Elite: Dangerous – Recensione

Elite: Dangerous - Recensione 2
Elite: Dangerous - Recensione 2

Lanciata la versione finale il 16 di questo mese, David Braben e il Team Frontier ritornano con il quarto capito della serie Elite, partito grazie al crowdfunding su Kickstarter. Sarà un degno rivale di Star Citizen?

Che devo fare?

Una volta avviata la partita il giocatore si troverà su una stazione spaziale, senza nessuna indicazione di cosa fare.
Per chi non ha mai giocato ai suoi predecessori questo potrà provocare un leggero smarrimento, soprattutto per chi è abituato a seguire una storia ben definita, ma non c’è bisogno di spaventarsi, è una cosa voluta, infatti i programmatori hanno voluto dare completa libertà di scelta al giocatore, che sarà lui stesso a decidere che cosa fare, e persino i tutorial sono strutturati in modo tale che vengano date solo le indicazioni essenziali su cosa si debba fare, ma sarà compito suo scoprire come metterle in pratica!
Del resto, nel gioco sarà egli stesso, insieme a tutti gli altri giocatori, a cambiare i fatti dell’universo, influenzarne l’andamento politico ed economico, schierandosi attivamente promuovendo le azioni di una delle fazioni presenti; oppure decidere di fare tutt’altro, come ad esempio esplorare, trasportare merci, fare il cacciatore di taglie, il pirata e tanto altro.

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Verso l’infinito ed Oltre

Già da subito si potrà iniziare a girare tra le varie stazioni spaziali presenti nei sistemi interstellari vicini, ma ben presto potrà sorgere spontanea la domanda: “Fin dove posso arrivare?” La risposta è semplice: guardando la mappa e riducendo lo zoom è possibile ammirare la nostra spettacolare galassia, la Via Lattea. Ebbene sì, ci sarà a disposizione l’intera galassia con ben 400 miliardi di sistemi interstellari diversi a disposizione. Attenzione però, non tutti saranno posti tranquilli, sarà infatti possibile trovare anche posti molto pericolosi, ma il perché lo sono sarà tutto da scoprire. Durante il gioco possiamo accedere a due mappe diverse, la Mappa della galassia, usata per spostamenti tra i sistemi interstellari, e la Mappa del sistema stellare, dove è presente la composizione dell’intero sistema, dalla stella principale alla fascia di asteroidi. All’inizio del gioco il giocatore ha a disposizione le cartografie di pochi sistemi interstellari, per ottenerne di nuove bisognerà esplorare i sistemi o comprarle; sarà possibile anche venderle una volta raggiunta una certa distanza dal punto scoperto o esplorato. Il gioco permette tre possibili metodi di viaggio, di cui due a guida manuale, per operazioni come viaggiare nel sistema stellare, attraccare,  eseguire operazioni minerarie, e così via, mentre la terza modalità a guida automatica permetterà di viaggiare per lunghe distanze in poco tempo.

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Astronavi e personalizzazione

Nel gioco sono presenti varie tipologie di navette, da quelle più piccole, dove ci sta solo un pilota, a intere navi da flotta, dove sarà possibile andare in giro con il vostro gruppo di amici. L’unico problema sarà solo avere i soldi per poterle acquistare, ogni navetta ha infatti il suo costo e in generale più sono grosse, più sono costose. Per quanto riguarda la personalizzazione della propria astronave, sarà possibile cambiarne molti aspetti, sia estetici che funzionali, come ad esempio le luci, i colori, le armi, gli scudi, i generatori di energia, ecc. Si potrà quindi trasformarla a proprio piacimento o in base alle esigenze, e sarà possibile farla diventare ad esempio un caccia da combattimento oppure una nave cargo, ma installare delle buone armi è sempre un bene: infatti è facile ritrovarsi faccia a faccia con un pirata durante il viaggio e sarà l’abilità del giocatore a permettergli di eludere l’intercettazione oppure di affrontarlo in combattimento ed avere la meglio. Le modifiche alle astronavi potranno essere fatte all’interno di una delle molte stazioni spaziali presenti nel gioco ed ogni cambiamento apportato produce una variazione sulle caratteristiche della stessa e anche sulle sue capacità, sia di viaggio che di combattimento.

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Checklist Prevolo e dinamiche di gioco

Come già anticipato in precedenza, Elite ha delle caratteristiche che per un giocatore senza esperienza nei capitoli precedenti può far rimanere spiazzati o in difficoltà: infatti, ogni operazione ha la sua procedura da eseguire: ad esempio, alla prima partenza sarà richiesto di fare il checklist prevolo e verificare il funzionamento di tutti i sistemi, oppure l’atterraggio su una stazione spaziale inizia con la richiesta del permesso di atterraggio, che deve essere fatto entro una certa distanza da essa. Una volta che la stazione avrà dato il via libera e assegnato il posto in cui si dovrà atterrare, si avrà un certo tempo per farlo. In vicinanza della postazione di atterraggio assegnata in mezzo alla plancia comparirà un radar dedicato, e servirà ad aiutarci a fare la manovra di atterraggio, proprio come parcheggiare un’auto con i sensori. Una volta capite e provate tutte queste procedure, non costituiranno più un problema, ma anzi daranno un po’ di caratteristica e realismo al gioco.

