
Elon Musk ha ammesso di aver violato i termini di servizio di Path of Exile 2 attraverso la pratica dell’account sharing e boosting. La vicenda è emersa durante un suo livestream, dove l’imprenditore ha mostrato evidenti lacune nella conoscenza del gioco.
Il content creator Quin69TV ha analizzato dettagliatamente le incongruenze nella performance di Musk, evidenziando come il miliardario non sapesse utilizzare le meccaniche base del gioco, inclusa la navigazione delle mappe dell’Endgame. L’episodio più emblematico è stato quando Musk ha sottovalutato il proprio equipaggiamento, definendo “solo di livello 62” uno delle staffe più potenti del gioco.
La conferma definitiva è arrivata quando Musk stesso ha ammesso a NikoWrex di aver permesso ad altri giocatori di potenziare il suo account. Questa pratica, nota come boosting, viola direttamente i termini di servizio del gioco. La situazione è diventata ancora più controversa considerando le precedenti apparizioni di Musk al Joe Rogan Show, dove si vantava delle proprie abilità videoludiche, incluso un presunto piazzamento nella Top 20 di Diablo 4.
La community chiede ora a Grinding Gear Games di prendere provvedimenti, considerando che l’azienda ha sempre mantenuto una politica severa contro il cheating, bannando numerosi giocatori comuni per violazioni simili. La vicenda solleva importanti questioni sulla parità di trattamento tra celebrità e utenti ordinari nella moderazione dei giochi online.