
I dati di vendita più recenti mostrano una tendenza inequivocabile nel mercato delle schede grafiche: i videogiocatori stanno abbandonando definitivamente le GPU con 8GB di VRAM, privilegiando massicciamente le versioni con 16GB di memoria. Questa svolta rappresenta un momento cruciale per l’industria del gaming PC, dove le esigenze di memoria video sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni.
Le statistiche di vendita del rivenditore tedesco Mindfactory, uno dei più importanti in Europa, rivelano proporzioni sorprendenti. La GeForce RTX 5060 Ti nella versione da 16GB ha venduto 1.675 unità contro le sole 105 della variante da 8GB, con un rapporto di vendita di oltre 15:1. La situazione è ancora più marcata per AMD: la Radeon RX 9060 XT da 16GB ha registrato 885 unità vendute contro le 30 della versione da 8GB, raggiungendo un impressionante rapporto di quasi 30:1.
Questi dati dimostrano che i consumatori sono disposti a pagare un sovrapprezzo di circa 70-80 euro per avere il doppio della memoria video, considerandolo un investimento necessario piuttosto che un lusso.
Il cambiamento nelle preferenze dei consumatori non è casuale. I titoli moderni richiedono quantità sempre maggiori di VRAM, soprattutto quando si attivano funzionalità come il ray tracing o si gioca a risoluzioni superiori al Full HD. Giochi come Indiana Jones and the Great Circle, Cyberpunk 2077 e The Last of Us Part 1 possono facilmente superare il limite degli 8GB anche a 1440p, causando cali di prestazioni drastici o addirittura crash quando la memoria si esaurisce.
La differenza di performance tra modelli identici con diversa quantità di VRAM è particolarmente evidente nelle risoluzioni elevate. I 16 GB di VRAM devono essere il minimo indispensabile per il gaming su PC.