Il prezzo di un singolo Bitcoin ha ufficialmente superato i 100.000 dollari USA, segnando un nuovo record per la prima implementazione di criptovaluta digitale. L’impennata oltre i 100.000 dollari arriva poche ore dopo che Jerome Powell, presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti, ha commentato che “le persone usano Bitcoin come un bene speculativo. È come l’oro, è proprio come l’oro, solo che è virtuale, è digitale”.
L’ultima impennata del valore di Bitcoin è arrivata dopo che il presidente eletto Trump ha nominato Paul Atkins a capo della SEC (Securities and Exchange Commission). Trump ha definito Atkins “un leader comprovato per normative di buon senso” e ha affermato che Atkins “riconosce che gli asset digitali e altre innovazioni sono fondamentali per rendere l’America più grande che mai”.
Tra le altre politiche di Trump, il presidente in entrata si è impegnato a invertire la “repressione” delle criptovalute stabilita nell’era Biden. Ha anche suggerito di creare una “riserva” nazionale di Bitcoin per motivi strategici. Ora che Trump ha vinto le elezioni presidenziali USA, le sue politiche pianificate hanno avuto un enorme impatto sul valore di Bitcoin.
Sebbene le politiche crypto di Trump siano popolari tra gli investitori, l’inversione pianificata delle normative dell’era Biden ha degli svantaggi. Basti ricordare i fallimenti di FTX e Celcius per sapere quanto i mercati delle criptovalute possano essere pieni di frodi quando non regolamentati.
Per fortuna, il recente aumento di Bitcoin non ha provocato un boom del mining di criptovalute (almeno non ancora). Al momento, il mining di criptovalute basato su GPU su piattaforme come Nicehash rimane non redditizio, il che è una buona notizia per i giocatori su PC.