Forza Horizon 3 – Recensione

Ah, l’Australia. Terra di canguri, del Vegemite, e luogo scelto per erigere il più grande evento Horizon del mondo! Siete pronti a prenderne parte?

Benvenuti in Australia

L’evento Horizon accennato in apertura è un grande evento sportivo a base di macchine, motori, acrobazie, musica sparata ad alto volume e tante gare automobilistiche. E il suolo australiano ben si presta a questo evento, in quanto la grande varietà di ambientazioni e di conformazioni del terreno permettono di gareggiare e affrontare tracciati nelle condizioni più disparate, come città, spiagge, foreste, campi sterminati, deserti, e così via. A livello di gameplay, questo si traduce fondamentalmente che ogni tracciato e ogni gara devono essere affrontati con una tipologia specifica di macchine, adatte al tipo di luogo scelto. E così, ad esempio le Dune Buggy faranno da padrona nelle gare con ambientazione desertica, e auto sportive come Lamborghini o Ferrari saranno sfruttate nelle zone boschive, dove le strade sono molto lunghe e povere di curve. Questo perché ogni macchina risponde in maniera diversa alle diverse superfici, in maniera abbastanza curata.

Sul fronte del parco macchine, non si può esserne delusi: stando alla scheda del gioco, ci sono più di 350 macchine, con le marche più famose del mondo, come Rolls-Royce, Chevrolet, BMW, Lexus, Pagani, c’è persino Tesla con una delle sue macchine elettriche, ma potrete tranquillamente nominare una macchina e molto probabilmente c’è.

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L’importante è partecipare

Nella campagna, in quanto capo dell’organizzazione, al giocatore spetterà il compito di rendere sempre più grande l’Horizon, organizzando tutti gli eventi, eseguendo acrobazie, disputando gare e corse. Tutto questo sarà necessario per attirare fan. Questi ultimi saranno la “moneta corrente” per proseguire con la campagna, in quanto più spettatori seguiranno l’Horizon, maggiori saranno le gare e gli eventi disponibili.
E qui viene il bello: poiché i fan sono solo interessati a seguire le gare e non le gesta eroiche del protagonista, non ha alcuna importanza se il giocatore perderà una gara. Il giocatore è già il capo, non c’è nessuna gang rivale da affrontare, nessun grande boss da sconfiggere, non c’è bisogno di dimostrare la propria bravura al volante, l’Horizon lo si sta facendo nel nome del puro divertimento. Certo, vincere gare porterà qualche soldo e punto esperienza in più, ma non è il punto focale della campagna. A tal proposito, le ricompense finali sono direttamente collegate anche allo stile di guida adottato: un giocatore che finirà in prima posizione ma ha giocato sporco, speronando e prendendo a sportellate gli avversari, riceverà meno punti di un altro che, ad esempio, è finito terzo ma ha giocato in maniera pulita e senza causare incidenti. Quindi, non sempre conviene finire in prima posizione.

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In ogni caso, per i giocatori che vogliono mettere alla prova le proprie capacità a tutti i costi anche nella campagna, non c’è problema, la sfida c’è, ma la cosa importante è che è altamente personalizzabile: oltre a poter modificare la difficoltà dell’IA (che sono tutti drivatar presi da altri giocatori, anche se le differenze tra uno o l’altro paiono davvero minime), è possibile anche disattivare svariati aiuti in game, scegliere se mettere il cambio automatico o quello manuale con o senza frizione, disattivare o attivare l’ABS o il controllo della trazione, se abilitare o meno i danni fisici a seguito di incidenti o impatti (con conseguente decadimento delle performance dell’auto), e così via. Per ogni aumento di difficoltà e per ogni aiuto disattivato il gioco ricompensa il giocatore con un maggior numero di punti esperienza e soldi.
Personalizzabile è anche l’assetto di ogni singola macchina, è possibile quindi non solo modificare fisicamente, ad esempio, le sospensioni o scegliere che tipologia di ruota montare e scegliere di che tipo di miscela è costituita, ma è anche possibile modificare il comportamento del cambio, delle barre antirollio, dell’aerodinamica, e così via. Gli smanettoni più esperti avranno pane per i loro denti.
Lo stile di guida adottato di Forza è orientato sull’arcade (si gioca bene anche con la tastiera e col pad, non solo con il volante), ma per via delle personalizzazioni è possibile ottenere anche un assetto di guida molto più sul simulativo.

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Su e giù per i deserti

La mappa di Horizon è tanto grande quanto magnifica da esplorare, e tale grandezza è giustificata, in quanto è stata infarcita di alcuni segreti, collezionabili e sfide uniche, come i cartelloni da distruggere, le Liste dei Desideri (sfide da completare di varia natura con una determinata automobile), o ritrovare i Gioielli Dimenticati, macchine d’epoca abbandonate in garage in disuso, praticamente inadatte per essere usate nelle gare, ma sempre magnifiche da guidare e da vedere. È possibile anche creare partite lampo con i drivatar degli altri giocatori che si possono trovare in giro, se se ne trova uno è possibile premere un tasto per sfidarlo in una gara creata sul momento, dove viene deciso un posto a caso come punto d’arrivo, e a differenza delle gare, non ci sono checkpoint, la strada è completamente libera. Ma ovviamente per chi lo desidera, può sempre buttarsi nel multiplayer affrontando giocatori veri, sia provenienti da PC che da Xbox One, con gare specifiche come Re, Infezione e Rubabandiera, o nella campagna co-op fino a quattro giocatori, meglio se amici. In quest’ultimo caso, i progressi svolti nella campagna di un altro contano anche per la propria. Scorrazzare in giro per l’Australia assieme ai propri compagni non ha prezzo.
Sul fronte della longevità non c’è da avere paura.
Come già detto, le gare sono tantissime, e la campagna da sola porta via circa una cinquantina di ore, anche di più se si cerca di fare tutto perfettamente e trovare tutti i collezionabili. In più è possibile usare tramite un comodo editor gare, campionati e liste dei desideri, aumentando ancora di più la longevità.

