Come Gira… Sea of Thieves

Introduzione

Dopo quattro anni di lavoro, Rare e Microsoft hanno pubblicato Sea of Thieves, titolo che ha saputo attirare parecchie attenzioni su di sé, grazie e soprattutto alle promesse di diventare un pirata, fare cacce al tesoro, sconfiggere scheletri, saccheggiare altri giocatori, e navigare per una enorme mappa composta essenzialmente d’acqua e qualche sparuta isola, il tutto unito a una grafica davvero accattivante. In questa sede non parleremo del gioco in sé, per farsi un’idea generale del suo gameplay basterà leggere il nostro provato della beta (che non è esaustiva, ma lo ripetiamo, serve per farsi un’idea del gioco a grandi linee), bensì parleremo dell’aspetto tecnico e di come funzioni sulle nostre macchine da gioco preferite.

Comparto tecnico, Impostazioni e Requisiti di sistema

Nonostante negli ultimi anni sia stato fatto una sorta di lavaggio nel cervello martellante relativo proprio alla grafica, soprattutto in ambito console, dove gli sviluppatori sono più preoccupati di far vedere quanto sia bello visivamente il gioco anziché far vedere quanto sia bello giocarci (per poi downgradarli…), Microsoft, grazie agli sviluppatori Rare, se ne esce con Sea of Thieves, titolo con una grafica tutt’altro che fotorealistica, nonostante abbia rilasciato Xbox One X, la console più potente di sempre.
E noi diremmo, per fortuna, perché ogni tanto ci vuole un titolo che non punti sulla grafica iperrealistica ma che invece offra qualcosa di diverso, immediatamente riconoscibile e che abbia grande personalità e uno spiccato comparto artistico.
Sea of Thieves, infatti, ha una grafica molto semplice, ma non per questo brutta da vedere, anzi. I modelli dei personaggi sono uno spasso, i colori usati sono molto saturi, vivaci, e sanno riflettere molto bene il tempo atmosferico (ad esempio, se c’è il sole, i colori brillano, se c’è una tempesta, i colori sono smorti, cupi). La grafica di Sea of Thieves ha carattere da vendere, su questo non vi è alcun dubbio, anche se naturalmente non a tutti può piacere, e molte delle lamentele che si sono lette su internet additano questa grafica come insulsa per un gioco di pirati, ma queste sono solo opinioni che non riguardano l’aspetto meramente tecnico.
E ancora non abbiamo parlato dell’acqua: semplicemente è la migliore acqua che sia mai stata realizzata all’interno di un videogioco, senza se e senza ma, grazie all’uso di un algoritmo veramente complesso che permette la creazione di onde alquanto realistiche e che influenzano persino la navigabilità della propria nave.
Vien da sé chiedersi quanto questo algoritmo, nonostante la grafica sia chiaramente alla portata di tutti, quando viene eseguito sulle proprie macchine, influenzi le performance del gioco.
Affermazione del tutto legittima, ma possiamo già rispondere a questa domanda con “meno di quanto si pensi”. Nonostante la beta lasciasse trasparire che le onde del mare di SoT sarebbero state la morte delle CPU delle nostre macchine (visto l’uso perennemente al 100%), invece per la release finale le cose sono andate diversamente, evidentemente la cosa è stata ottimizzata a dovere, e adesso, al più, secondo il task manager di Windows la CPU non viene sfruttata più del 60-65% durante i momenti più impegnativi, un ottimo lavoro senza dubbio.
Per quanto riguarda gli fps su schermo, naturalmente vi rimandiamo alla scheda delle Performance apposite!
In ogni caso, per giocare a Sea of Thieves, questi sono i requisiti ufficiali forniti da Rare:

Insomma, per giocarci basta praticamente qualunque cosa purché ci giri Windows 10 (Il gioco è disponibile solo su Windows Store) e abbiate almeno 4GB di RAM.
Purtroppo le impostazioni che l’utente può modificare non sono moltissime, e vertono solo sulle cose principali, i dettagli delle ombre, dei modelli, delle texture, dell’acqua e dell’illuminazione, nient’altro. L’HDR è invece presente solo per la versione Xbox, mentre su PC tale feature è inesistente, e non ne vediamo la ragione.

Confronto tra preset

Sea of Thieves presenta di default 5 preset, chiamati con nomi in linea con lo stile di gioco. Per cui scordatevi nomi come Ultra, Elevato, Medio, ma date il benvenuto ai preset Maledetto, Comune, Rare, Leggendario e Mitico.

Il preset Maledetto, come si può intuire, mette tutto quanto al minimo e permette a PC anche non all’altezza di poter far girare il gioco senza troppi intoppi. Le differenze tra questo preset e quello Comune sono abbastanza irrisorie, e consistono principalmente nella qualità delle ombre.

Il vero salto lo si ha tra Comune e Rare, per via dell’aggiunta dei riflessi sull’acqua, e all’uso sui filtri che regolano la luminosità, dando all’immagine colori più brillanti.

Le differenze invece tra Rare e gli altri due preset più alti sono più subdoli, meno evidenti, ma consistono principalmente in una rifinitura delle ombre, nei dettagli della vegetazione e sull’uso di filtri per migliorare l’illuminazione.

Performance

Sulla nostra configurazione di prova, con un i5 4690k, una GTX980 con 4GB di VRAM, e 16GB di RAM, tenendo un FOV di 78 abbiamo ottenuto le seguenti prestazioni.

Buone notizie quindi, se avete un PC più che discreto potrete tirare su tutti i dettagli grafici al massimo senza fare alcun sacrificio e giocare comunque sempre oltre ai 60fps senza intoppo alcuno.
Tuttavia, se siete dei fortunati possessori di un monitor ad alte frequenze, potreste trovare interessante giocare anche a dettagli di molto inferiori per privilegiare la fluidità e un maggior numero di fps, anche se rinunciare ai bellissimi dettagli dell’acqua e dell’illuminazione è un gran peccato!

Quello che è veramente importante, però, è la connessione internet, poiché possiamo già dire che la maggior parte dei problemi alle performance riscontrati – leggasi, stuttering, rubberbanding, lag – sono legati indiscutibilmente alla qualità della connessione internet. Nei momenti in cui la connessione del sottoscritto andava per il meglio, il gioco girava in maniera semplicemente perfetta. Viceversa, durante momenti in cui la connessione “andava a carbone” (e il ping saliva a oltre 200…), si sono verificati, oltre a ovvi problemi di lag e rubberbanding, fastidiosi episodi di stuttering. Ma a quel proposito, ben poco si può fare se non ne avete una di buona qualità se non cercare di avere quanta più banda possibile provando quindi a chiudere tutti i programmi superflui, sequestrare lo smartphone della madre, spegnere Netflix del fratello e bloccare i download illegali dei film del padre.
Insomma, preoccupatevi di più di avere una connessione adeguata che non un pc all’avanguardia se volete giocarci bene!

Conclusione

Sea of Thieves senza subbio è un titolo eccellente dal punto di vista tecnico, nonostante le impostazioni che può modificare l’utente siano pochine, ma per quello che offre graficamente si può anche chiudere un occhio (e metterci una bella benda pagata un cospicuo quantitativo d’oro). Bizzarra invece la scelta di relegare l’HDR alla sola versione Xbox, speriamo che venga aggiunta anche su PC in futuro tramite un aggiornamento.
Ciononostante Sea of Thieves rimane un titolo bellissimo da vedere e da ammirare.
Vi lasciamo con una manciata di screenshot tutti presi al preset “Mitico”.

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