Interstellar Marine – Anteprima

Interstellar Marine - Anteprima 4
Interstellar Marine - Anteprima 4

Zero Point Software ha rilasciato su Steam l’accesso anticipato per il suo titolo: Interstellar Marine, il gioco che verrà completato tramite periodici aggiornamenti è uno sparatutto in prima persona in un’ambientazione tanto bella quanto ostica: lo spazio.

Appena aperto il titolo ci ritroviamo in una schermata piuttosto semplice, ma estremamente efficace nelle funzionalità tra cui potremo scegliere tra una modalità singleplayer, multiplayer o playground.

Un titolo ancora in fase embrionale…

Provando la campagna in singolo potremo scegliere tra due missioni principali, la prima in cui ci ritroveremo in una radura, da cui potremo vedere in lontananza una città estremamente spoglia e scarna, dove a suon di proiettili dovremo entrare (non sarà poi così difficile dato che le guardie saranno girate da tutt’altra parte e molte volte anche passandogli di fianco non ci noteranno), compiuta questa prima fase lo sviluppo della missione sarà incentrato in un trovare schede che possano aprire porte e così via in un interminabile “trova scheda” e “apri porta”, certo ci saranno i robot nemici, ma non riescono a togliere quel senso di frustrazione che si proverà, il tutto fino a quando non riusciremo a trovare il chip di nostro interesse per poi dover fuggire e essere estratti.

La seconda missione invece è ben diversa dalla prima, immediatamente ci ritroveremo in un astronave, un pianeta in lontananza e tanta oscurità.

Lo scopo ora sarà di dover riattivare dei nodi energetici per accendere le luci e per ripristinare la funzionalità della nave, però per farlo ci ritroveremo a dover combattere con robot che ci correranno addosso e tenteranno di ucciderci oltre agli altri classici umanoidi pronti a spararci quando riusciranno a vederci.

Potremo anche sperimentare alcune modalità come i classici survival, elimination ed escape in singolo, in cui l’obiettivo sarà quello di riattivare i nodi energetici sopravvivendo il più possibile da orde di nemici, oppure riuscire ad eliminare tutti gli umanoidi o ancora fuggire dalla mappa per concludere la missione.

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L’Intelligenza Artificiale

Sappiamo che è un accesso anticipato e che il gioco non è perfetto ed è in fase di sviluppo, però la gestione dell’intelligenza artificiale è la nota maggiormente dolente del titolo: nemici che guardano da tutt’altra parte e solo dopo eoni si accorgono che li stai uccidendo, altri invece che ti passano di fianco e non notano nulla di insolito continuando la loro ronda sono alcuni degli esempi che troveremo nel titolo.

Certamente è vero anche che l’area delle missioni è piuttosto grande e liberamente esplorabile, ma oltre alla ricerca disperata delle tessere per poter accedere alle altre porte o dei nodi energetici, il giocatore non è per nulla spinto all’esplorazione, palazzi interi rimarranno persi nell’oblio del gioco, dato che all’interno per ora non conterranno niente se non alcuni nemici.

Anche l’ambientazione è eccessivamente scarna: strade, muri e oggetti sparsi qua e la alla rinfusa saranno le uniche cose che troveremo nel titolo e che eviteranno ancor di più la possibilità di esaminare altri luoghi alla ricerca di schede per accedere a edifici non inerenti alla missione.

Altra nota dolente, è che essendo un gioco principalmente orientato al multiplayer, la campagna principale non prevederà nessuna storia, infatti le missioni non sono nient’altro che quello che ci ritroveremo in cooperativa ma da soli, infatti una volta morti nella modalità singleplayer dovremo aspettare nove secondi prima di poter riaffrontare nuovamente la missione.

Rispetto agli altri FPS che siamo soliti vedere mancherà la possibilità di ricaricare automaticamente l’arma una volta scarica, creando un senso di disorientamento all’inizio per poi farci l’abitudine, inoltre il salto è troppo macchinoso, soprattutto le prime volte che si proverà il titolo, infatti per un breve balzo basterà una veloce pressione nella tastiera invece per poter farne uno più lungo dovremo “caricarlo” pigiando per più tempo la barra spaziatrice, ma attenzione a non esagerare altrimenti il nostro protagonista non farà nulla.

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Il multiplayer

Per quanto invece riguarda la modalità multiplayer, durante la nostra prova la difficoltà principale è stata nel trovare partite in cui accedere, non per i server sempre pieni e con tantissime persone… ma per l’esatto opposto, infatti i server si riempono solo nei giorni seguenti ad importanti update (nel momento in cui scriviamo l’anteprima siamo all’update 16) per poi divenire di nuovo vuoti nei giorni seguenti.

Quello che possiamo dire è che l’online per il momento propone delle modalità cooperative che sono le stesse missioni del single player riproposte assieme ad altri videogiocatori, oltre a questo potremo scontrarci nel classico conquista la “base”, infatti ci ritroveremo di fronte a sette basi e il team che le conquista tutte o che allo scadere del tempo ne detiene la maggior parte vince.

Una sorpresa piacevole è la possibilità di ferire i nostri compagni rendendo l’esperienza più realistica rispetto alla maggior parte degli FPS, ma al contempo anche un semplice errore o scherzo di un nostro compagno che prova il titolo per la prima volta potrebbe costarci la vita e generare un ammutinamento.

Testiamo le nostre abilità

Per concludere parliamo del playground, il quale ci permetterà di sfidare le nostre abilità e di provare le varie funzioni del gioco.

Infatti per esempio potremo vedere le varie mappe con i differenti climi: pioggia, vento, neve oppure potremo testare i nostri riflessi sconfiggendo più robot possibili in una sfida all’ultimo bullone.

 

Conclusione

Quello che ci troviamo di fronte è un prodotto ancora prematuro, un titolo che con il tempo potrebbe divenire valido e diventare un alternativa sci-fi per gli amanti del FPS, ma ancora è in una fase embrionale e totalmente incompleta.

Le premesse delle modalità multiplayer non sono male, ma purtroppo nell’insieme non riescono a risaltare di fronte alla precocità del titolo, un gioco che ancora riesce a dire poco di quello che realmente è e che realmente vorrebbe diventare.

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