Come gira… Battletech

Introduzione

Battletech è un enorme e importante franchise nato come gioco da tavolo negli anni ’80, in cui si vedono giganteschi mech e robot antropomorfi darsele di santa ragione, in un contesto narrativo che prevede che l’uomo abbia colonizzato gran parte dello spazio e amministra e governa i vari pianeti sotto una gerarchia tipica delle antiche caste nobiliari. Essendo quindi un gioco a combattimento a turni con svariate regole d’ingaggio, sotto sotto ben si presta a essere adattato anche per un videogioco, e infatti il team di Harebrained Schemes, sotto l’ala di Paradox, ispirandosi al tempo stesso a una pietra miliare quale è XCOM, ha sviluppato per l’appunto Battletech, cercando di mantenerne intatto il feeling e l’universo narrativo.
In questa sede analizzeremo il gioco dal punto di vista tecnico, ovvero andremo a vedere come se la caverà sulle proprie macchina da gioco.

Comparto tecnico, Impostazioni e Requisiti di sistema

Sviluppato su Unity, tool di sviluppo sempre più popolare tra gli indie per la sua versatilità e la sua semplicità di programmazione, ma anche noto, a torto, per essere la causa del comparto tecnico traballante di alcuni giochi, Battletech comunque non verrà ricordato per la sua grafica o per il suo comparto tecnico. Fortunatamente i pregi del gioco sono ben altri, e sono tutti insiti nel gameplay profondo e accattivante, nonché a una storia ricca di colpi di scena.

Se sotto il cofano dei mech si cela un rivestimento di titanio spesso mezzo metro, sotto quello del gioco ci troviamo bene o male delle impostazioni basilari. Tralasciando il cambio di risoluzione, adottare o meno una modalità finestra (niente finestra senza bordi) e la possibilità di aggiustare il livello di luminosità, il gioco presenta di base tre soli preset, ovvero Basso, Medio e Alto. Naturalmente si possono personalizzare a piacimento le singole voci delle impostazioni avanzate, e oltre le canoniche voci come qualità delle ombre, delle texture e della luminosità e se attivare o meno il motion blur, è possibile scegliere anche la qualità del terreno, degli alberi e degli effetti. Purtroppo, l’antialiasing non è possibile sceglierlo, e c’è solo un generico On o Off come impostazione. In ogni caso, qui sotto ci sono gli screenshot di tutte le impostazioni disponibili.

I requisiti minimi di sistema ufficiali sono i seguenti:

  • Sistema operativo: 64-bit Windows 7 o superiore
  • Processore: Intel® Coreâ„¢ i3-2105 o AMD® Phenomâ„¢ II X3 720
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia® GeForceâ„¢ GTX 560 Ti o AMD® ATI Radeonâ„¢ HD 5870 (1 GB VRAM)
  • DirectX: Versione 11
  • Rete: Connessione Internet a banda larga
  • Memoria: 30 GB di spazio disponibile
  • Scheda audio: DirectX 9 sound device

Mentre quelli raccomandati sono i seguenti:

  • Sistema operativo: 64-bit Windows 7 o superiore
  • Processore: Intel® Coreâ„¢ i5-4460 o AMD® FX-4300
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia® GeForceâ„¢ GTX 670 o AMD® Radeonâ„¢ R9 285 (2 GB VRAM)
  • DirectX: Versione 11
  • Rete: Connessione Internet a banda larga
  • Memoria: 30 GB di spazio disponibile
  • Scheda audio: DirectX 9 sound device

Come si può vedere, per poter giocare al massimo non occorre chissà che computer, tant’è che i requisiti raccomandati sono addirittura paragonabili a quelli minimi per quelli di altri tipi di produzioni. Per cui, in linea di massima, se il vostro PC fa girare Windows 10, non avrete problemi con Battletech.

Confronto tra preset

Le differenze tra i vari preset paiono essere abbastanza trascurabili. Come si può vedere, le differenze più grandi tra il preset basso e quello medio sono le ombre, che a dettagli bassi alcune vengono trascurate. Tra medio e alto, invece, di differenze tangibili non ve ne sono. Il terreno invece pare identico in tutti i preset, nonostante ci sia proprio una voce apposita che specifica la sua qualità.

Anche gli alberi non hanno queste grandi differenze enormi tra i vari preset, a preset basso per esempio le foglie perdono qualità a distanze molto più brevi che non ad alto. Insomma, se proprio siete ghiotti per qualche fps in più, giocare a dettagli bassi per guadagnarne di più non vi porterà via praticamente nessun piacere visivo.

Prestazioni

L’abbiamo già detto, Battletech può girare anche su un tostapane, nonostante ciò il frame rate di per sé s’è dimostrato difficile da domare, soprattutto quello Medio, caratterizzato da un comportamento alquanto enigmatico. Anche se la rigida matematica ci ha restituito un valore che è il risultato dalla media delle numerose situazioni in cui abbiamo verificato il frame rate attuale nei vari preset, c’erano diversi casi dove a Medio il frame rate era identico a quello di Alto, e altre dove invece era identico a quello di Basso.

Per i valori che abbiamo ottenuto, su una macchina dotata di un processore i5-4690k, una GTX980 con 4GB di VRAM e 16GB di RAM, forse ci si poteva aspettare qualcosa in più. Il frame rate comunque dipendeva di molto dalla mappa in cui ci si trovava (ci sono stati anche picchi sui 90fps costanti ad Alto in alcune zone), e abbiamo comunque notato numerosi cali di frame soprattutto durante la demolizione di un edificio, a seconda della quantità di detriti che cadono. In alcune demolizioni scriptate, che prevedevano un gran numero di edifici venire rasi al suolo, il frame rate è addirittura precipitato sui 15fps, ma durante le fasi vere e proprie di gioco, comunque non abbiamo mai visto il gioco andare al di sotto dei 40fps durante questi momenti di demolizione, e praticamente mai sotto i 60fps durante il gioco normale. Insomma, se avete un monitor a 60fps non avrete nulla di cui lamentarvi.

Ma se dobbiamo puntare il dito verso la cosa che ci ha dato più fastidio, è quella insita nei numerosi microfreeze e stuttering che accompagnano il gioco, soprattutto durante i primi minuti dall’avvio, poiché è chiaro che ci sono certi elementi, suoni ed effetti grafici in primis, che ancora non sono stati caricati, e questo lo si capisce perché più tempo si gioca durante una sessione, e più rari questi episodi diventano, fino a scomparire proprio del tutto.

Naturalmente, sebbene questi discorsi siano d’obbligo, va chiarito che per quanto fastidiosi possano essere non inficiano minimamente l’esperienza di gioco, proprio per via della sua natura a turni e non in tempo reale. In questo caso, sì, si può anche chiudere un occhio per queste piccole lacune tecniche, soprattutto considerata la natura della produzione.

Conclusioni

Battletech riesce a offrire al giocatore un comparto tecnico comunque decente tenuto conto delle sue umili origini. Naturalmente i microfreeze di cui abbiamo parlato, seppur fastidiosi, non impattano sul gameplay vista la sua natura a turni, e se avete un monitor da 60Hz non avrete nessun motivo per lamentarvi del frame rate – a parte quelle volte dove si distrugge un edificio, lì sì che i cali di frame si sentono. A qualcuno che possiede un monitor a frequenze più alte, viceversa, potrebbe dare fastidio che il titolo fatichi anche solo a raggiungere i 100fps a dettagli bassi per via della quantità non memorabile di elementi visibili su schermo.

Prima di lasciarvi, vi lasciamo con alcune foto prese ad Alto!

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