Scheda madre B350 o x370? Recensione ASUS PRIME B350-PLUS & X370-PRO

I nuovi processori AMD Ryzen hanno introdotto il socket AM4 composto da 1331 pin e di tipo Pin Grid Array, in commercio troviamo schede madri con tre differenti chipset (X370 B350 e A320).

Una domanda che si chiedono in molti: vale la pena spendere di più per una scheda madre X370? In questo confronto/recensione vogliamo dare una risposta e vedere quanto sia migliore a livello di prestazioni, overclock e consumi il chipset enthusiast rispetto al mainstream.

I vari test sono stati svolti con le due schede madri ASUS PRIME B350-PLUS (€100) e ASUS PRIME X370-PRO (€150).

Ogni chipset si differenzia principalmente dal numero di connessioni disponibili (numero di porte SATA e USB), dissipazione e numero di fasi.

Le schede madri X370 sono la fascia enthusiast con supporto alle configurazioni multi GPU SLI di NVIDIA e Crossfire di AMD. Includono 2 porte USB 3.1 di seconda generazione, 6 porte USB 3.1 di prima generazione, 6 porte USB 2.0, 4 porte SATA3 (Raid 0,1,10), 2 porte SATA express (2x SATA3 oppure 2x PCIe 3.0), 8 linee aggiuntive PCI-Express 2.0.

Inoltre sono caratterizzate da fasi maggiori per un overclock teorico più stabile, dissipazione migliore e design ricercato con LED alla moda.

B350 fa parte della fascia mainstream, viene supportato in maniera limitata solamente il Crossfire. Includono 2 porte USB 3.1 di seconda generazione, 2 porte USB 3.1 di prima generazione, 6 porte USB 2.0, 2 porte SATA3 (Raid 0,1,10), 2 porte SATA express (2 SATA3 oppure 2x PCIe 3.0), 6 linee aggiuntive PCI-Express 2.0.

La cosa interessante è che anche queste schede madri più economiche supportano l’overclock, seppur con le limitazioni date dalle fasi minori.

[nextpage title=”ASUS PRIME B350-PLUS”]

PRIME B350-PLUS è una delle schede madri mainstream di ASUS, ha un formato ATX che misura 30,5 cm x 23,7 cm con uno schema di colori rosso e nero. Le caratteristiche principali sono basilari ma sufficienti per la maggior parte degli utenti.

A livello di alimentazione è dotata di 6 fasi con un circuito digitale DIGI+ VRM & EPU che fornisce la potenza necessaria in base all’effettiva necessità, riducendo sprechi di energia e aumentando la stabilità.

Ovviamente sono compatibili tutti i processori AMD Ryzen ma anche le future APU Bristol Ridge, mentre i quattro slot DIMM supportano memorie DDR4 in dual-channel per un massimo di 64 GB a 3200MHz in overclock.

Come slot di espansione troviamo 2 x PCI, 2 x PCIe 2.0 x1, 1 x PCIe 2.0 x16 e 1 x PCIe 3.0/2.0 x16 con supporto ad AMD CrossFireX. Sul fronte dell’archiviazione sono presenti 6 porte SATA 6Gb/s e uno slot M.2 con velocità fino a 32Gb/s.

Il comparto audio seppur limitato offre una minima qualità con condensatori giapponesi premium e un codec Realtek ALC887, inoltre è caratterizzato da un design illuminato a LED rosso.

Il pannello posteriore ha quattro USB 3.0, due USB 3.1, due USB 2.0, tre jack audio e per chi userà un APU sono presenti una HDMI, una D-Sub e una DVI-D.

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PRIME X370-PRO è attualmente la proposta più economica di ASUS per il chipset X370, ha un formato ATX che misura 30.5 cm x 24.4 cm con un design bianco e nero molto simile a quanto già visto sulla controparte Intel.

A livello di alimentazione troviamo 10 fasi con controllo DIGI+ che migliora la stabilità, l’efficienza e l’overclock, mentre heatsink in alluminio di modeste dimensioni raffreddano la zona VRM.

I quattro slot DIMM supportano memorie DDR4 in dual-channel per un massimo di 64 GB a 3200MHz in overclock.

Come slot di espansione sono presenti 2 x PCIe 3.0 x16 rinforzati, 1 x PCIe 2.0 x16 e 3 x PCIe 2.0 x1 con supporto AMD CrossFireX e NVIDIA SLI. Troviamo inoltre un connettore M.2 con velocità di trasferimento dati di 32Gb/s, un connettore USb 3.1 per il pannello frontale e ben 8 porte SATA 6Gb/s.

Nel bundle è incluso lo SLI HB bridge di nuova generazione che raddoppia la banda passante ed è compatibile con le schede video NVIDIA Pascal.