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Sempre sulla plancia ci sono le principali informazioni dello stato dell’astronave, come obbiettivi, il radar, livelli di carburante, indicatori utili per il viaggio. il selettore della distribuzione di energia, che può essere utile durante il combattimento per dare più energia alle funzioni che si desiderano. Facendo scorrere la videata a sinistra si trova il menù delle comunicazioni, mappe ed incarichi, mentre a destra ci sono le pagine relativa alle regolazioni dell’astronave da cui è possibile azionare dispositivi, come la discesa dei carrelli, e il riepilogo di informazioni riguardanti le fazioni. I comandi di gioco sono parecchi e personalizzabili a piacimento, ed è possibile giocare con un joystick per guidare astronavi, ed è anche possibile utilizzarlo nello scorrimento della visuale della plancia azionabile premendo la rotella del mouse, ed è possibile settare la navigazione e i comandi della nave senza usare la tastiera. Nel combattimento sarà l’esperienza e la capacità del giocatore a fare la dominante, soprattutto contro altri giocatori umani.

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Le varie astronavi hanno determinate caratteristiche che bisognerà tenere conto quando si inizia a combattere, e anche cose come il carico trasportato potrà fare la differenza. Alcune modifiche acquistabili pensano anche ad aspetti legati a questo motivo, ad esempio sarà possibile far sì che in caso di emergenza espella tonnellate di carico dalla stiva, recuperabili successivamente, in modo tale da migliorare la manovrabilità della navetta. Se durante il combattimento l’astronave dovesse ricevere danni sarà pur sempre possibile ripararli in qualsiasi stazione spaziale, ma la cosa diventa problematica se dovesse distruggersi un vetro della navetta: in questo caso si avranno a disposizione pochi minuti per arrivare alla stazione più vicina e salvarsi. In caso di distruzione si verrà catapultati in una schermata dove verrà data la possibilità di scegliere se ricomprare l’astronave modificata spendendo soldi, contraendo anche debiti, o prenderne una nuova perdendo tutte le personalizzazioni. Una volta effettuata la scelta ci si ritroverà in una stazione spaziale casuale nelle vicinanze. Al momento è possibile solo guidare le astronavi, ma la Frontier ha già annunciato a mostrato interni delle navette molto interessanti e ha dichiarato che aggiungeranno la possibilità di camminare anche in altri luoghi, oltre al fatto di poter atterrare ed esplorare alcuni pianeti e passeggiate spaziali dedicate alla riparazione della nave stessa.

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Grafica e hardware

Per quanto riguarda la qualità video, il gioco mette a disposizione parecchie regolazioni. In generale i dettagli sono molto buoni e gli effetti sono ben fatti, anche se durante la fase iniziale del salto iper/spazio si può notare un leggero stuttering, dovuto probabilmente al  massiccio consumo di energia della nave (si scherza). Un aspetto molto interessante è la presenza delle impostazioni grafiche per l’Oculus Rift, che sicuramente renderanno spettacolare il gioco, compreso lo scorrimento delle schermate nella plancia, sia durante il combattimento, con la possibilità di inseguire il nemico e non perderlo di vista. Per quanto riguarda i requisiti, anche una macchina di livello medio permette una buona giocabilità, fluida e senza apparenti problemi, a parte il leggero stuttering sopracitato.

Pro

  • Buona giocabilità;

  • Dimensioni enormi della mappa;

  • Libertà di scelta del giocatore con relative influenze sull’universo di gioco;

  • Ampia personalizzazione estetica e funzionale delle navette;

  • Futuri sviluppi dichiarati dal produttore.

Contro

  • Carenza di indicazioni per giocatori che si avvicinano per la prima volta a Elite;

  • Mancanza della possibilità di regolare la sensibilità sui comandi da joystick;

  • Mancanza di una localizzazione italiana;

  • Mancanza del player singolo completamente offline.

Commento Finale

8.5

In conclusione il gioco ora come ora è molto interessante e vasto, e come detto dallo stesso David Braben i fondi per il gioco sono notevolmente inferiori rispetto alla concorrenza, che punta su una qualità grafica più elevata ma con richieste hardware più restrittive, ma intanto il loro prodotto è già uscito e continuerà con lo sviluppo aggiungendo sempre nuove funzioni. Hanno tenuto conto dei suggerimenti sui forum e dai tester dell’alfa e della beta, migliorando sempre di più il prodotto. Se siete patiti delle avventure spaziali tenetelo in considerazione!

 

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