno appena raggiunto terra, come se il pavimento o il terreno stesso fossero delle enormi calamite.

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Anche la grafica e l’audio non sono esenti da problemi

Purtroppo però Lucius dà il peggio di se anche sul lato grafico e sonoro, infatti anche considerando la natura indie del titolo e il limitato budget a disposizione il gioco è sviluppato attraverso texture fatiscenti e animazioni gestite in maniera pessima, ma andiamo per gradi: tutti gli effetti a cui siamo abituati, come il sistema di illuminazione, le ombre, l’antialiasing e le stesse texture sembrano aver fatto un tuffo nel passato di dieci anni.

Infatti il motore grafico non riesce in nessun modo a generare un ambientazione tetra, e spaventosa ma tutt’altro, infatti il sangue che ritroveremo tappezzare il muro e i pavimenti di tanto in tanto non si avvicina neppur lontanamente alla qualità a cui ci siamo abituati oggi.

Per quanto riguarda le animazioni invece il problema è sostanziale, movimenti inverosimili e personaggi che sembrano manichini e le animazioni facciali inesistenti se non per il minimo movimento della bocca.

Per quanto riguarda il sonoro, fondamento del genere horror, il gioco non riesce ugualmente a migliorare la complessità del titolo tramite un audio mal realizzato e senza nessuna profondità.

Pro

  • Diversi metodi per uccidere.

Contro

  • Trama inesistente.
  • Troppi problemi nella struttura del gioco.

Commento Finale

3,0

Come abbiamo visto dalla recensione il gioco non riesce a rappresentare la propria essenza, con troppi bug e problemi che lo rendono monotono.
Per chiunque volesse giocarci senza troppe pretese, il titolo è divertente solo se si vuole uccidere qualche nemico in modi fisicamente impossibili.

 

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