Per il comparto audio è stato concepito uno speciale codec in collaborazione con Realtek, il Realtek S1220A, che dispone di un rapporto segnale-rumore di 120dB per lo stereo line-out e 113dB di SNR per il line-in. In questa zona è presente un sistema di illuminazione AURA RGB che può essere personalizzato con 12 modalità differenti e può essere sincronizzato con le varie componenti e periferiche compatibili.

PRIME X370-PRO è dotata di 6 x USB 3.0 di cui una Type-C, 2 x USB 3.1 e le varie connessioni audio. Chi opterà per inserire una APU Bristol Ridge nel socket AM4 potrà avvalersi di un’uscita DisplayPort e una HDMI, invece la porta LAN utilizza la più recente evoluzione “Intel Ethernet” per assicurare più stabilità e velocità.

[nextpage title=”BIOS e Overclock”]

Entrambe le schede madri utilizzato il nuovo BIOS UEFI ASUS con un’interfaccia moderna e semplice da utilizzare anche per i principianti. In particolare condividono pressoché quasi tutte le funzionalità come ad esempio EZ Mode, EZ Flash 3 e EZ Tuning Wizard.

L’unica vera differenza è legata all’overclock della CPU, sulla PRIME X370-PRO è possibile impostare un voltaggio manuale e fisso mentre sulla PRIME B350-PLUS bisogno utilizzare la modalità Off-set.

Questo mancanza si può risolvere utilizzando AMD Ryzen Master, una utility via windows dedicata esclusivamente all’overclock delle CPU Ryzen e delle RAM, però bisogna applicare manualmente i parametri ad ogni avvio.

All’uscita dei nuovi processori AMD Ryzen, i BIOS erano estremamente limitati e poco stabili, ora a quasi due mesi dal lancio si può dire che non ci siano quasi più problemi. L’unica cosa da tenere in considerazione è la compatibilità delle RAM e per questo bisogna controllare la lista sui vari siti dei produttori di schede madri.

ASUS dopo un’inizio tragico sta supportando velocemente le sue schede madri rilasciando BIOS in continuazione. Per le nostre prove abbiamo utilizzato l’ultima versione attualmente disponibile, in combinazione con un processore AMD Ryzen 7 1700 e RAM DDR4 GSkill F4-3200C15D-16GTZKO.

In generale i chip che assicurano la massima compatibilità sono quelli Samsung single rank, su entrambi i chipset non abbiamo avuto problemi ad impostare la massima frequenza di 3200MHz con una latenza CL di 14-14-14-34.

Per quanto riguarda l’overclock del processore, anche qui le differenze tra i due chipset non sono state enormi e i risultati sono pressoché identici. Siamo riusciti ad ottenere i 4.0Ghz stabili ma per una questione daily use la frequenza e voltaggio ideali si assesta sui 3-8Ghz 1.25v.

[nextpage title=”Benchmark e Consumi”]

I risultati nei vari software sono chiari e anche nel gaming le due schede madri si comportano allo stesso modo, ma la X370 dalla sua ha la possibilità di sfruttare appieno configurazione dual GPU in Cross Fire X o in SLI.

I consumi solo leggermente superiori con la PRIME X370-PRO dovuti ai componenti aggiuntivi ma nulla di eccessivo.

[nextpage title=”Conclusioni”]

ASUS PRIME X370-PRO è una scheda madre completa sotto molti aspetti e se consideriamo il prezzo competitivo rispetto alla concorrenza è difficile non consigliarla. Troviamo un gran numero di connessioni, una buona scheda audio, discrete fasi di alimentazione e una buona dissipazione; ma per un utente che deve risparmiare e non necessità di tutti i plus del chipset X370, l’ASUS PRIME B350-PLUS rimane la scelta più vantaggiosa. Forse l’unica pecca è la scheda audio ma in compenso offre tutte le caratteristiche basilari e sufficienti per la maggior parte delle persone.

Soprattutto grazie alla possibilità di overclock non c’è bisogno come succede al contrario con Intel di dover spendere soldi in più. Seppur solamente 6 fasi di alimentazione e heatsink piccoli non si hanno problemi di temperature e stabilità a tenere i processori AMD Ryzen a 3.8GHz, ovviamente non è destinata a chi vuole fare i record mondiali ma per un uso normale va più che bene.

Le prestazioni tra i due chipset sono pressoché identiche, entrambi hanno pregi e difetti e sta a voi decidere se vale la pena spendere di più per avere qualcosa di maggiormente completo e rifinito, o risparmiare per una soluzione più basilare ma con le stesse prestazioni ed investire la differenza su altri componenti.

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