Il futuro della serie Pillars of Eternity potrebbe prendere una direzione completamente nuova. Josh Sawyer, director del progetto, ha recentemente condiviso la sua visione per il prossimo capitolo principale della saga durante un’intervista con Gamepressure.
Secondo Sawyer, l’elemento che potrebbe trasformare radicalmente l’esperienza di gioco sarebbe l’introduzione di un mondo completamente 3D. Questa scelta permetterebbe ai giocatori di godere di una maggiore interattività ambientale, superando i limiti attuali della prospettiva isometrica.
“Se decidessimo di passare a un ambiente 3D, potremmo risolvere una delle carenze più evidenti del sistema attuale”, ha dichiarato il director. La prospettiva isometrica infatti impedisce di percepire correttamente l’altezza e limita la dinamicità degli scenari.
Il confronto con Baldur’s Gate 3 emerge naturalmente nel discorso di Sawyer. Il successo del titolo di Larian Studios dimostra quanto un ambiente tridimensionale possa contribuire all’appeal di un RPG. La possibilità di combinare le meccaniche di Deadfire con elementi come pericoli elevati, terreni dinamici e maggiore interazione ambientale rappresenterebbe secondo lui un’evoluzione “fantastica”.
L’assenza di percezione dell’altezza nell’attuale sistema isometrico costituisce una limitazione significativa. Un approccio 3D consentirebbe al team di creare contenuti artistici più facilmente e di implementare meccaniche più dinamiche.
L’ultimo capitolo principale della saga, Pillars of Eternity 2: Deadfire, risale al 2018. Recentemente, l’universo narrativo è stato ampliato con Avowed, che pur non essendo un sequel diretto, contribuisce ad arricchire l’ambientazione del franchise.
La serie nacque nel 2015 dal successo di una campagna Kickstarter, conquistando successivamente multiple piattaforme tra PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