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Grafica e dintorni

Graficamente Forza Horizon 3 è un titolo eccezionale, mostrando una grafica davvero ben curata e dettagliata, anche grazie ai bellissimi panorami che l’Australia ha da offrire. Il gioco possiede un ciclo giorno/notte e meteo dinamico. E quando cala il sole, si possono ammirare anche bellissimi fuochi d’artificio sparati nei dintorni dei festival che con duro lavoro si saranno costruiti.
Il tutto con una eccellente pulizia dell’immagine che sa far risaltare qualsiasi elemento grafico del gioco. L’unica pecca grafica, è un LOD abbastanza basso anche settato al massimo, con elementi visivi che vengono caricati abbastanza vicino, ma si può far presto l’abitudine. Ma tale bellezza grafica ha un prezzo da pagare, ovvero che attualmente le prestazioni del gioco sono altalenanti. Sebbene il gioco possa girare a 30fps costanti (mettendo il lock) senza nessun problema, è capace di arrancare quando si va oltre questo valore, rendendo i 60fps fissi quasi un miraggio. Molto dipende dalla zona in cui ci si trova, e la zona più colpita sembra essere la città di Surfers Paradise, anche se con l’ultima patch rilasciata, la situazione in questa zona è migliorata di parecchio. Ci sono anche episodi di stuttering, abbastanza frequenti nelle gare, molto meno durante l’esplorazione, ma che potrebbero infastidire.
La situazione rimane invariata anche abbassando i dettagli, che comprendono riflessi, ombre, dettagli delle texture e filtri antialiasing (l’msaa e l’fxaa) e anisotropico. Il problema di fondo del gioco è che solo la prima CPU viene spremuta fino in fondo, mentre le altre vengono quasi ignorate, causando un enorme collo di bottiglia. Il gioco infine funziona meglio sulle schede grafiche AMD anziché Nvidia per l’utilizzo delle librerie grafiche Dx12, ma questo, come è noto, non è colpa dello sviluppatore.
Di certo non è una situazione che rende impossibile usufruire il titolo, ma è indubbio che i giocatori più esigenti lo possano trovare comprensibilmente inaccettabile.
Personalmente il gioco non mi è mai crashato, nemmeno con l’ultima patch, ma le segnalazioni di utenti a cui il gioco risulta essere molto instabile sono molte, e non si possono ignorare.
Insomma, sul lato puramente tecnico si doveva fare di più.

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Giocare in 4K è tuttavia possibile, con la mia configurazione (i5 4690k e una GTX980) sono riuscito a giocare abbastanza bene a 30fps con qualche sporadico calo ma sopportabile, il tutto con il preset settato a Elevato (la terza di quattro impostazioni) ma fatelo solo se avete un monitor nativo con quella risoluzione, in quanto giocando con il DSR attivato provoca un input lag percettibile e influisce negativamente sulle proprie prestazioni in gioco.

Sul fronte audio, il gioco presenta una soundtrack di tutto rispetto, e grazie alla presenza di stazioni radio, ce n’è per tutti i gusti, dal rock, al dubstep, alla musica classica, e per di più c’è anche un link per Groove Music per ascoltare ingame la vostra musica personale! Peccato per l’assenza del doppiaggio in italiano, ma per quello che c’è da leggere e, soprattutto, da capire, va benissimo anche così. Tuttavia, ANNA (l’IA che gestisce il GPS) è capace di comprendere l’italiano. Esatto, si può comandare ANNA con i comandi vocali se si possiede un microfono. Peccato solo che sia un po’ limitata nelle opzioni!

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Breve confronto tra Preset

I preset scelti per il confronto sono tra Ultra (il più alto) e Basso (il minimo). Quello che salta subito all’occhio è il dettaglio dei riflessi e delle ombre, nonché del LOD, sopratutto verso gli elementi posti più lontano.

Conclusioni

Non c’è dubbio, Forza Horizon 3 è tra i migliori arcade racing di questa generazione, grazie a tanti fattori che ne contribuiscono la bellezza: una campagna longeva e divertente, una mappa colma di cose da fare e bellissima da vedere ed esplorare, la possibilità di personalizzare molti aspetti della guida, dell’assetto e della difficoltà e per ultimo un multiplayer corposo.
Il problema di fondo è uno solo: le performance. Se non avete problemi a giocare con il frame bloccato a 30fps, fatelo vostro senza pensarci. Se invece volete giocare con un framerate granitico inchiodato a 60fps, fareste bene a lasciarlo sullo scaffale fino al rilascio di una eventuale patch, perché ora come ora, comprarlo anche possedendo una configurazione di tutto rispetto e aspettarsi che giri a 60fps è un terno al lotto, e i forum di gioco sono lì a testimoniarlo.

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