Warner Bros. Games ha annunciato la cancellazione del videogioco dedicato a Wonder Woman e la chiusura di diversi studi di sviluppo. Questa decisione rappresenta un significativo riorientamento dell’azienda verso un modello “meno titoli ma franchise più grandi”.
La notizia, rivelata inizialmente da Jason Schreier di Bloomberg, conferma che Monolith Productions, Player First Games e WB San Diego verranno chiusi completamente. Particolarmente significativa è la cancellazione del progetto Wonder Woman, annunciato nel 2021 durante i Game Awards e sviluppato da Monolith Productions.
Secondo fonti interne, il gioco di Wonder Woman era stato completamente riprogettato nel corso del 2024, ma nonostante questo la dirigenza ha deciso di non proseguire con lo sviluppo.
In un memo interno ottenuto da Schreier, JB Perrette, responsabile dei giochi e dello streaming di Warner Bros., ha dichiarato che “troppi” lanci recenti hanno “mancato l’obiettivo”. La ristrutturazione mira a rifocalizzare la divisione videoludica su franchise principali come:
- Harry Potter
- Mortal Kombat
- Game of Thrones
- DC Comics (principalmente Batman)
“Dobbiamo apportare cambiamenti sostanziali al nostro portfolio e alla struttura del team se vogliamo impegnare le risorse necessarie per tornare a una strategia basata su ‘meno titoli ma franchise più grandi’”, ha affermato Perrette.
In una dichiarazione ufficiale rilasciata a Kotaku, Warner Bros. Games ha affermato:
“Abbiamo dovuto prendere decisioni molto difficili per strutturare i nostri studi di sviluppo e gli investimenti attorno alla creazione dei migliori giochi possibili con i nostri franchise chiave – Harry Potter, Mortal Kombat, DC e Game of Thrones. Questo è un cambiamento strategico di direzione e non un riflesso di questi team o del talento che li compone.”
Riguardo alla cancellazione di Wonder Woman, l’azienda ha aggiunto: “Il nostro obiettivo era offrire ai giocatori e ai fan un’esperienza di qualità per questo iconico personaggio, ma sfortunatamente questo non è più possibile all’interno delle nostre priorità strategiche.”
Non è ancora chiaro se i dipendenti degli studi in chiusura verranno ricollocati all’interno dell’azienda o se saranno tutti licenziati.
