
Le nuove normative dell’Unione Europea potrebbero influenzare significativamente il packaging dei processori desktop. A partire dall’11 febbraio 2025, i produttori avranno 18 mesi di tempo per adeguarsi al nuovo Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che mira a ridurre gli sprechi e a semplificare le confezioni dei prodotti.
Attualmente, i processori venduti al dettaglio sono spesso confezionati in scatole molto più grandi del necessario e includono accessori non essenziali come i dissipatori di calore stock. La nuova normativa potrebbe portare all’eliminazione di questi componenti aggiuntivi, in particolare per i processori con un thermal design power di circa 65 watt, che solitamente includono un dissipatore nel packaging.
I produttori potrebbero scegliere di vendere separatamente i dissipatori stock a un prezzo modico, consentendo agli utenti che necessitano di una soluzione di raffreddamento di base di acquistarli separatamente. Molti appassionati, tuttavia, preferiscono già utilizzare sistemi di raffreddamento aftermarket per una maggiore flessibilità e prestazioni.
Queste novità normative riflettono una tendenza più ampia verso l’efficienza e la standardizzazione nel settore elettronico, come già avvenuto con la standardizzazione dei connettori di ricarica e l’eliminazione dei caricabatterie a muro nel settore degli smartphone. Inoltre, entrambi i principali produttori di processori hanno mantenuto la compatibilità tra le soluzioni di raffreddamento e più generazioni di socket, garantendo l’utilità dei dispositivi di raffreddamento esistenti anche in caso di upgrade a nuovi processori.